Matteo Bortone
Autore
Studente aggredisce prof istituto Grosseto

La mattinata era appena iniziata e la campanella aveva suonato da quasi mezz’ora, ma uno studente 15enne, iscritto alla seconda classe di un istituto superiore di Grosseto, non era ancora entrato in aula.

La situazione era già sospetta, soprattutto perché il giovane aveva già mostrato problemi di comportamento nelle settimane precedenti. 

Così, a prendere in mano la faccenda, per tentare di capire cosa stesse succedendo ci ha pensato la vicepreside. L'intenzione della docente era quella di assicurarsi delle sue condizioni. Un gesto di cura e attenzione che fa parte del ruolo educativo degli insegnanti.

Ma la reazione dello studente è stata inaspettata e violenta: la professoressa è stata colpita con un violentissimo pugno in volto che le ha causato una lacerazione all’interno della bocca.

Indice

  1. Quella mattina fuori dai cancelli della scuola
  2. La solidarietà della preside

Quella mattina fuori dai cancelli della scuola

La vicepreside, che insegna matematica, aveva notato il ragazzo mentre si aggirava fuori dalla struttura. Stando ai racconti di alcuni suoi compagni di scuola, il 15enne sembrava “disorientato”.

La docente gli si è avvicinata ponendogli delle semplici domande per accertarsi del suo stato: gli ha solo chiesto come stesse e se avesse bisogno di qualcosa. La risposta, in un primo momento, è stato un continuo silenzio da parte del giovane.

La scuola, a quel punto, ha provveduto ad allertare immediatamente la famiglia e il padre del ragazzo si è precipitato davanti all’istituto. L'episodio di violenza è scoppiato proprio alla presenza del genitore: non appena il padre si è avvicinato al figlio, il 15enne si è girato di scatto verso la vicepreside sferrandole un tremendo pugno in faccia.

A quel punto sarebbe stato lo stesso padre, insieme all’aiuto immediato del personale scolastico, a bloccare il giovane subito dopo l'aggressione.

La solidarietà della preside

La docente si è recata subito al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia. Per fortuna, è stata esclusa qualunque frattura al setto nasale, ma ha dovuto farsi curare una profonda ferita all’interno della bocca. La prognosi è stata di circa una settimana.

La dirigente scolastica del liceo ha espresso tutta la sua vicinanza alla collega, commentando l'accaduto con parole di analisi e comprensione: “Si tratta di un minore che sta attraversando un disagio, dobbiamo capire quale. Naturalmente andrà incontro a un’azione disciplinare, decisa dagli organi competenti”.

La linea è chiara: la violenza non è accettabile, ma l'obiettivo principale resta quello di comprendere la radice del disagio che ha portato un 15enne a un gesto così estremo e inspiegabile.

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