matteobortone
Autore
5 min lettura
voti scuola

A partire dal prossimo anno scolastico, il liceo Buonarroti di Pisa metterà in pausa i voti numerici, con un progetto pilota chiamato “Oltre il voto”. Questa iniziativa, presentata di recente ai genitori, coinvolgerà inizialmente due classi prime.

Cosa cambierà concretamente? Nelle verifiche, al posto del classico voto numerico, gli studenti riceveranno valutazioni scritte e molto dettagliate. Non si tratta di un salto nel buio, attenzione, ma di un esperimento che ha già dato i suoi frutti in altre scuole di Roma e Torino. E in passato, seppur in misura limitata, nello stesso Buonarroti.

I risultati, ricordano dall'istituto, sono stati "molto positivi, soprattutto sul piano della serenità dei ragazzi e della loro capacità di autovalutazione".

Indice

  1. Le motivazioni: basta con l'ansia da numero
  2. Il parere dei professori: una valutazione "più seria"
  3. Genitori favorevoli: una spinta all'autovalutazione
  4. Il supporto del preside: coerenza con la storia del liceo

Le motivazioni: basta con l'ansia da numero

Dietro questa scelta c'è un'idea molto chiara: "Il voto numerico risucchia tutto: semplifica la valutazione, crea ansia, limita negli studenti la capacità di autogiudicarsi e li allontana dal loro percorso personale". I professori promotori spiegano che l'obiettivo è "restituire centralità alla relazione educativa e alla responsabilità personale. Il voto è solo un linguaggio, non l’unico possibile. Spesso si riduce a una cifra che appiattisce tutto, trasmette un giudizio assoluto e genera ansia o peggio umiliazione, senza offrire reali indicazioni su come migliorare".

Il nuovo approccio prevede, invece, "valutazioni articolate che accompagnano lo studente nel tempo, aiutandolo a riconoscere i propri punti di forza e le aree di miglioramento. I ragazzi saranno stimolati a riflettere su se stessi, imparando dai propri errori ad autovalutarsi con lucidità".

I docenti, però, ribadiscono come non si tratti di "una scuola più facile", ma "più seria", dove la valutazione diventa un momento di crescita e collaborazione.

Il parere dei professori: una valutazione "più seria"

Gli insegnanti coinvolti, infatti, sono convinti che questo nuovo sistema sia un modo per rendere la valutazione più significativa e formativa. Non è un caso che abbiano sottolineato quanto sia "più facile scrivere un numero piuttosto che analizzare in modo dettagliato, preciso e ampio l’elaborato di uno studente".

Questo significa che dietro le nuove valutazioni ci sarà un impegno maggiore da parte degli insegnanti per fornire un feedback davvero utile, che aiuti a capire dove migliorare e a valorizzare i punti di forza. L'idea è quella di trasformare il momento della verifica in un'occasione di apprendimento.

Genitori favorevoli: una spinta all'autovalutazione

Anche i genitori hanno accolto con interesse e favore questa sperimentazione. Tra i commenti più eloquenti c’è stato quello di una mamma, che dice: "Aiuta l’autovalutazione con criteri oggettivi, senza l’umiliazione del brutto voto. Per mio figlio è uno stimolo in più a misurarsi con se stesso".

E un altro genitore ha aggiunto: "È un metodo che favorisce la trasparenza tra scuola e famiglia e restituisce centralità al singolo percorso di crescita".

Infine, c’è chi sottolinea l'importanza del periodo, sul fronte alunni, in cui viene applicato il modello: "L’età in cui si propone questo tipo di progetto rappresenta un momento cruciale di crescita, sia per lo sviluppo della didattica che per la formazione personale dello studente".

Il supporto del preside: coerenza con la storia del liceo

La sperimentazione ha trovato un forte alleato nel preside del Buonarroti. Il dirigente scolastico ha evidenziato la "coerenza del progetto con la vocazione originaria del liceo, che 50 anni fa non aveva le valutazioni numeriche".

Per lui, "le verifiche servono per comprendere dove si è nel proprio percorso, non per assegnare un’etichetta. Dobbiamo riportare al centro l’idea di una valutazione formativa, che aiuti a capire gli errori e a crescere".

In un periodo in cui l'ansia scolastica è sempre più forte, anche a causa dei voti sul registro elettronico, il preside vede perciò in “Oltre il voto” un modo per "ridurre le sensazioni negative e far capire allo studente in che direzione andare".

Data pubblicazione 2 Luglio 2025, Ore 15:50 Data aggiornamento 2 Luglio 2025, Ore 16:10
Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta