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Stop alla pornoprof: ricorso respinto! articolo
Niente da fare per Anna Ciriani, alias Madameweb. Il giudice del lavoro di Pordenone, ha infattirespinto il ricorso dell’insegnante dopo alla sua sospensione cautelare adottata dal direttore scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, Ugo Panetta: non è servita a nulla la difesa del suo avvocato, secondo il quale Anna Ciriani “non aveva funzione educativa, insegnando ad adulti”.
L’insegnamento non s’ha da fare.

Molti di voi, a loro tempo, si sono schierati a favore del provvedimento. Secondo il sondaggio svolto da Skuola.net, il 72.7% era a favore della sospensione, contro un 27.3% di contrari.

C'è chi, come ibracadabra, sentenzia "è giustissimo la scuola sta perdendo di vista i principali obbiettivi: scolarizzare, educare ed insegnare soprattutto....", trovando molti consensi come quello di orrfeos, che afferma "la scelta di diventare un prof è una scelta di vita, non solo nelle ore di lezione, e poi rendiamoci conto che rappresenta nella sua veste lo Stato".

Comunque questa vicenda ha scatenato un dibattito molto vivace, dove favorevoli e contrarti si sono confrontati a suon di risposte. Tra questi ultimi fpmarcus, che dichiara "Sono da sempre per le liberta` individuali. E se la prof in classe e` irreprensibile, gentile e rispetta i programmi ministeriali (il succo del discorso e` questo) a noi dovrebbe bastare questo. Se fa un secondo lavoro a noi non dovrebbe interessare".

Ma torniamo a Madameweb, lo pseudonimo con il quale si fa chiamare in rete la pornoprof. In una intervista rilasciata prima di Natale parla delle sue priorità, la famiglia ed il lavoro: un marito a casa ed un lavoro che ha perso nonostante lei non abbia “mai inserito o pubblicato niente in internet”. Dispiaciuta per la sentenza aggiunge inoltre: “Volevo che tutto ciò rimanesse nella sfera privata ma sono finita nel tritacarne dei media e dei giornalisti”.

Alex Menietti sostiene sia “Un peccato che i nostri docenti vengano valutati così superficialmente: Anna Ciriani, autrice tra l’altro di alcuni libri, rimarrà così senza la sua cattedra, che viene invece concessa ogni anno a numerosissimi insegnanti incapaci.
Peccato, peccato: io avrei preferito di gran lunga avere un’insegnante che finita lezione si dedicasse ai suoi vizi “proibiti”, piuttosto che qualcuno che mi correggeva la proprietà commutativa perché - a sua opinione - sbagliata
”.

Professori e vita privata: sono due sfere slegate o strettamente connesse? Parliamone commentando l'articolo.