Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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oggi migliaia di studenti hanno protestato in tantissime città italiane

#Changetheway. Questo è il motto di chi oggi ha manifestato contro la Legge di stabilità e i tagli che tolgono prospettive ai giovani. I ragazzi chiedono più investimenti sulla scuola e l’università e la difesa del diritto allo studio.

Le associazioni studentesche hanno dato appuntamento stamattina nelle maggiori piazze italiane per far sentire la loro voce e anche Skuola.net ha voluto essere presente per raccogliere le opinioni dei partecipanti. Il futuro precario è ciò che preoccupa di più gli studenti che a Torino, Bologna e Napoli hanno forzato i cordoni delle forze dell’ordine dando luogo a scontri. A Roma i manifestanti hanno dovuto rinunciare di arrivare fino al palazzo del Senato, ed il corteo è stato scortato dalla polizia fino al Campidoglio dopo alcuni attimi di tensione.

ROMA, ATTIMI DI TENSIONE - Il corteo è partito da Piazza della Repubblica, dove gli studenti si sono riuniti verso le 9.00 nonostante le nuvole e la minaccia di pioggia. La manifestazione si è svolta pacificamente e i rappresentanti degli studenti hanno spiegato ai microfoni di Skuola.net le motivazioni della protesta, tra cui i continui tagli che indeboliscono l’istruzione e condannano i giovani al precariato e gli insufficienti investimenti sulla scuola. È la Legge di stabilità il nemico numero 1 della piazza, ma anche il caro trasporti è stato protagonista della protesta, con il flash mob "Non paghiamo il biglietto” alla stazione metro Cavour. Nonostante la pioggia ormai battente, gli studenti hanno continuato a muoversi fino a Palazzo Madama, sede del Senato. Tuttavia le forze dell’ordine hanno deviato il percorso intorno a largo di Torre Argentina e non hanno permesso loro di andare oltre. Dopo alcuni attimi di tensione e il lancio di fumogeni, il corteo ha dovuto arretrare ed è stato “scortato” fino a sotto il Campidoglio, dove si è sciolto.

roma flash mob

TAFFERUGLI A TORINO - Attimi di tensione si sono registrati anche nel resto d’Italia. A Torino più di mille studenti si sono dati appuntamento ad Arbarello per poi riversarsi nelle strade della città. Una citazione di De Andrè, “Verremo alle vostre porte e grideremo ancora più forte” è stata il loro grido di battaglia. Tutto tranquillo fin quando i ragazzi non si sono ritrovati davanti all’Unicredit all’angolo tra corso Galileo Ferraris e corso Vittorio Emanuele. Proprio qui sono iniziati i primi tafferugli con la polizia risolti poco più tardi senza danni, né feriti.

A BOLOGNA CARICHE DELLA POLIZIA - Più pesanti gli scontri di Bologna. Qui gli studenti si sono recati alla sede della Provincia tentando l’accesso al palazzo. Dapprima hanno cercato di sfondare il portone prendendolo a calci e, quando sono stati bloccati, hanno tentato l’accesso nella sede dell’amministrazione provinciale. A questo punto la polizia ha effettuato una carica abbastanza lunga che ha causato non pochi feriti tra i manifestanti.

LA POLIZIA DENTRO L’UNIVERSITÀ A NAPOLI - Napoli è stato il vero fulcro della tensione dovuta alla protesta. Davanti il palazzo dell’assessorato regionale dell’Ambiente gli studenti hanno iniziato a lanciare sassi ed uova al grido di “Chi ha inquinato deve pagare”, facendo riferimento ai fatti che negli ultimi giorni hanno portato alla luce quello che avviene nella Terra dei Fuochi. Una bomba carta è partita dai manifestanti andando a sfondare il vero dell’edificio. A questo punto è partita la carica della polizia che ha causato quale ferito tra i ragazzi. Ma su Twitter arrivano i racconti di chi dice che la polizia non si è fermata a questo. Infatti, dai tweet sembrerebbe che le forze dell’ordine abbiano proseguito con le cariche fin dentro la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II documentando i fatti con foto e video.

cariche a Napoli

Serena Rosticci e Carla Ardizzone