ImmaFer
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badge per i bagni scolastici

Un badge digitale per andare in bagno, con un numero di volte massimo in cui si possono utilizzare i servizi. È la realtà con cui devono fare i conti gli studenti di una scuola nel Wisconsin, la Arrowhead, dove l’introduzione di un sistema di “e-pass” limita a sette il numero di uscite settimanali a disposizione dei degli iscritti per recarsi alla toilette.

Una misura che ha scatenato proteste in sequenza e una petizione per chiedere al consiglio scolastico di rivedere le regole.

Indice

  1. Il sistema ePass: come funziona
  2. Le critiche degli studenti
  3. Il perché di questa scelta
  4. Le risposte alle lamentele
  5. Un trend che si diffonde

Il sistema ePass: come funziona

Nella scuola americana è stato introdotto un vero e proprio "permesso digitale" che registra gli accessi in bagno, la loro durata e la frequenza delle uscite dalla classe.

Ogni studente può richiedere un massimo di tre permessi al giorno o di sette a settimana.

Non più di quaranta studenti possono trovarsi fuori dalle lezioni contemporaneamente, e in ciascun bagno può entrare solo un numero di ragazzi pari alle cabine disponibili.

Ogni pass consente un tempo di sette minuti per il bagno e di dieci per spostarsi tra le aule. Gli insegnanti, inoltre, possono modificare il tempo in base alle necessità. Anche se, comunque, il sistema non prevede sanzioni automatiche per chi sfora: la gestione resta affidata al docente.

Le critiche degli studenti

Durante la riunione del consiglio scolastico, gli studenti hanno contestato la rigidità del sistema: “Supponiamo che tu sia andato in bagno tre volte al giorno e che il giorno dopo ci sia andato altre tre volte: ti rimane solo un altro utilizzo del bagno per il resto della settimana. Di conseguenza, non puoi nemmeno andare in bagno durante l'orario scolastico”, ha osservato uno studente.

L'alunno ha poi aggiunto che le limitazioni possono essere un problema per chi pratica sport e deve idratarsi regolarmente o per chi ha malattie temporanee. “Se dovessi correre in bagno, potresti essere intercettato da un sorvegliante nel corridoio e potresti essere punito solo per aver avuto un'emergenza”, ha sottolineato.

Un suo compagno di classe ha condiviso le stesse preoccupazioni: “Riteniamo che sia semplicemente sbagliato punire gli studenti che cercano di andare a lezione e di imparare e che forse hanno solo bisogno di un po' più di tempo in bagno”.

Da qui la proposta di applicare il sistema non a tutta la popolazione scolastica ma solo agli studenti con un alto numero di assenze ingiustificate.

Il perché di questa scelta

Secondo il preside della scuola, il nuovo sistema è stato adottato per "motivi di sicurezza", dopo aver riscontrato un numero eccessivo di studenti nei corridoi durante le lezioni. “Gli studenti hanno sempre dovuto avere un pass quando si trovavano nei corridoi durante l'orario di lezione, quindi non è una novità”, ha spiegato il dirigente scolastico. Che ha poi sottolineato come il sistema digitale fornisca dati utili: tracciamento in tempo reale, responsabilità e soprattutto un modo per identificare modelli, tendenze, abusi o incongruenze.

Le risposte alle lamentele

Alle critiche degli alunni, il preside ha replicato che le opportunità per usare i servizi non mancano: “Gli studenti possono utilizzare i servizi igienici prima e dopo ogni blocco di lezioni e durante la pausa pranzo di 30 minuti”.

Aggiungendo che il tempo di passaggio tra una lezione e l’altra, di otto minuti, è sufficiente per recarsi in bagno: “Considerando l'ampio tempo a disposizione degli studenti durante la giornata, è ragionevole concludere che chi è scontento del sistema ePass desidera semplicemente poter uscire dalla classe con la stessa frequenza di prima”, ha dichiarato.

Il dirigente ha anche specificato che la scuola prevede eccezioni per gli studenti con disabilità o problemi di salute documentati, e che eventuali casi particolari vengono gestiti con accordi personalizzati: “Non c'è nulla di irragionevole nel nostro nuovo sistema di pass. Ora abbiamo solo la possibilità di tracciare e monitorare effettivamente quanto spesso gli studenti non sono in classe quando dovrebbero esserci”, ha affermato.

Un trend che si diffonde

La Arrowhead non è l’unica scuola della zona a utilizzare sistemi di permessi digitali. Anche la vicina Cudahy High School ha recentemente adottato il cosiddetto "ElasticPass", in sostituzione del vecchio sistema elettronico. Secondo la coordinatrice della comunicazione del distretto, Amanda Stewart, l’obiettivo è monitorare meglio i movimenti degli studenti e garantire maggiore sicurezza all’interno degli edifici scolastici.

Mentre il dibattito continua, nella Arrowhead il badge resta indispensabile per entrare e uscire dal bagno. E per molti studenti, gestire il proprio “traffico” settimanale è ormai diventato parte integrante della routine scolastica.

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