
Voti e violazione della privacy. Fino a che punto comunicare il giudizio di un prof rispetto il lavoro di uno studente non ne viola la privacy? A porsi il dubbio questa volta non è un nostro utente, ma un genitore, Speed21, che chiede l’aiuto ed il parere della community sul Forum di Skuola.net.
IL PROF PUÒ COMUNICARE UN VOTO ORALMENTE? - A quanto pare, anche i genitori adesso cercano l’aiuto degli utenti del Forum, proprio come ha fatto Speed21: “Buongiorno a tutti, mi necessita sapere se è obbligatorio riportare la valutazione, in decimali, sul compito in classe svolto dagli alunni. La professoressa di mia figlia non scrive mai la votazione del compito sul foglio ma la dice oralmente, il che va anche contro il diritto di privacy degli studenti stessi. Eventualmente si può far richiesta che mia figlia venga valutata da altro professore, per sapere se la sua preparazione sia adeguata?”.
I VOTI SONO PUBBLICI, NIENTE VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - In realtà, quanto affermato dal nostro genitore non è propriamente corretto. Infatti, comunicare un voto oralmente di fronte il resto della classe, non viola la privacy dello studente. A dirlo è proprio il garante della privacy nella sua guida per la protezione dei dati personali tra i banchi di scuola in cui è possibile leggere che: “I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell'istruzione”. Insomma, è chiaro che, essendo pubblici, i voti possono quindi essere sia pubblicati che comunicati oralmente.
È IL PROF A DECIDERE IL VOTO DA ASSEGNARE - Inoltre, ricordiamo che, stando a quanto affermato dall’art. 1 punto 2 del d.m. 122/09: “La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni”. Quindi, è l’insegnante a decidere, in base alle sue capacità di giudizio ed alla sua autonomia, che voto assegnare agli studenti.
PROBLEMI? IL DIALOGO VINCE SEMPRE - In ogni caso, qualora dovessero esserci problemi con un insegnante è importante parlarne con lui. Cercare il dialogo a quattr’occhi ed esporre il proprio problema al prof aiuterà a trovare una soluzione. Nel caso in cui questo non dovesse bastare, si può portare la situazione di fronte al dirigente scolastico che deciderà che cosa fare.
Serena Rosticci