
Per questo Mario Rusconi, presidente di Anp di Roma, ha lanciato un appello rivolto a studenti e docenti: controllare di aver spento tutte le luci e di aver staccato le diverse attrezzature alimentate a corrente prima di lasciare l’edificio.
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I presidi contro il caro-energia: ricordatevi di spegnere le luci
"Stiamo esortando i nostri colleghi a predisporre e verificare, dopo la fine delle quotidiane attività nei diversi locali delle scuole, lo spegnimento di tutte le luci e quello delle diverse attrezzature alimentate a corrente presenti all'interno degli edifici scolastici” ha dichiarato ad ANSA il presidente di Anp di Roma, Mario Rusconi.“Un accorgimento - spiega Rusconi - che diffuso per le 42000 scuole del territorio nazionale potrebbe portare dei benefici in termini di risparmio energetico. Sollecitiamo inoltre gli enti Locali, proprietari degli immobili, a predisporre e far installare sui vetri delle finestre pellicole riflettenti che possano portare un risparmio fino al 30% di energia, e considerare l'accensione e lo spegnimento delle caldaie degli edifici scolastici non secondo calendarizzazioni rigide ma modulate dalle necessità oggettive derivanti dalle condizioni climatiche e dei singoli istituti.”
Il presidente Anp continua quindi avanzando un’ulteriore proposta: “In questo senso sarebbe opportuno che ogni scuola possa procedere in maniera autonoma all'accensione e allo spegnimento dei sistemi di riscaldamento, modulandole se possibile anche rispetto alle diverse aree e momenti di utilizzo".
Infine, Mario Rusconi si collega poi con la discussione riguardante la possibile e chiacchierata chiusura degli istituti scolastici il sabato per risparmiare la corrente: "Le scuole italiane - ha quindi continuato Rusconi - già per circa l'80% svolgono la propria attività didattica e amministrativa dal lunedì al venerdì rimanendo chiuse di sabato. Tuttavia il restante 20%, nell'ambito dell'autonomia scolastica, potrà decidere se contrarre l'attività didattica e amministrativa a cinque giorni rimanendo chiusi cioè il sabato. In questo senso la decisione da prendere è di carattere collegiale, condivisa cioè con le famiglie, e non può essere soltanto il preside a decidere autonomamente".