
A scuola è vietato copiare. Questa è la regola che viene imposta sin dal primo giorno sui banchi. Una norma universalmente accettata, ma non sempre rispettata. Con il progresso tecnologico degli ultimi anni è sopraggiunta un’altra questione legata all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, uno strumento che ormai è diventato di uso quotidiano per tutti, anche per gli studenti che spesso ne approfittano per farsi aiutare a svolgere i compiti, anche quando non sarebbe permesso.
Questo è ciò che è accaduto in una scuola del Massachusetts che ha punito un suo alunno per aver usato l’AI per portare a termine un compito di storia.
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Lo studente punito
La vicenda, accaduta in Massachusetts, ha avuto inizio quando uno studente è stato scoperto ad utilizzare l’AI per portare a termine un compito di storia.
Il ragazzo ha quindi ricevuto una punizione e il suo lavoro è stato valutato 65 su 100. Secondo i genitori dello studente, le decisioni degli insegnanti sono state troppo severe, in quanto, stando a ciò che loro stessi affermano, non esiste alcun regolamento che vieti esplicitamente l’uso del’AI per svolgere i compiti. Per questo motivo, la coppia ha deciso di citare in giudizio la scuola del figlio.La denuncia
Nella denuncia presentata, i genitori accusano la scuola di aver compromesso l’ammissione del figlio alla Stanford University e a qualsiasi altro college rinomato. “Gli imputati hanno continuato a seguire un percorso pervasivo, distruttivo e spietato di minacce, intimidazioni e coercizioni per colpire e far deragliare il futuro di (nostro figlio) e il suo curriculum esemplare”, si legge nella denuncia, secondo ciò che riporta ‘Wired’. La scuola del ragazzo ha ribattuto sostenendo che il regolamento d’istituto vieta chiaramente l’uso non autorizzato dell’AI. Attualmente, la vicenda, che non è ancora stata risolta, ha aperto un dibattito su una questione ormai cruciale: la regolamentazione dell’AI nelle scuole e tra gli studenti.