Cristina Montini
di Cristina Montini
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Continuano le proteste studentesche. Manifestazioni e cortei mecoledì 5 e giovedì 6 dicembre. Gli studenti sceldono in piazza assieme ai lavoratori della Fiom. Chiedono maggiori investimenti nell'istruzione e nella ricerca e misure per uscire dalla crisi

Nuove manifestazioni studentesche oggi e domani. Gli studenti scendono di nuovo in piazza con mobilitazioni organizzate a livello regionale e con la richiesta, da parte della Rete degli studenti medi al Governo, di iniziare “realmente ad ascoltare le migliaia di studenti che chiedono cambiamento e soluzioni concrete per il loro futuro”.

LE PROTESTE REGIONE PER REGIONE - Secondo quanto riportato dall’AGI, oggi, mercoledì 5 dicembre, e domani, giovedì 6, gli studenti medi e universitari saranno nuovamente in protesta, questa volta affiancando i lavoratori della Fiom. Come già accennato, le manifestazioni sono organizzate a livello regionale e così suddivise nei due giorni:
- mercoledì 5 dicembre: Lombardia, Marche e Toscana
- giovedì 6 dicembre: Torino, Genova, Padova, Gorizia, Bologna, Pisa, Siena, Roma, Napoli, Bari, Cosenza e Catania
In particolare, a Roma si terranno quattro cortei: uno, quello della Fiom, partirà da piazza Bocca della verità, il secondo, degli studenti universitari, partirà da piazzale Aldo Moro, il terzo, degli studenti medi dell’UdS, da piazza della Repubblica e il quarto, di FdS, autorganizzati e scuole occupate che fanno riferimento all'assemblea cittadina, da piazzale Ostiense.

PERCHÉ SI ROTESTA? - Le motivazioni della protesta spiegate dal Coordinamento universitario Link e dall’Uds consistono nel voler “dimostrare come i sacrifici che vengono chiesti non siano l'unica soluzione possibile, ma come attraverso i saperi, liberi dagli interessi del mercato, sia possibile costruire e creare un cambiamento”. E, dunque, le richieste concrete degli studenti sono: maggiori investimenti per l’istruzione e la ricerca e un nuovo modello di sviluppo che permetta realmente di uscire dall’attuale crisi.

VOI CHE COSA NE PENSATE? - Generalmente, con l’arrivo delle vacanze natalizie, anche l’autunno caldo delle mobilitazioni tende ad andare in letargo, secondo voi anche questa volta sarà così? Pensate che questo periodo di contestazioni sia servito a migliorare la vostra condizione di studente e, soprattutto, ce n’era davvero bisogno? Diteci che cosa ne pensate lasciando un commento e raccontateci se anche voi avete preso parte a queste manifestazioni.

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Servono davvero queste proteste?

Cristina Montini

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