
Capita, a volte, che una decisione scolastica possa scatenare una vera e propria battaglia legale a suon di ricorsi. Scrutini, ammissioni e bocciature non sempre seguono un percorso lineare, e quando tutto sembra già deciso, può succedere l’impensabile.
È quello che è accaduto in un liceo di Ancona, come racconta il 'Corriere Adriatico'.
Uno studente, prima promosso, si è visto improvvisamente negare l’ammissione alla Maturità. Una svolta sorprendente, ma non definitiva: i genitori hanno deciso di non abbassare la testa e hanno portato la questione davanti al Tar delle Marche.Promosso, poi bocciato: una decisione controversa
Siamo in un liceo di Ancora. Tutto inizia con una situazione di partenza già di per sé controversa. Nonostante le insufficienze in otto materie – tra cui italiano, fisica, matematica e storia della musica – lo studente viene inizialmente ammesso all’esame di Maturità, grazie alla decisione della prima riunione dei professori, tenutasi il 6 giugno. Sembrava tutto deciso: l’esame era in vista e, con esso, la fine del percorso liceale.
Ma la situazione cambia improvvisamente. La dirigente scolastica, appoggiata dalla maggioranza dei professori, decide di riconvocare lo scrutinio, annullando la precedente ammissione dello studente all’esame. Il motivo? Le insufficienze accumulate durante l’anno scolastico sono davvero troppe. La decisione arriva quindi come un fulmine a ciel sereno. Dalla promozione, si passa alla bocciatura.
Il ricorso al Tar
E subito è tensione. Di fronte a questa inversione di marcia da parte dell’istituto scolastico, i genitori del ragazzo decidono di ricorrere agli avvocati. La madre, dopo aver ottenuto l’accesso agli atti della scuola, scopre la riconvocazione d'urgenza dello scrutinio e, determinata a fare giustizia, presenta un ricorso al Tar Marche. Nel ricorso si chiede l'annullamento delle decisioni prese nello scrutinio bis e di tutti i provvedimenti successivi al 6 giugno.
Una mossa che alla fine ha dato i risultati sperati: il Tribunale, interpellato, si pronuncia a favore della famiglia, accogliendo l’istanza e permettendo al ragazzo di presentarsi agli esami di Maturità, in particolare alla sessione suppletiva di settembre. Lo studente si è diplomato.