
Succede anche questo all'Università. Un ragazzo è stato sospeso per tre mesi per aver mandato una mail piena di insulti al professore. Il ragazzo frequentava la facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo di Torino.
Il fatto, così come riporta 'La Stampa', risale a qualche settimana fa. "Se continui a bocciarmi ti spacco il c...; nel tuo esame copiano tutti, la prossima volta mi porto anche io i bigliettini". Questo il tenore della mail mandata al professore "reo" di aver bocciato più volte lo studente. La sospensione consiste nel blocco temporaneo dell'account attraverso il quale lo studente segue i corsi online. Si era addirittura paventata la denuncia penale per il ragazzo per le minacce, ma alla fine è prevalsa una linea "più morbida". Per tre mesi, pertanto, il ragazzo non potrà né seguire i corsi, né dare esami. Inibito l'accesso al sito d'ateneo sul quale c'è la piattaforma per i corsi online. La decisione è stata ratificata dal Senato Accademico, con il voto contrario della rappresentanza studentesca. Secondo i rappresentati "la decisione sarebbe troppo severa. Si poteva giungere a un accordo con lui, senza necessità di misure drastiche". L'ateneo, invece, è fermo e considera la mail di insulti meritevole di una "punizione educativa".
Cyberbulli? Arrivano le denunce
Non hanno evitato, invece, il processo due ragazze a Treviso. Infatti le alunne di un istituto superiore avevano insultato il professore di matematica e fisica su Facebook. Commenti poco lusinghieri del tipo: "E' una gran...mai contraddirla, mai mai. E la prof più...che esista a Treviso". Dopo 4 anni e falliti i tentativi di accordo sul risarcimento, le due ragazze, ormai prossime alla laurea, dovranno sfilare davanti al giudice.Una sentenza della Cassazione del 2014 ha confermato che insultare un professore è oltraggio a pubblico ufficiale e può portare al carcere. Studenti o genitori non si possono lasciare andare a parole offensive. Possono essere perseguiti penalmente e non semplicemente cavarsela con una multa dal giudice di pace. "L'esercizio delle sue funzioni non è circoscritto alla tenuta delle lezioni, ma si estende alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri con i genitori degli allievi".