
UN NUOVO REGOLAMENTO IN ARRIVO - È uno dei punti della "bozza di regolamento" che il ministero della Pubblica Istruzione ha presentato ieri alla Rete degli Studenti. Il regolamento potrebbe approdare in Consiglio dei ministri domani. Il dispositivo, diviso in 14 articoli, ribadisce le linee guida del decreto approvato lo scorso gennaio e avrebbe l'obiettivo di chiarire alcuni punti oscuri del precedente provvedimento.
GLI STUDENTI: TROPPA CONFUSIONE - Ma il primo commento degli studenti non è incoraggiante: "Un nuovo regolamento, il terzo in ordine di tempo - afferma Luca De Zolt della Rete degli Studenti - che crea ancora più confusione nelle scuole che già hanno avuto molte difficoltà ad applicare il decreto al termine del primo quadrimestre. La maggior parte dei 34 mila cinque in condotta rifilati alla fine del primo quadrimestre sono illegittimi perché non rispettano i criteri del decreto. Stiamo valutando la possibilità di un ricorso nazionale".
5 IN CONDOTTA E SMS AI GENITORI - Nel provvedimento, scritto nel più classico gergo ministeriale, dopo aver ribadito che la valutazione dello studente "ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni", si stabilisce che la valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno al quale si possa attribuire la responsabilità delle violazioni previste dallo Statuto degli studenti. Nel provvedimento si fa anche riferimento all'adozione di mail e sms per le comunicazioni con i genitori degli alunni.
ESAME DI TERZA MEDIA - L'articolo 3 è dedicato all'esame di terza media. Oltre a precisare che l'ammissione all'esame di Stato è disposta nei confronti degli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, si sottolinea che alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale scelta dall'Istituto nazionale di valutazione. Ai candidati che ottengono come voto finale 10 potrà essere assegnata la lode.
CONFERME E SPERANZE - Il nuovo regolamento, quindi, non farebbe che confermare l'importanza che il Ministero ha intenzione di conferire al voto in condotta: insomma, con il cinque in condotta non si sarà promossi. Rimane ora il dubbio, e la speranza a dire il vero, che il nuovo provvedimento del Ministero sia almeno più chiaro su quali criteri dovranno essere presi in considerazione per valutare in modo corretto e uniforme il comportamento degli studenti italiani.
Non rimane che attendere che le nuove norme vengano approvate e, appena ne sapremmo di più, state tranquilli, vi informeremo.