C.Galgano
Autore
4 min lettura
Scuole elementari, tornano i giudizi sintetici articolo

Dopo tre anni dalla riforma che ha sostituito il sistema dei voti numerici con quello dei cosiddetti livelli di apprendimento, il MIM ha deciso di invertire la rotta e tornare ai giudizi sintetici, comparsi sulle pagelle già dalla fine degli anni Settanta.

Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il ritorno a questo metro di valutazione classico è causato dalla necessità di semplificare l’iter scolastico degli alunni. A differenza dei giudizi introdotti a seguito dell’ultima riforma, infatti, quelli sintetici hanno la capacità di essere più facilmente compresi, tanto dagli studenti quanto dai genitori

 

Leggi anche:

 

L’ultima riforma del Ministero

I giudizi sintetici - “ottimo”, “buono”, “sufficiente” e “insufficiente” - sono stati introdotti a scuola alla fine degli anni Settanta e sono rimasti per anni il metro di valutazione per eccellenza nelle scuole italiane, finchè non sono stati sostituiti dai voti numerici e per un brevissimo periodo anche dalle lettere. Nel 2021 il Ministero ha adottato una forma inedita di valutazione, introducendo i giudizi descrittivi accompagnati dal livello di apprendimento raggiunto: “in via di prima acquisizione”, “base”, “intermedio”, “avanzato”. I lunghi e articolati giudizi descrittivi, caratterizzati da un linguaggio burocratico e complesso, sono stati oggetto di critiche sin da subito, per questo il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha optato per un ritorno al passato.

 

Giudizi sintetici per migliorare la trasparenza

Oggi a distanza di tre anni dall’ultima riforma, Giuseppe Valditara è deciso a riportare nelle pagelle i giudizi sintetici da “ottimo” a “insufficiente”: “Abbiamo deciso di tornare, dal prossimo anno scolastico, a formule comprensibili al posto di quelle astruse introdotte di recente - afferma il Ministro, secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’ - Come fa un genitore o un bambino a capire che “in via di prima acquisizione” vuol dire insufficiente? È una questione di chiarezza”. Attualmente il disegno di legge presentato dal governo, è in discussione al Senato e nei prossimi giorni dovrebbe ottenere il via libera per raggiungere la Camera dei Deputati.

 

L’opinione dei pedagogisti

Se per il Ministero i giudizi sintetici aiuteranno gli alunni a comprendere il metodo attraverso cui vengono valutati, tra pedagogisti ed esperti c’è chi teme che questi possano contribuire allo sviluppo di ansia e stress nei più piccoli. Giudizi come “gravemente insufficiente”, che il Ministero sta valutando se introdurre o meno nel nuovo sistema di valutazione, rischiano di alimentare il panico da prestazione negli studenti più giovani, anticipando lo stato di agitazione che purtroppo accompagna i liceali. Maestri e pedagogisti hanno lanciato petizioni per far desistere il governo dall’introduzione dei giudizi sintetici nelle pagelle dei bambini.

Chiara Galgano

Data pubblicazione 22 Febbraio 2024, Ore 10:15
Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta