
Il Miur invia la circolare per le adozioni dei libri di testo: nessun obbligo di adozione e via libera alla possibilità per le scuole di creare materiale fai da te, come dispense e e-book. Se corrisponderà alle linee guida che usciranno entro la fine dell'anno scolastico, lo stesso Ministero metterà queste risorse poi a disposizione di tutte le scuole di Italia.
Questa iniziativa del Miur ha il fine di alleviare le spese che ogni anno le famiglie devono sostenere perché i ragazzi frequentino la scuola e abbiano i propri libri su cui studiare: per questo si favoriranno i supporti digitali e sono previste riduzioni sui tetti di spesa. E chissà che non sia stata l'iniziativa del preside Salvatore Giuliano a spingere la svolta in questa direzione: già da tempo con Book in Progress aveva infatti creato una vera e propria casa editrice di e-book grazie alla sua rete di scuole, per abbattere il caro-libri. Ma Giorgio Palumbo, Presidente del gruppo educativo AIE avverte: non è tutto così facile.DISPENSE E E-BOOK: SCUOLE LIBERE DAL CARO-LIBRI - I collegi dei docenti potranno scegliere liberamente i libri da adottare o, se preferiscono, strumenti alternativi: vale a dire e-book e dispense. Purché, ovviamente coerenti con i limiti di spesa e con i programmi in vigore. Il Miur annuncia poi che i contenuti auto-prodotti dalle scuole saranno acquisiti e resi disponibili a tutte le scuole: unico limite seguire le linee guide rese note entro la fine dell’anno scolastico in corso fornite dal Ministero dell’Istruzione.
PIU' DIGITALE - Il Miur spinge per l'inserimento sempre più massiccio di libri in formato misto e totalmente digitale. Sono previste riduzioni dei tetti di spesa per le classi iniziali della scuole medie e superiori e e per le terze superiori: del 10% se tutti i libri sono di nuova adozione in formato misto, e del 30% se sono tutti digitali.
IL PRESIDE-HACKER CHE HA SFIDATO IL SISTEMA... - Si chiama Book in Progress l'idea di Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’Itis Majorana di Brindisi, che è riuscito a mettere al lavoro centinaia di prof su altrettanti e-book e materiali didattici alternativi ai costosi libri di testo: "Questa circolare rappresenta una importante svolta, perché ha preso atto di ciò che da tempo fanno le scuole" - commenta Salvatore Giuliano -" e non solo va contro il caro libri, ma anche verso la diffusione del digitale e l'innovazione della didattica". Oggi Book in Progress ha messo in moto una vera e propria rete di scuole in tutta Italia, che producono e scambiano materiale didattico a prezzi contenuti:"Basti pensare che per la dotazione annuale di un ragazzo le famiglie spendono, in questo modo, circa 50 euro contro i 350 e più che servono per comprare i libri tradizionali".
...E I LIMITI DEL DIGITALE - Giorgio Palumbo, presidente del Gruppo Educativo di AIE, Associazione Italiana Editori, sostiene che il principio che è alla base delle decisioni sui libri di testo sia esclusivamente quello del risparmio, il quale tuttavia "non considera il ruolo dell'editore e la dimensione accidentale delle produzioni alternative. O ad esempio la necessità di strumenti didattici dedicati alle categorie di studenti svantaggiati, per le quali sono necessarie competenze specializzate - dichiara Palumbo. Invece, sull'utilizzo degli strumenti digitali a scuola, tra cui gli e-book, sostiene che "già dal 2008 gli editori si sono mossi verso il digitale, ma i tentativi si scontrano su una classe di insegnanti non formata, su una fiscalità penalizzante, sulla mancanza di un regolamento sui diritti di autore. Senza parlare dei problemi legati al suo supporto e alla mancanza infrastrutture scolastiche adeguate."
Carla Ardizzone