Cristina.M
di Cristina Montini
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Francesco Profumo

Profumo, il nuovo ministro dell'istruzione non ha tardato a dare la sua opinione sulle manifestazioni di oggi e sul desiderio degli studenti di essere ascoltati. In un comunicato stampa ha dichiarato:

"Per questo governo, e per me, i giovani – quindi in particolar modo gli studenti – rappresentano una grande risorsa di questo Paese, che il Presidente Monti ha giustamente indicato come una delle priorità dell’azione dell’esecutivo.

E’ mia intenzione ascoltare con attenzione e interesse tutte le voci del mondo della scuola e dell’università che vogliano essere propositive. Per questo mi rendo disponibile ad incontrarle a breve. Da professore sono abituato ad ascoltare gli studenti, le loro aspettative e speranze sono legittime. Scuola, università e ricerca restano presidi strategici per assicurare all’Italia un futuro solido e prospero, per dare certezze ai giovani, per consentire a tutti i cittadini di assecondare il proprio talento e le proprie ambizioni. Lo ripeto, voglio essere il ministro dell’ascolto e del dialogo. Ma, con la stessa decisione, voglio condannare nella maniera più ferma ogni violenza, a persone e cose. La forza delle proprie idee e proposte non può essere offuscata dalla violenza e dalla prevaricazione".

PROFUMO E IL FUTURO DEI GIOVANI - L'importanza dei giovani, l'apertura a nuove proposte per costruire il futuro insieme a loro e il rifiuto di ogni forma di violenza sono i punti salienti di questa prima dichiarazione ufficiale del Ministro Profumo.

ANCHE MONTI PENSA AI GIOVANI TALENTI - Anche il premier Monti ha sottolineato l’importanza della valorizzazione dei giovani per la ripresa del nostro Paese e nel discorso in cui ha presentato il programma di governo ha dichiarato che “L'Italia deve investire sui suoi talenti, esserne orgogliosa e non trasformarsi in un'entità di cui i suoi talenti non sempre siano orgogliosi”. E ha aggiunto che “La valorizzazione del capitale umano deve essere un aspetto centrale: sarà necessario mirare all'accrescimento dei livelli d'istruzione della forza lavoro, che sono ancora oggi nettamente inferiori alla media europea, anche tra i più giovani”.

I PROSSIMI INTERVENTI - Per raggiungere questi obiettivi Monti ha intenzione di mettere in atto “interventi mirati sulle scuole e sulle aree in ritardo, identificando i fabbisogni, anche mediante i test elaborati dall'Invalsi, e la revisione del sistema di selezione, allocazione e valorizzazione degli insegnanti. Nell'università, varati i decreti attuativi della legge di riforma approvata lo scorso anno, è ora necessario dare rapida e rigorosa attuazione ai meccanismi d'incentivazione basati sulla valutazione, previsti dalla riforma”.

Cosa ne pensi di queste prime dichiarazioni su scuola e università?

Cristina Montini