Imma Ferzola
Autore
Danni occupazione scuola
Fonte: Open

La stagione delle occupazioni scolastiche sta (per ora) volgendo al termine chiude e negli istituti, in particolare in quelli di Roma, si inizia a tirare un bilancio dei danni lasciati dagli studenti una volta conclusae le proteste.

Impianti non funzionanti, estintori svuotati, sporcizia ovunque, aule vandalizzate sono solo alcune delle fattispecie con cui stanno facendo conto i dirigenti scolastici.

Secondo i dati raccolti dalla Città Metropolitana di Roma, nei cinque istituti censiti al momento la stima attuale dei danni supera i 140mila euro. Una cifra destinata ad aumentare man mano che arriveranno le valutazioni dalle restanti scuole.

Intanto, anche per gli alunni coinvolti nella agitazioni iniziano ad arrivare le prime sanzioni disciplinari. 

Indice

  1. Le situazioni più complesse 
  2. I danni agli impianti
  3. Gli altri istituti ancora in valutazione
  4. Le prime sanzioni disciplinari

Le situazioni più complesse 

Tra le situazioni più complesse c’è quella del Pacinotti-Archimede, che ha visto coinvolte tutte e tre le sue sedi. Le lezioni sono riprese solo in una sede. “Rimangono invece interdette le sedi di Vaglia e Pasquariello, a causa delle gravi criticità riscontrate in seguito ai danni subiti”, ha scritto la dirigente.

Durante l’occupazione, qui, sono stati svuotati 60 estintori, con la polvere che ha compromesso i filtri antincendio. A questo si devono aggiungere bagni intasati e danni a pareti e pavimenti, anche in aule appena ristrutturate.

Per riportare l’istituto alle condizioni iniziali si stima un costo minimo di 50 mila euro: 40 mila per gli estintori e 10 mila per l’impianto antincendio.

I danni agli impianti

Danni consistenti anche al liceo Virgilio, occupato dal 20 al 21 ottobre e liberato il 23. Nel giro di pochi giorni gli studenti, secondo quanto riporta 'Il Messaggero', hanno compromesso gli impianti antincendio e antintrusione, oltre alle relative centraline. Qui saranno necessari circa 60 mila euro per ripristinare tutto: 50 mila per il sistema antincendio e 10 mila per quello antintrusione.

All’Ipseoa Tor Carbone, la conta parla di 20 mila euro di danni: oltre ai due impianti principali, sono stati manomessi il sistema di illuminazione e i vetri dell’aula magna. All’Aristofane, invece, serviranno almeno 5 mila euro per intervenire su discendenti e avvolgibili, peraltro appena rinnovati.

Più ridotti i danni al Manara: circa 3 mila euro tra distributori, una cattedra e alcune porte rotte. E al Matteucci, dove risultano compromessi due estintori.

Un brutto risveglio per i presidi, visto che - come sottolinea sempre "Il Messaggero" - “I primi dati arrivati facevano ben sperare: all'Augusto, per esempio, gli studenti hanno fatto picchetti per proteggere la biblioteca che stiamo riqualificando”.

Gli altri istituti ancora in valutazione

Inoltre, non tutte le scuole hanno concluso la ricognizione. Al Mamiani, ad esempio, non è stata ancora definita una cifra, ma risultano danneggiati l’impianto di videosorveglianza, le porte antincendio e i pavimenti storici in marmo, sui quali sono stati svuotati tre estintori. “L’unica cosa certa, è che sono danni che ripagheranno gli occupanti", spiega la dirigente scolastica, "non è giusto che paghi tutta la comunità: faremo pagare la spesa eventuale agli studenti che sono stati riconosciuti da me o dagli altri insegnanti. Per loro è previsto anche l'abbassamento del voto di condotta e la mancata partecipazione ai viaggi di istruzione”.

Le prime sanzioni disciplinari

Nel frattempo, iniziano ad arrivare anche i provvedimenti disciplinari a carico degli studenti protagonisti delle occupazioni. Al Cavour, uno dei primi licei coinvolti, sono già stati individuati 20 alunni: dovranno svolgere 30 ore di attività all’interno della scuola per riqualificare gli spazi. “Abbiamo occupato a volto scoperto, ci siamo presi le nostre responsabilità" spiega uno dei manifestanti, "ma delle 60 persone che hanno occupato, solo 20 sono state individuate come responsabili dell'occupazione”.

Anche al Mamiani si va verso misure simili: riqualificazione degli spazi e lettura di libri le "pene" previste. A ruota, molto probabilmente, si accoderanno pure gli altri istituiti coinvolti dalla massiccia ondata di proteste andate in scena nelle ultime settimane.

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