
A poco più d un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, il panorama delle scuole italiane non si presenta molto incoraggiante. Accanto ai problemi infrastrutturali ancora irrisolti e riguardanti la maggior parte delle scuole del Paese, si manifestano carenza di risorse e strumentazioni necessarie al percorso formativo degli studenti.
Nello specifico, questa volta è il turno del Liceo musicale Zucchi di Monza e dell’Istituto Alberghiero di Cagliari, dove la musica e la cucina sembrano essere concetti aleatori, più che le materie caratterizzanti l'indirizzo. Questo a causa della mancanza di strumenti musicali e cucine professionali.LICEO MUSICALE SENZA STRUMENTI MUSICALI - Appare sul Corriere.it la testimonianza del preside del Liceo musicale di Monza, Vincenzo di Rienzo, che parla di mancanza assoluta di finanziamenti straordinari previsti per il primo anno scolastico e di contributi statali, regionali e provinciali. Dalla nascita del Liceo, insomma, pare proprio che siano stati studenti e famiglie a rimboccarsi le maniche e provvedere alle spese per l’acquisto del secondo strumento musicale, incluso nel programma. Il preside afferma, inoltre, che racimolando risorse è stato possibile comprare leggii e poggiapiedi, e che due pianoforti sono arrivati al Liceo tramite donazioni.
ALBERGHIERO SENZA CUCINE - Una sorte molto simile quella che stanno vivendo gli studenti sardi dell’alberghiero di Cagliari. La scuola, infatti, a 4 anni dalla sua nascita, appare sprovvista di cucine professionali, un tassello fondamentale per la formazione degli alunni che hanno deciso, così, di scendere nuovamente in piazza, accompagnati e energicamente sostenuti da familiari e professori. Irrisori i fondi previsti per finanziare la scuola. “Le cucine della nonna”: questa la dotazione di cui dispone l’alberghiero di Cagliari, e a rivelarlo è la professoressa Silvana Mulas, che manifesta accanto ai suoi alunni per “difendere il diritto alla cucina”. Ma le risposte dall’assessorato dell’Istruzione, purtroppo, non sembrano arrivare.
SCUOLA CHIUSA PER CROLLO PALAZZINA - Intanto gli studenti dell’Itis di Cassino restano a casa per chiusura della scuola provocata dal crollo di una palazzina adiacente evidentemente vecchia e malridotta. Durante la notte, infatti, è caduto a pezzi il solaio dell’edificio confinante con la scuola. Così i vigili del fuoco si sono visti costretti, per misure precauzionali, a chiudere la strada interessata dal crollo, di fatto impedendo anche l’ingresso nell’istituto superiore.
Margherita Paolini