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di Cristina Montini
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17 novembre giornata internazionale studentesca

Scuola e università non vi soddisfano? Per provare a cambiare le cose gli studenti oggi 17 novembre hanno partecipato alla giornata internazionale studentesca: cortei e iniziative pubbliche nelle principali città italiane e in contemporanea con le proteste degli studenti oltre frontiera.

COME E' ANDATA LA GIORNATA - In un comunicato delle rete degli studenti medi si legge "Sono circa 200000 gli studenti che sono scesi nelle piazze per una straordinaria giornata di mobilitazione studentesca; [...] a Torino il corteo ha visto la partecipazione di 30000 studenti tra medi e universitari, Roma 20000 a migliaia Milano a Bologna 2000, Parma 3000, Ferrara 2000, Firenze, 5000 a L'Aquila, 2000 ad Ancona, 3000 a Napoli, 3000 a Palermo 7000 Trapani 1000, Caltanissetta 1000 Rosolini 500, Bari 2000, Grosseto 500, San Benedetto con 500, Lecce 1000 Fano 1000 Barletta 3000".

UNIONE DEGLI STUDENTI - Il rappresentante dell'UDS, Stefano Vitale, intervistato da Skuola.net, afferma che "la partecipazione è stata ai livelli dell'8 Ottobre, con il corteo di Roma che ha coinvolto 20.000 persone ed è riuscito ad arrivare fino a Montecitorio". Per il 27 Novembre sono previste nuove manifestazioni insieme ai sindacit.

GELMINI: VECCHI SLOGAN - Dalla Gelmini invece la seguente dichiarazione: "Bisogna avere il coraggio di cambiare. E’ indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. E’ necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola. La protesta di oggi però mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento".

PERCHÉ SI PROTESTA - Rete della Conoscenza, il network che riunisce le sigle studentesche UdS e Link, sta organizzando cortei e mobilitazioni in tutta Italia il cui motto sarà: “Stanno rubando il nostro futuro”. La motivazione fondamentale della protesa infatti è la necessità di difendere i diritti e la democrazia che, come si legge nel comunicato stampa della Rete della Conoscenza “passa anche e soprattutto dal sapere e dalla cultura. Per questo, chiediamo un sistema di formazione e istruzione che possa essere di qualità e accessibile da tutti e tutte, prioritariamente da chi si torva in condizioni economiche svantaggiate”.

PERCHÉ IL 17 NOVEMBRE – Il 17 novembre è la data che riunisce simbolicamente tutti gli studenti che lottano per difendere il diritto allo studio. Questa data, infatti, ricorda l’occupazione nazista del 1939 in cui morirono 9 studenti all’Università di Praga e i loro insegnanti; nella stessa data del 1973 un carro armato distrusse il politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare; e, ancora, ricorda l’inizio, in Cecoslovacchia, della rivolta contro il regime nel 1989.

PERCHÉ PARTECIPARE
– Accanto agli studenti ci saranno anche molte personalità del mondo della cultura e dell’arte. Per citarne solo alcuni: Erri de Luca (Scrittore), Toni Servillo (Attore), Ascanio Celestini (Artista), Caparezza (Musicista), Andrea Rivera (Artista). Ma nel corso di questo “autunno caldo” ci si è chiesti più volte che senso abbia manifestare e se questo poi serva effettivamente a qualcosa. La scelta è ovviamente personale, quello che veramente è importante è la consapevolezza con cui si partecipa, non per perdere tempo ma perché si è convinti di voler far sentire le proprie ragioni senza rimanere a guardare passivi qualcun altro prendere decisioni con le quali non siamo d’accordo. Per questo è necessario informarsi.

PERCHÉ CONTINUARE LA PROTESTA - La Rete degli Studenti informa che comunque le mobilitazioni non termineranno con la giornata del 17: "La giornata di domani però, non segnerà la conclusione del movimento, anzi, nelle prossime settimane partiranno le occupazioni, le cogestioni e le autogestioni anche in altre regioni e città, fino ad arrivare alla data del 27 novembre, manifestazione nazionale della Cgil, in cui gli studenti scenderanno ancora una volta in piazza a fianco dei lavoratori" per chiedere fondi per la scuola pubblica, una nuova didattica, più democrazia e partecipazione nelle scuole.

PERCHÉ UNO SCIOPERO - Ma molti si chiedono se manifestazioni, cortei e scioperi siano effettivamente lo strumento giusto ed efficace con cui gli studenti possono riuscire a far valere il proprio diritto allo studio. Ed è così che è nata la discussione sul forum Gli scioperi degli studenti hanno un significato? Una discussione che vede una grande partecipazione e in cui i ragazzi esprimono le loro opinioni, anche contrastanti, ma dando vita ad un confronto civile e interessante. Dimostrando che se si vuole costruire qualcosa, è dal confronto che nascono le idee migliori e non dallo scontro.

- Elenco completo di tutti i cortei studenteschi organizzati
- Appello degli studenti sostenuto dagli intellettuali
- Appello studentesco internazionale degli studenti italiani e francesi

Che significato ha per te manifestare? Partecipa alla discussione.

Cristina Montini