
Forse per un brutto voto, forse soltanto per gioco. Otto studenti minorenni hanno devastato una scuola media di Guidonia Montecelio provocando danni per migliaia di euro.
Il fatto, raccontato da ‘La Repubblica’, risale allo scorso novembre. L’analisi dei video del sistema di sorveglianza ha incastrato i giovani. Tra di loro anche due ragazzine.
-
Guarda anche:
- Tutto sulla Maturità 2023: la guida del Ministero dell'Istruzione
- Quali autori studiare per la Maturità
- Maturità 2023, le ricorrenze e gli anniversari da sapere per la prima prova
Studenti accusati di danneggiamento aggravato e invasione di edifici
Spesso si compiono gesti senza soffermarsi sulle conseguenze. Questo avviene con una certa frequenza soprattutto tra i più giovani, che si lasciano andare a comportamenti fuori misura non curanti di quello che può succedere, anche in termini di ripercussioni personali. È il caso di quanto successo a novembre scorso, in una scuola media di Guidonia Montecelio.
‘La Repubblica’ parla di motivazioni futili, quasi inesistenti: forse per gioco, forse per un brutto voto. Gli otto studenti hanno compiuto, di notte, un raid nella scuola media di Guidonia Montecelio, facendo dell’istituto un vero e proprio campo di battaglia. Migliaia di euro di danni, che ora peseranno anche su tutti i compagni estranei alla vicenda: materiale didattico scomparso, porte distrutte, aule lasciate in uno stato pietoso. La scuola come teatro di devastazione, un brutto spettacolo tutto ripreso dalle telecamere interne.
I carabinieri hanno aperto l’indagine, coordinata dalla Procura dei Minorenni di Roma. A breve si deciderà se procedere con il processo per gli otto studenti accusati di danneggiamento aggravato e invasione di edifici.
A denunciare l’accaduto è stata la preside. L’analisi dei video di sorveglianza è stata inequivocabile e ha permesso subito di risalire ai protagonisti della devastazione. Sono entrati di notte e, quando il sistema di allarme si è attivato, i ragazzi si sono dati alla fuga. Troppo tardi però: dietro di loro, il danno era ormai fatto.