
Dilaga la protesta nelle scuole italiane: sono centinaia le scuole occupate in tutto il paese. Le intenzioni degli studenti erano chiare già da tempo. Secondo una ricerca di Skuola.net su 2mila studenti delle superiori, infatti, più di 1 su 2 ha dichiarato di essere ad occupare la propria scuola, sfidando i professori, i dirigenti scolastici e anche le leggi. Ciò che li porta a questa forma estrema di protesta sono i problemi del sistema istruzione italiano: diritto allo studio, tagli all’istruzione, edilizia scolastica e via dicendo sono perciò gli argomenti alla base della maggior parte delle occupazioni. Lo afferma ben il 54% degli intervistati. Ma c'è chi invece protesta per problemi specifici riguardanti la propria scuola, circa 1 su 3. Ecco quindi una mappa delle scuole occupate nei maggiori centri italiani stilata da Skuola.net.
SCUOLE OCCUPATE ROMA
Sono circa 50, secondo l’Unione degli studenti, le scuole già occupate a Roma e provincia. E le mobilitazioni vanno avanti, tra proposte costruttive e polemiche. A fare da apripista, quest’anno, l'istituto Arangio Ruiz e l’Istituto Montessori in cui i ragazzi hanno speso il loro tempo per sistemare i locali della scuola, dalla pittura delle pareti alla pulizia dei bagni. Ma non sono mancate neanche le tensioni come il caso del ragazzo di 18 anni aggredito davanti all’ingresso dello storico liceo Tasso da un gruppo di esterni, riconosciuti come di estrema destra. Tra i nomi degli istituti occupati anche il Virgilio, il liceo scientifico Cavour e il Giulio Cesare in Centro, in periferia il liceo scientifico Amaldi, l’Aristofane, il Nomentano, il Pacinotti e l’Archimede. Occupati anche il Kant, il Benedetto Da Norcia e il Francesco D'assisi, l'Argan e l'istituto tecnico Salvemini, il tecnico industriale Von Neumann, l'alberghiero Vespucci e un professionale a Frascati.
SCUOLE OCCUPATE NAPOLI
Decine di scuole occupate anche nel capoluogo partenopeo dove i ragazzi hanno preso possesso dell'Istituto superiore liceale "Margherita di Savoia", degli istituti superiori "R. Livatino", "D'Este-Caracciolo" e "Sannino", del liceo "Calamandrei", l'istituto professionale "Giustino Fortunato", gli istituti tecnici "Della Porta", "Marie Curie", "Giordani-Striano", "Archimede", "Galiani" e il liceo "Mazzini". Questi ultimi due istituti sono saliti tristemente alla ribalta della cronaca per danni da 200mila euro, al Galiani, e un furto di 13 pc al Mazzini. Tensioni anche al Vico e all'istituto Flacco.
SCUOLE OCCUPATE PALERMO
Maxi occupazione al Basile di Brancaccio, dove i ragazzi si sono barricati dentro per 15 giorni, a cui purtroppo è seguita una raccolta di fondi per ricomprare gli arredi distrutti durante la mobilitazione. Occupato nei giorni scorsi anche il liceo Duca degli Abruzzi e gli istituti del Cannizzaro, del Garibaldi, del Finocchiaro Aprile e del Benedetto Croce, oltre al Parlatore e l’alberghiero Piazza.
SCUOLE OCCUPATE BARI
Si allunga la scia degli istituti pugliesi caduti nelle mani degli studenti: dal liceo artistico De Nittis-Pascali al tecnico Marconi dai professionali «Santarella» e Bianchi Dottula all’istituto Fiore di Modugno. Già occupati Socrate e Marco Polo.
L'occupazione è una protesta condivisa e contestata allo stesso tempo e dagli stessi studenti. Quest'anno, di nuovo, c'è il foto racconto che, tramite social, riporta tutto quel che accade nei corridoi di un istituto occupato.
Guarda il video diffuso in rete da alcuni studenti
SCUOLE OCCUPATE FIRENZE
A Firenze la protesta è partita con un mese e mezzo di anticipo sul resto d’Italia. Gli studenti hanno infatti dato il via alle occupazioni già dai primi giorni di ottobre quando, nella città di Renzi, venne preso dagli studenti il liceo artistico Alberti. E non era il solo. Anche il liceo Capponi, il liceo classico Michelangelo, il classico Galileo e lo scientifico Da Vinci che ha optato per l’autogestione.