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si tornerà a scuola a gennaio?

A pochi giorni dal Natale, il governo pensa ad una nuova stretta per limitare l'espandersi dei contagi. In quest'ottica le vacanze natalizie arrivano al momento giusto, se non altro per arginare la preoccupante situazione nelle scuole italiane.

Sono più di 10mila le classi in Dad su 400mila, e i numeri sono in costante aumento. E l'avanzare della variante Omicron, che sta diventando dominante in larga parte d'Europa, è motivo di preoccupazione negli ambienti scolastici. Più di qualcuno infatti, in queste ore, tra gli scienziati sta ipotizzando un rientro posticipato tra le mura scolastiche.

Gli scienziati: “Considerare di prolungare le vacanze di Natale”

A lanciare l'allarme è Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, e già Ministro della Salute, che parla dell'ipotesi in un podcast di Repubblica: “Se i contagi arriveranno a quota 100mila al giorno dovremo ritardare di due settimane la riapertura della scuola dopo Natale. Decideremo tra una settimana sulla ripresa della scuola, dipenderà dal picco della variante Omicron. Se abbiamo i numeri del Regno Unito, con 100mila contagi e gran parte di questi tra la popolazione non vaccinata o non vaccinabileaggiunge il sottosegretarioquindi anche tra i soggetti più giovani, un ritardo del rientro a scuola consente un rallentamento del virus”. Le parole di Sileri trovano eco nell'intervista, riportata da Libero.it, di Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano,: “Considererei la possibilità, se le cose vanno veramente male con la variante Omicron, di prolungare le vacanze di Natale per i piccoli non vaccinati”.

Costarelli (ANP Lazio): “A gennaio conteremo i positivi delle feste”

Dello stesso avviso anche i presidi, che vedono gennaio come un importante crocevia per questo anno scolastico. In particolare, Cristina Costarelli, presidente ANP del Lazio, è intervenuta in merito alla questione, lasciando però più di un dubbio in sospeso: “Potrebbero essere d'aiuto misure restrittive durante le festività o a gennaio conteremo i nuovi positivi delle vacanze di Natale; come anche la vaccinazione dei piccoli, se partirà estensivamente. Ma resta il problema dell'asintomaticità degli studenti vaccinati alle secondarie superiori”.

Bianchi è perentorio: “Allungamento vacanze natalizie è misura sbagliata”

Tuttavia, il Ministro Bianchi, intervistato a UnoMattina è categorico: “L'allungamento delle vacanze natalizie è una misura sbagliata. La scuola è il reparto che con più prontezza ha risposto all'invito alla vaccinazione. I positivi nelle scuole sono sotto lo 0,5%, le classi in quarantena sono 10mila su 400mila: il problema è ciò che avviene fuori dalla scuola”. Un dibattito destinato a protrarsi per tutte le feste e che scatenerà non poche polemiche. E, nonostante le tante perplessità, avanzate da Cristina Costarelli, intorno al mondo della scuola, anche i presidi avrebbero bocciato la proposta: “Un'iniziativa del genere non porterebbe a grandi risultaticommenta Antonello Giannelli, presidente ANP, intervistato da Repubblicaa meno che non venga messo a punto un piano in cui si stabilisce che nelle scuole si rientra il 18 gennaio, ma con tutti i ragazzi vaccinati”.

Draghi: “Non allungheremo le vacanze”

No non lo allungheremo”; anche Mario Draghi sembra chiudere definitivamente ad un eventuale allungamento delle vacanze natalizie. Il Presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di fine anno, si è detto “consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subito a causa delle restrizioni dettate dalla pandemiae conferma quanto detto dal Ministro Bianchi che “è stato esplicito in questa direzione”.

Il diritto all'istruzione al centro del dibattito

Non solo vacanze però; al momento, anche per via di questo scenario poco rassicurante, sul tavolo del Ministro Bianchi ci sarebbe l'ipotesi del Green Pass per gli studenti. Una proposta che ha ottenuto molti sostenitori ma anche molti oppositori. E nel mezzo c'è ovviamente il diritto all'istruzione di centinaia di ragazzi che non deve essere in alcun modo leso. Ed è ciò su cui riflette Antonello Giannelli, presidente ANP, che dichiara: “Io vedo delle grosse difficoltà. Il problema è la tempistica. Se noi diciamo da un giorno all'altro che diversi milioni di bambini-ragazzi devono vaccinarsi, in quanto tempo devono ottenere il green pass? Se dobbiamo fare i tamponi a tutti non abbiamo le strutture necessarie per farli. Se non si fa prima una stima realistica della capacità di smaltimento di queste misure e verifiche, si rischia di fare un buco nell'acqua. Se si dice che serve il green pass e i ragazzi non fanno in tempo che succede? Non vengono a scuola? Tutto ciò va coniugato con il tema del diritto allo studio. Non possiamo rischiare che milioni di ragazzi tornino in dad”.
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