
Il dirigente dell’istituto nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli, è alla disperata ricerca di un insegnante di Elettrotecnica e Informatica per ben nove delle classi del proprio istituto. E, dopo aver scandagliato tutte le graduatorie di istituto di Genova e diverse di quelle della provincia de La Spezia, ed essersi rivolto al Centro per l’Impiego, come da lui stesso affermato a Orizzonte Scuola, ha deciso di fare un ultimo tentativo: mettere un annuncio su Facebook per il posto da docente. Ma scopriamo nel dettaglio cos’è successo.
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Annuncio su Facebook per cercare un docente
“La presente quale "gesto di disperazione" in quanto sono alla disperata ricerca di un(')insegnante di elettrotecnica e di un*insegnante di informatica.” Questo l’esordio del post scritto dal preside dell’istituto nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli, in estrema difficoltà nel trovare docenti idonei.Infatti, come scrive il preside, Paolo Fasce, su Facebook, sono diversi i requisiti minimi per proporsi per i due incarichi: “Per il primo caso servono laureati in ingegneria elettrotecnica, elettrica o elettronica o laureati in fisica (forse anche altri che mi sfuggono, ma non farmacia...). Per il secondo servono laureati in ingegneria informatica o elettronica, laureati in informatica, ma hanno accesso alla classe di concorso anche laureati in matematica e affini.”
I prof si cercano su Facebook
Il preside in questione, intervistato da Orizzonte Scuola, ha dichiarato che nulla è valso scandagliare “tutte le graduatorie di istituto di Genova e diverse di quelle della provincia de La Spezia, le Mad”, o contattare direttamente “le università di ingegneria elettrica/elettronica/elettrotecnica e di fisica”. Persino cercare “tramite un appello su Il Secolo XIX, edizione del levante” e chiedere “tra ex docenti della scuola che in passato avevano insegnato questa materia”, in quanto “uno preferisce insegnare matematica e fisica al liceo e l’altro è un ex dirigente e teme di abbassare la sua pensione con incarichi a basso stipendio”, è stato vano.Ma la situazione rimane critica e a pagare, come sempre, sono i ragazzi. Infatti il dirigente scolastico racconta che: “Sono sei di elettrotecnica e tre di informatica. Sono operativi sei moduli su sette: tutti i giorni i ragazzi escono un’ora prima, quindi, nell’arco della settimana, ne fanno cinque in meno.” Nel post si legge inoltre la situazione complicata affrontata dagli studenti ogni giorno: "Al momento i ragazzi e le ragazze sono seguiti per due terzi del quadro orario dagli/dalle insegnanti tecnico pratic* di queste materie, ma occorre che trovi il "docente teorico"!"
Lucilla Tomassi