
Il migliore insegnate in Italia guadagna circa 600 euro al mese ed è precario. Intanto gli Usa hanno già puntato gli occhi su di lui, ma il prof Piergiovanni non ha intenzione di lasciare l’Italia, nel lavoro di insegnante, in Italia, ci crede ancora.
IL PROF CHE FA LEZIONI SULLE EMOTICON - Vi avevamo parlato di lui all’inizio di agosto, con una intervista rilasciata su Skuola.net. Ci ha raccontato come ha vinto il premio “Docente dell’anno” e della sua idea di fare lezioni sulle emoticon. Luca Piergiovanni, infatti, ci ha raccontato: “Stanco e affranto di dover riprendere ogni volta i miei alunni per gli smile e i disegnini vari che puntualmente trovavo nei loro temi, ho deciso di affrontare la questione in modo diverso. Mi sono detto: e se organizzassi una lezione dedicata al linguaggio delle emoticon?”
LA SCUOLA DEVE PARLARE IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI - Infatti, secondo il prof Piergiovanni, la vera sfida della scuola di oggi è quella di sapersi adeguare agli strumenti informatici che già largamente i giovani utilizzano, ma che in classe non sono quasi mai utilizzati. Afferma, infatti, “Se vogliamo veramente che la scuola si rinnovi e che inizi a parlare il linguaggio dei giovani d’oggi, bisogna spiegare ai professori in che modo possano utilizzare questi nuovi strumenti didattici (podcast, wiki, blog, ecc.) e quali miglioramenti possano apportare all’apprendimento dei ragazzi”.
IL MIGLIORE, MA ANCHE PRECARIO - Ottime idee, premiate dalla Gelmini, ma nella realtà come è cambiata la vita del nostro prof dopo questo riconoscimento? L’anno scorso lavorava nella scuola media di Uggiate Trevano, a fine anno è stato “licenziato” ed è entrato nella famiglia dei tanti precari. Ora, ha dichiarato il prof in una intervista al Corriere “L'ufficio scolastico mi ha detto che mi assegnerà alcune ore aggiuntive per diffondere negli istituti della zona i programmi che ho messo a punto. Speriamo in bene”, ma intanto dagli Stai Uniti è arrivata una proposta interessante. La prestigiosa università di Yale gli ha offerto una collaborazione.
GLI USA LO VOGLIONO, MA RIMARRÀ IN ITALIA - Sostiene che non fuggirà negli Stati Uniti, rimarrà in Italia e svolgerà la collaborazione via internet, dichiara di non voler tagliare i ponti con l’Italia e dice: “Sarò uno stupido, ma io in questo lavoro, qui nel mio Paese, ci credo ancora” e continua dando la sua opinione sui motivi di questa strana situazione tutta italiana “Io una risposta in tasca non ce l'ho, ma di sicuro devono essere rivisti i metodi di reclutamento della classe insegnante e ne deve essere svecchiata l'età. L'informatica ha cambiato le nostre vite, non è più possibile ignorarlo quando ci si deve rivolgere ai "nativi digitali" che sono gli attuali studenti. Ma pare sia ancora difficile da noi fare passare un discorso del genere". E intanto proprio ieri la Gelmini ha reso note le nuove misure per il reclutamento degli insegnanti.
GELMINI: 6-7 ANNI PER ASSORBIRE IL PRECARIATO - Il problema, come la stessa Gelmini ha dichiarato, è che al momento "I posti vacanti sono pari a 20mila. Per 200mila persone il posto di lavoro non ci sarebbe" e ha aggiunto, però, che grazie ai prossimi pensionamenti, nell'arco di sei-sette anni il precariato verrà assorbito, dopodiché potranno essere assunti gli insegnanti formati con le nuove lauree il cui sistema di programmazione partirà dal 2011. Una soluzione attuabile nel lungo termine, quindi. E così, il prof dell'anno e molti altri bravi insegnanti dovranno "pazientare" ancora un po' per ottenere il posto.
Cristina Montini