
Un episodio inquietante ha scosso la provincia di Bolzano: un insegnante è stato denunciato per aver scritto frasi offensive contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su un quadro elettrico pubblico.
La vicenda non si ferma qui.
Fermato dai carabinieri, l'uomo è stato trovato in possesso di un vero e proprio arsenale di strumenti di autodifesa, tra cui un taser, uno spray al peperoncino e un coltello a serramanico.
Il caso ha suscitato reazioni da parte delle istituzioni, con il Ministero dell'Istruzione e del Merito che ha chiesto provvedimenti severi.
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L'insegnante fermato: i fatti e le accuse
La vicenda, spiega ‘Ansa’, ha avuto luogo lunedì sera, quando una pattuglia della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Bolzano ha individuato un uomo incappucciato intento a imbrattare un quadro elettrico pubblico.
Le scritte, in inglese, contenevano insulti rivolti a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio.
Quando i carabinieri hanno tentato di avvicinarlo, l'insegnante ha provato a fuggire.
Una volta fermato, ha cercato di giustificarsi affermando che avrebbe cancellato le scritte, ma i militari non si sono lasciati convincere.Durante la perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di un taser, uno spray al peperoncino, un'asta telescopica con impugnatura, un coltello a serramanico, due kubotan — strumenti di autodifesa giapponesi — e diversi pennarelli indelebili.
L'insegnante, dipendente di un istituto della provincia di Bolzano, è stato denunciato per il porto abusivo di armi e per l'imbrattamento di beni pubblici.
La vicenda ha subito attirato l'attenzione mediatica e istituzionale.
La reazione del Ministero del MIM: “Adottare provvedimenti esemplari”
Il caso non si è limitato alla sfera locale: in merito alla questione è intervenuto direttamente il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Attraverso un comunicato stampa, il Ministero ha reso noto di aver chiesto a Philipp Achammer, assessore provinciale all'Istruzione e cultura tedesca, di “adottare provvedimenti esemplari nei confronti del docente”, sottolineando che si tratta di un dipendente provinciale.