
Sembra proprio che il ministro dell’Istruzione stia dalla parte degli studenti. Ieri, in occasione di una cerimonia svoltasi a Reggio Calabria per il conferimento della laurea honoris causa da parte dell’Università Mediterranea a Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte italiana, Maria Chiara Carrozza ha dispensato la sua “pillola di saggezza”: “Meno compiti e più musei”.
Questo l’appello del ministro agli insegnanti di tutta Italia.
L’INIZIATIVA DEL MINISTRO
- Un bel pomeriggio al museo al posto di una cavillosa versione di latino o greco o di pagine e pagine da studiare: agli studenti potrebbe sembrare un sogno, e invece si tratta della proposta del ministro dell’Istruzione che, rivolgendosi agli insegnanti, li ha esortati ad allentare la morsa dei compiti a casa e a rincarare, invece, la dose delle visite nei siti di cultura di cui il nostro Paese possiede un ricco patrimonio. Quale luogo migliore della città dei rinati Bronzi di Riace per un incoraggiamento simile? “Credo che patrimonio artistico e beni culturali siano fondamentali per il rilancio del nostro Paese ed è giusto che la scuola ne tragga beneficio fino in fondo, infatti ho detto agli insegnanti date un pochino meno compiti e mandateli nei musei, si può studiare nei musei”. Questa la dichiarazione del ministro.
VISITARE I MUSEI E’ IMPORTANTE
- Visitare i musei è molto importante, in quanto consente ai giovanissimi di approfondire le nozioni apprese in via del tutto teorica a scuola e di sviluppare un interesse vivo verso le discipline, oltre che una coscienza del valore inestimabile della cultura. Un’abitudine, questa, d’altra parte agevolata proprio per insegnanti e alunni: “C’è l’entrata gratuita per gli insegnanti e gli studenti possano andare nei musei per programmi didattici”- ha sottolineato la Carrozza. Infatti proprio il recente decreto “l’istruzione riparte” ha previsto una conciliazione di didattica, beni culturali e patrimonio artistico, nel tentativo di rilanciare queste che potrebbero essere le risorse prime del nostro Paese, e rischiano invece di essere relegate nel dimenticatoio delle cose inutili.
LEGGERE ROMANZI
- Il ministro dell'Istruzione già nello scorso mese di dicembre, in occasione di una manifestazione contro l'abuso di alcol da parte dei giovani, aveva dispensato ai professori il medesimo consiglio di alleggerire il peso dei compiti a casa, soprattutto di quelli per le vacanze. Dalle parole della Carrozza si è intuito che per il ministro la lettura di un buon libro, come un bel romanzo, può rappresentareper gli studenti, più di decine di pagine di compiti da svolgere, un'occasione preziosa per maturare una maggiore consapevolezza della cultura, oltre che essere anche un momento di evasione.
Margherita Paolini