
Bob Dylan è il Premio Nobel per la Letteratura 2016, per aver "creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana". Lo ha comunicato il Comitato dei Nobel a Stoccolma. Il grande musicista è sicuramente molto noto alle generazioni di giovani degli anni '60 e '70 (i vostri genitori, zii e nonni, a seconda dell'età), e seppure non abbia mai smesso di comporre musica e scrivere testi, probabilmente è meno conosciuto dai giovanissimi degli anni 2010: anche se si tratta di un gigante del rock, è difficile che sappiate canticchiare le sue canzoni. Per questo vi spieghiamo in due parole chi è e perché merita il Nobel, ma soprattutto perché dovreste parlare di lui domani a scuola con i vostri prof.
LA VOCE DI UNA GENERAZIONE - Bob Dylan, alias Robert Allen Zimmerman, di Duluth, nato il 24 maggio 1941, è un gigante della cultura degli ultimi 50 anni. Con i dischi incisi negli anni ’60 (all’inizio della sua carriera), ha aperto alla musica popolare le porte della grande letteratura, creando un modello (il cantautore) e un mito. Le sue canzoni più celebri di quel periodo sono immerse nella tradizione popolare americana ma, al tempo stesso rappresentano e ancora rappresentano la mentalità e le aspirazioni dei giovani di quel tempo: tra le speranze di un mondo migliore, il rifiuto della guerra, la ricerca di un’identità e la difesa dei diritti.
LE CANZONI DI BOB DYLAN CHE DOVRESTI STUDIARE - Il tuo prof di Italiano non ha scuse: via i libri su Medioevo e Rinascimento e le definizioni da imparare a memoria (almeno per una giornata), per ascoltare un po' di sano rock. E non un rock qualsiasi, ma un rock da nobel. Cosa ti può insegnare, infatti, Bob Dylan? Molto, moltissimo: ecco perché selezioniamo delle pietre miliari che, forse, dovresti chiedere ai tuoi insegnanti di analizzare a approfondire.
Knocking on Heaven's door - Il testo rappresenterebbe i pensieri di uno sceriffo che sta morendo. Tuttavia, secondo un'altra interpretazione, in realtà si tratterebbe di un soldato in fin di vita. In entrambi i casi, si crede che il significato profondo del testo stia nella denuncia accorata contro la guerra e le innocenti vittime che provoca.
Mr. Tambourine Man - La canzone è stata scritta da un giovanissimo Dylan di ventiquattro anni, che si ispirò - pare - alla scuola dei poeti maudit francesi. Un vagabondo (l'hobo:"HOmeless BOund, ossia senza tetto) si rivolge a un fantomatico tamburino per chiedergli di suonare una canzone per lui nella notte che sta per terminare. In tanti si sono chiesti il significato di questa canzone. Una delle interpretazioni è che il tamburino non sia altri che uno spacciatore, mentre una seconda visione vuole che il tambourine man in questione è semplicemente colui che aiuta chi desidera sfuggire da una dolorosa realtà (e il legame alle sostanze stupefacenti in questo caso è metaforico ma comunque forte).
Like a rolling stone - Un canto di liberazione. Il cantante se la prende con una "miss solitudine" protagonista della canzone e caduta in disgrazia dopo aver vissuto nel benessere e nella ricchezza. Con questa canzone Dylan vuole smettere di essere un idolo della sua generazione e un emblema per i giovani di quel periodo. Lascia il ruolo di profeta per urlare la libertà libero di seguire la propria strada.
Blowin' in the wind - Molti considerano questa canzone il manifesto di una generazione e il simbolo della gioventù degli anni 60, disillusi dalla politica e contrari alla guerra, nel pieno contesto della guerra fredda e della guerra del Vietnam, e come baluardo della lotta per i diritti civili che in quegli anni attraversava l'America e tutto l'occidente.
Carla Maria Ardizzone
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