Carla Ardizzone
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Gli studenti italiani sono i più stressati d'Europa. Colpa dei prof? articolo

Gli italiani sono ansiosi, i più ansiosi di tutti per quanto riguarda la scuola, rispetto ai loro coetanei degli altri Paesi. A dirlo il nuovo rapporto Pisa, il Programma di valutazione triennale degli studenti quindicenni realizzato dall’Ocse (2015). Ma perché tutto questo stress? Una questione, a quanto pare, di competitività a scuola: e non manca lo zampino degli insegnanti.

Compiti e interrogazioni: che stress

Il 56% degli studenti italiani diventano nervosi prima di un interrogazione o un compito: la media degli altri paesi Ocse è di 37%. E' addirittura il 70% a diventare letteralmente ansioso per le verifiche anche se è preparato, contro la media Ocse del 56%. Tre quindicenni su quattro diventano nervosi quando non sanno come affrontare un compito assegnato a scuola e l’85% ha paura di avere un'insufficienza. Nel resto dei paesi Ocse la percentuale si ferma al 66%.

Ansia a scuola? Questione di competizione

Quali sono quindi le cause di tutta questa ansia? Uno dei fattori è la competitività. Il 55% degli studenti italiani è d’accordo con l’affermazione "voglio essere il migliore, qualsiasi cosa faccia". Tuttavia è un dato basso se confrontato con i sistemi più competitivi, come Thailandia (97%), Stati Uniti (93%), Colombia (92%) ed Emirati Arabi (92%). Secondo gli analisti, però, tra le scuole italiane più competitive si registrano in effetti più alti livelli di ansia.

Professori, ci stressate!

Il comportamento degli insegnanti è un'altro fattore che pesa, e non poco. Gli studenti che dichiarano di essere ansiosi per una verifica anche dopo aver studiato adeguatamente sono il 5% meno ansiosi se credono che il professore abbia svolto lezioni a un livello adeguato per la propria classe. Scende l’ansia del 17%, addirittura, se il professore è disponibile ad ascolto e aiuto. Il numero di compiti e interrogazioni, invece, influisce di meno sullo stress degli studenti.

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