
Primo giorno di scuola e già si tenta l’occupazione al liceo scientifico “I. Newton” di Roma. Infatti, proprio questa mattina, un gruppo di studenti ha tentato di occupare l’istituto al grido di “no alla morte della scuola pubblica!” sotto gli occhi increduli della nuova preside, Ivana Uras, che si apprestava ad aprire i cancelli per la celebrazione del nuovo anno scolastico.
AL NEWTON CON LUMINI E LAPIDI - Proprio questa mattina, giorno in cui si sarebbe dovuto inaugurare l’inizio dell’anno nel liceo scientifico romano, un gruppo di studenti ha deciso di non aspettare il suono della campanella e di occupare l’istituto.
La scena che si è presentata agli occhi della preside, era quella di alcuni ragazzi che, facendosi compagnia con una bara finta in commemorazione della morte della scuola pubblica, erano decisi ad iniziare l’anno in maniera decisamente poco serena ed abbastanza funerea, circondati da lumini e lapidi.OCCUPAZIONE NON RIUSCITA - Il nuovo dirigente scolastico non si è lasciato intimidire dalle grida di protesta e, piuttosto, ha deciso di continuare a percorrere la strada intrapresa dal suo predecessore, Mario Rusconi, che non aveva mai permesso un’occupazione. Le parole di Ivana Uras sono calme e allo stesso tempo amareggiate: “Si tratta di forme di protesta ormai superate, se vogliamo migliorare la scuola dobbiamo proseguire sulla strada del dialogo”. Infatti, da anni il liceo Newton è un fortino inespugnabile, e l’ex – preside Rusconi era diventato famoso proprio per la sua capacità di impedire queste forme di protesta per tutti gli 8 anni del suo mandato.
DOPO L'OCCUPAZIONE, IL FLASH MOB - Ma le proteste capitoline non si fermano al liceo Newton. Infatti, anche il liceo "Margherita di Savoia" questa mattina è stato protagonista di un flash mob da parte di alcuni ragazzi che si sono presentati davanti la scuola con due carrelli della spesa, uno contenente gli investimenti che servirebbero per la scuola, l’università e la ricerca ed un altro contenente quelle che sembrerebbero le priorità del paese, quindi le armi e la guerra. Anche il famoso quartiere romano Garbatella è stato teatro di proteste, stavolta da parte degli studenti del liceo "Socrate", contro tagli all’istruzione, caro – libri e contributi scolastici.
ASPETTANDO IL 12 OTTOBRE - Gli studenti pretendono, ancora una volta, delle risposte in merito al loro futuro chiedendo di vedere il loro diritto alla studio rispettato. E mentre nella capitale già vanno in scena le prime mobilitazioni, per la prima vera manifestazione nazionale studentesca di quest’anno si dovrà attendere fino al 12 ottobre.
Daniele Grassucci