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di Margherita Paolini
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in attesa della mobilitazione degli studenti di domani, continuano le occupazioni

Un autunno di proteste studentesche memorabile quello che vede gli studenti come protagonisti di una ferma e convinta reazione all’austerity e ai provvedimenti legislativi presi dal Governo delle larghe intese.

La lotta al Decreto Scuola e alla Legge di Stabilità ha acceso la mobilitazione generale del 15 novembre, Giornata Internazionale del Diritto allo Studio. Intanto tra blitz e assemblee è iniziata anche la stagione dell’occupazione. La prossima puntata della Skuola tv sarà dedicata proprio a queste tematiche: manifestazioni, assemblee, occupazioni e avrà un ospite di eccezione. Il portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi, Daniele Lanni ci racconterà la sua esperienza, spiegherà le tematiche di politica scolastica più scottanti di questo periodo e risponderà alle vostre domande su come portare avanti le proteste nel modo giusto.

LA LOTTA PER I POSTI LETTO- Nella Capitale alcuni studenti dei vari collettivi hanno deciso di occupare la residenza A. Ruberti, in via Cesare de Lollis 20, gestita dall’Ente per il Diritto allo studio Laziodisu. La scintilla che ha fato scattare l’insediamento dei giovani è proprio la disponibilità nello stesso stabile di oltre 100 posti letto che sono rimasti, finora, non assegnati. Gli universitari denunciano una situazione che sembra essere l’ennesima a mettere a rischio il welfare studentesco: 110 posti letto dovevano essere assegnati nel primo trimestre del 2013, e attualmente sono circa 906 gli studenti meritevoli e privi di mezzi tagliati fuori dai benefici e dai diritti previsti dalla Costituzione.

15 NOVEMBRE, STUDENTI IN PIAZZA- Il 15 Novembre gli studenti di ben 70 città italiane sono scesi in piazza per manifestare contro la Legge di Stabilità, per la difesa dell’ambiente e dei territori, e per rilanciare il welfare. “#Changetheway”: questo lo slogan che intonano a gran voce i giovani del paese, nell’attesa di risposte concrete sulle problematiche che assillano ormai da mesi le categorie più deboli della società, tra cui gli studenti. L’obiettivo è garantirsi un Diritto allo Studio, che consenta a tutti di completare il proprio percorso formativo.

TIMORE DI OCCUPARE- Moltissimi sono, tuttavia, i giovani che temono di partecipare a manifestazioni e occupazioni a causa delle assenze scolastiche. Allora bisogna considerare che la scuola può decidere di non valutare i giorni di occupazione come assenze effettive, ma al contrario includerli nella regolare attività didattica. Al contrario, se l’occupazione non verrà riconosciuta dalla scuola, ricordate che per non perdere l’anno bisognerà essere stati presenti ai tre quarti delle ore di lezione totali scritte sul POF di ogni istituto scolastico.

SEGUI LA SKUOLA TV
- A questi argomenti sarà dedicata la puntata della prossima Skuola|tv. L’occupazione rappresenta infatti un’esperienza unica per gli studenti di ogni generazione. Infatti le giornate in cui le scuole vengono presidiate sono le migliori per stringere amicizie, dialogare con i propri coetanei, confrontarsi su tematiche importanti. Ma il tempo dell’occupazione è anche quello della libertà da genitori e prof, del sentirsi grandi e parlare dei propri sogni. Racconta anche tu la tua esperienza, come vivi l’occupazione, e segui la diretta di martedì prossimo della Skuola|tv: con noi in studio Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi. Insieme a lui scopriremo cosa vuol dire occupare e manifestare, e quali sono le problematiche più scottanti degli ultimi mesi.

Margherita Paolini