
Un semplice richiamo in classe è degenerato in una violenta aggressione, con una rissa sedata solo grazie all'intervento massiccio delle Forze dell’Ordine. È quanto accaduto in un istituto scolastico di Palermo.
Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato con il rimprovero di un docente nei confronti di un alunno. Il ragazzo, invece di accettare la correzione, avrebbe reagito aggredendo fisicamente il professore. Di fronte all’impossibilità di calmare la situazione, la scuola ha deciso di convocare i familiari del giovane per un chiarimento.
“Sono intervenuti il nonno e la madre", ha raccontato un altro insegnante, come riporta 'La Repubblica', "ma invece di richiamare il ragazzino hanno peggiorato la situazione colpendo anche loro il professore”.
L'escalation della violenza
La situazione è ulteriormente sfuggita di mano quando, nel tentativo di riportare la calma, anche la dirigente scolastica sarebbe rimasta coinvolta nella colluttazione. A quel punto, è stato richiesto l'intervento delle Forze dell’Ordine.
La prima pattuglia arrivata sul posto, però, non sarebbe riuscita a sedare la rissa. Secondo quanto riferito, i familiari del ragazzo si sarebbero scagliati anche contro gli agenti intervenuti, costringendo la centrale a inviare rinforzi.
Il maxi intervento si è concluso con i parenti del giovane fatti salire sulle volanti per essere portati via, mentre il docente aggredito è stato accompagnato all’esterno della scuola passando, per sicurezza, dal cancello sul retro.
Il racconto da dentro le aule
L’arrivo delle sirene non è passato inosservato. “Abbiamo sentito il frastuono delle sirene, prima in lontananza e poi fermarsi al cancello: si è attivato il protocollo di sicurezza e non abbiamo potuto lasciare le aule al suono della campanella, i bambini erano terrorizzati”, ha riferito un altro docente ancora.