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cellulare a scuola

Una sanzione pecunaria per chi usa il cellulare in classe? È la segnalazione che arriva da uno studente di un istituto superiore di Brescia e che sta facendo molto discutere sui social.

Multa da 25 euro se utilizziamo il cellulare a scuola”, racconta il ragazzo, descrivendo una regola che, se confermata, avrebbe davvero dell’incredibile: chi viene sorpreso con il telefono in mano durante le lezioni, spiega, rischia di dover pagare venticinque euro di sanzione. Niente note né sospensioni: in questa scuola, per punire chi aggira il divieto, si è optato per una vera e propria “multa”.

Una misura che, secondo quanto riferito, scatterebbe nel momento in cui il dirigente scolastico, il vicepreside o un docente colgano lo studente con lo smartphone in mano. A quel punto, “arriva subito la multa”, sostiene lo studente.

Indice

  1. Un provvedimento educativo o un abuso?
  2. Un dibattito che divide
  3. Un caso isolato o l’inizio di una nuova tendenza?

Un provvedimento educativo o un abuso?

La notizia, che al momento non trova conferme ufficiali, ha comunque dato vita a un acceso confronto tra gli utenti sui social. Per molti la misura risulta eccessiva. In un commento si legge: “Con che autorità? e chi si prende i soldi della multa?”, sollevando una questione condivisa dai più: dove vanno a finire tutti quei 25 euro?

“Ovviamente dei ragazzini non hanno la disponibilità economica per pagare", sottolinea un altro utente, aggiungendo poi: "Con tutti i problemi nell’istruzione italiana il vero problema è l’utilizzo del cellulare e non l’implementazione di tale dispositivo per scopi educativi e istruttivi”.

“Multa per il bullismo o furto di oggetti no eh? La scuola italiana sta diventando improponibile”, sentenzia poi, in maniera categorica, una studentessa.

Un dibattito che divide

Altri utenti, una minoranza per la verità, invece non condannano questa strategia. Secondo loro, è giusto dare una lezione: “Sono pure pochi. Il cellulare a scuola no. A scuola vai per imparare e fare lezione non ti serve il cellulare”, scrive un genitore nei commenti. Sulla stessa scia si legge: “La multa va più che bene. I cellulari non sono l’unico problema ma sono una distrazione dall’apprendimento”. Un altro commento recita perentorio che “è la legge e va rispettata”.

Un caso isolato o l’inizio di una nuova tendenza?

Resta da capire se si tratti di un episodio isolato, magari legato a un malinteso, o di una vera regola interna introdotta per scoraggiare l’uso dei telefoni durante le lezioni. In ogni caso, la notizia, vera o presunta che sia, ha già scatenato il dibattito: è una misura educativa per mantenere la concentrazione o una punizione troppo severa per gli studenti?

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