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di Danielantonio Di Palma
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dai dati dell'IEA sono emersi risultati importanti tra quali la difficoltà di ragionare degli studenti italiani

Gli studenti italiani non riescono a ragionare con facilità. Qualora gli venga richiesto di affrontare procedimenti che richiedano di mettere in atto un processo di ragionamento, che non si fermi alla semplice applicazione di formule e nozioni, i ragazzi fanno molta difficoltà.

Questo è quanto è emerso dalla presentazione di ieri dell'IEA (Associazione internazionale per la valutazione della preparazione degli studenti) dei risultati delle prove PIRLS E TIMSS.

GLI STUDENTI NON RAGIONANO? - I risultati delle indagini PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study, progresso nella comprensione della lettura) e TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study, Trend nelle competenze matematiche e scientifiche), a cui sono stati sottoposti gli studenti di quarta elementare e di terza media del 2011, confermano quelli delle prove Invalsi con qualche particolare in più. Per esempio, proprio grazie alle prove che misurano il grado di comprensione del testo degli studenti, è emerso che quando gli viene chiesto di rispondere in base ai loro ragionamenti, è come se questi venissero spiazzati e fatichino a dare una risposta corretta. Per il Sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, la causa potrebbe essere ricercata nel fatto che la scuola italiana abbia ancora “Una didattica troppo nozionistica”, che non spinge gli studenti a pensare, a ragionare.

ALLE MEDIE SI PEGGIORA - Ma i dati interessanti non si fermano qui. Infatti, da queste indagini è emerso anche come le scuole medie rappresentino quasi una sorta di buco nero per i ragazzi. Il passaggio dalle elementari alle medie segna un importante calo del loro rendimento: più gli studenti vanno avanti nel loro percorso di studi, più peggiorano. Questa è la conclusione a cui è possibile giungere confrontando i punteggi ottenuti alle elementari con quelli ottenuti dalle medie: le prime, in matematica, arrivano a 508 punti, le seconde a 498. Stessa differenza per la prova di scienze: 524 punti per i bambini di quarta, 501 per i ragazzi di terza media.

GLI STUDENTI DEL SUD I PEGGIORI - Gli studenti peggiori sembrano essere quelli del Mezzogiorno. Il Sud Italia registra un gap già in quarta elementare e, più si avanti con gli studi, più si registrano differenze tra gli studenti del Nord e quelli del Sud. Proprio questo è uno dei dati che confermano i risultati già emersi dalle prove Invalsi.

INVALSI IN QUINTO SUPERIORE - Confermata da quest’anno la presenza della prova Invalsi in quinto superiore, ovviamente, in forma sperimentale, mentre il 14 maggio 2013 dovranno affrontarla gli studenti di prima media ed il 16 maggio quelli di seconda superiore. Solo alcune le novità per quest’anno: nuove misure per evitare che i ragazzi possano copiare e test effettuati con il pc in alcune classi campione.

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E tu ti rispecchi nei risultati delle prove IEA?

Danielantonio Di Palma