
Oggi è il giorno della verità per tanti insegnanti italiani. Venerdì 23 maggio è atteso l’esito delle domande di mobilità presentate entro lo scorso 25 marzo tramite la piattaforma Istanze Online.
Chi ha chiesto un trasferimento o un passaggio di ruolo sta per scoprire se il proprio destino scolastico cambierà dal prossimo settembre.
Spesso è questione di punteggio, precedenze e posti disponibili, ma dietro ogni domanda ci sono scelte personali, famiglie da riavvicinare o sogni professionali da inseguire.
Ma come sapere con certezza l’esito? Dove consultare i risultati? E cosa succede se la domanda viene respinta o si vuole rinunciare al movimento ottenuto? Ecco tutto ciò che c’è da sapere per orientarsi nel labirinto della mobilità scolastica.
Indice
Dove si consultano gli esiti
L’elenco dei docenti che hanno ottenuto un trasferimento o un passaggio viene pubblicato sul sito dell’Ufficio Scolastico Territoriale di destinazione.
Lì, accanto a ogni nominativo, compaiono:-
la scuola assegnata,
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la tipologia di posto,
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il punteggio complessivo
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ed eventuali precedenze riconosciute.
I singoli interessati ricevono inoltre una comunicazione ufficiale via e-mail, all’indirizzo registrato su Istanze Online, e presso l’Ufficio scolastico dove è stata inoltrata la domanda.
Con la pubblicazione dei risultati, gli Uffici territoriali trasmettono i dati anche alle istituzioni coinvolte, ovvero:
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alla scuola di provenienza,
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alla scuola di destinazione,
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alla Ragioneria territoriale dello Stato competente.
E chi non ha ottenuto il trasferimento?
Chi ha presentato domanda ma non ha avuto esito favorevole riceverà una comunicazione via e-mail, sempre all’indirizzo indicato su Istanze Online.
Inoltre, è possibile consultare direttamente lo stato della propria istanza accedendo alla piattaforma, utilizzando con le credenziali personali.
Le tre fasi della mobilità e come funzionano le aliquote
La mobilità avviene in tre fasi distinte:
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Prima fase: trasferimenti all’interno dello stesso comune;
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Seconda fase: tra comuni della stessa provincia;
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Terza fase: mobilità interprovinciale e passaggi di ruolo o cattedra.
Tutti i trasferimenti comunali e provinciali avvengono sul 100% dei posti disponibili. Alla terza fase va invece il 50% dei posti residui, mentre l’altro 50% resta riservato alle immissioni in ruolo.
Inoltre, quel 50% riservato alla mobilità nella terza fase viene suddiviso ancora a metà: 25% per i trasferimenti interprovinciali (cambio di provincia) e 25% per i passaggi di ruolo o cattedra, sia provinciali che interprovinciali.
In caso di posti dispari, l’alternanza è biennale: nel 2025/26 il posto extra spetta alla mobilità, nel 2026/27 alle immissioni in ruolo, e così via.
Posti disponibili e rinuncia: cosa sapere
Gli Uffici Scolastici pubblicano online l’elenco dei posti disponibili per l’anno scolastico 2025/26, aggiornato sulla base delle operazioni di mobilità. Ma attenzione: una volta ottenuto il trasferimento, non si può tornare indietro a piacimento.
L’unica eccezione prevista è quella per gravi motivi sopravvenuti, purché:
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il posto di provenienza non sia stato riassegnato;
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la rinuncia non comprometta l’organico della scuola o del territorio.
In questi casi, la richiesta va motivata e documentata, e sarà valutata dall’amministrazione.