
Due studenti di un liceo di Roma sono recentemente finiti al centro dell’attenzione mediatica dopo essersi fatti immortalare in aula con il braccio teso nel classico saluto romano.
L’immagine è finita online, proprio durante le elezioni per i rappresentanti d’istituto, scatenando un ciclone di polemiche che ha coinvolto anche le alte sfere del sistema scolastico.
Il risultato? Una sospensione di dieci giorni e una punizione educativa un po’ particolare.
Uno dei ragazzi, nel frattempo, è stato comunque eletto come rappresentante degli studenti. Il che, com’era prevedibile, ha riportato una certa attenzione sul caso.
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La foto con i due studenti a braccio teso
La vicenda è partita da una foto, e ha preso rapidamente una piega piuttosto ampia. I due studenti, frequentanti un noto liceo romano, hanno deciso di posare in aula con il braccio teso, le magliette nere e uno striscione con il messaggio: “Prendi nota, prendi atto. È ora di un riscatto”. E se proprio ci sono dubbi (e non ce ne sono), anche il font aiuta a interpretare la scena, piuttosto inequivocabile.
Un brutto gesto, quello del saluto romano, che però di tanto in tanto sembra riemergere dal passato per ritornare tra i banchi di scuola.
La foto è poi finita in rete, scatenando una vera e propria bufera mediatica che ha visto l’intervento della direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio e la copertura dei media nazionali.
Il dibattito si è subito acceso, coinvolgendo anche i collettivi studenteschi, che hanno espresso forti preoccupazioni circa l’origine della lista elettorale dei due ragazzi, ipotizzando collegamenti con gruppi neofascisti.
La scuola ha deciso di intervenire con fermezza ma anche con originalità, puntando più sulla riflessione che sulla punizione.
La punizione: sospensione, letteratura e lavori socialmente utili
Di fronte alla pressione mediatica, il consiglio di classe ha optato per una punizione non convenzionale.
I due studenti sono stati sospesi per dieci giorni, ma non si tratta di una sospensione passiva.
Durante questo periodo, infatti, i ragazzi dovranno anche dedicarsi alla letteratura leggendo tre romanzi. L’obiettivo: comprendere i tempi dell’oppressione e riflettere sui valori della libertà.
Come riportato da ‘Il fatto quotidiano’, tra i libri assegnati figurano Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, Il garofano rosso di Elio Vittorini, e La ragazza di Bube di Carlo Cassola, oltre a una serie di saggi critici e un intervento di Antonio Scurati su fascismo e populismo.
Come ha sottolineato la dirigente scolastica, intervistata da ‘Il fatto quotidiano’, le letture sono un vero e proprio “gesto educativo”, pensato per portare i ragazzi a riflettere sul significato della propria condotta: “Ci interessa che questi ragazzi riflettano non solo sulla mano tesa ma anche sull’uso dei social e la politicizzazione che se ne fa di essi, talvolta”.
Oltre ai libri, i ragazzi dovranno inoltre svolgere dei lavori socialmente utili nella scuola, come aiutare nella realizzazione della nuova biblioteca e collaborare con il professore di scienze motorie per tracciare le linee del campo da pallavolo.
Elezione a rappresentante: le reazioni
Eppure, nonostante la sanzione e l’attenzione mediatica sulla foto, i due studenti non sembrano aver perso di notorietà a scuola. O almeno non uno dei due studenti, che, come anticipato, è stato eletto rappresentante d’istituto.
Le reazioni sono state contrastanti. Da una parte, la Rete degli studenti ha espresso preoccupazione circa il fatto che questo non sia un caso isolato, affermando che la stessa lista elettorale sarebbe collegata a un gruppo giovanile neofascista chiamato Generazione Popolare, presente anche in altri istituti.
Dall’altra parte, la dirigente scolastica ha cercato di ridimensionare la situazione, dichiarando che non ci sono legami concreti tra i due studenti e ambienti fascisti, ma che la vera preoccupazione è il rischio di strumentalizzazione. Come affermato dalla dirigente: “Dobbiamo proteggere i giovani anche da questo punto di vista”.