Cristina.M
di Cristina Montini
Immagine autore
2' di lettura 2' di lettura
disoccupazione giovanile

Per i giovani in cerca di occupazione la soluzione è spostarsi al Nord o scegliere l’apprendistato. Altrimenti niente posto di lavoro fino a 35 anni o forse più. L’Italia, infatti, ha raggiunto il record negativo per la disoccupazione giovanile in Europa, lo dice Confindustria.

ITALIA RECORD NEGATIVO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE - Quasi il 30% dei ragazzi con meno di 24 anni non riesce a trovare lavoro in Italia! E sale fino a 1.138.000 il numero dei giovani al di sotto dei 35 anni che ancora è alla ricerca di un impiego.

POCHE SPERANZE PER I GIOVANI AL SUD, MEGLIO IN TRENTINO -I dati di Confindustria mostrano anche che i giovani che stanno peggio sono quelli del Mezzogiorno con la Sicilia in testa per il maggio numero di disoccupati under 35, seguita da Campania, Basilicata, Sardegna, Calabria e Puglia. Il Trentino Alto Adige, invece, la regione in cui i giovani hanno più speranze di trovare un lavoro prima di divertar vecchi.

MANCA MANODOPERA - Eppure molte aziende si lamentano che non riescono a trovare manodopera qualificata (Sbocchi lavorativi per diplomati). Questo perché, secondo la Confartigianato, i ragazzi continuano a preferire i licei agli istituti professionali.

SOLUZIONE: L'APPRENDISTATO - Ma una soluzione sembra esserci, l’apprendistato. Questo tipo di contratto può facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro ai ragazzi che vogliono imparare un mestiere e lo stesso Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha così commentato: “Il contratto di apprendistato permetterà infatti l’acquisizione di una qualifica professionale triennale per i giovani valorizzando l’apprendimento sui luoghi di lavoro. In questo modo abbiamo risposto all’emergenza disoccupazione realizzando un’integrazione sempre più stretta tra istruzione e mondo del lavoro. Soprattutto questa integrazione sarà realizzata, per la prima volta in Italia, dagli Istituti tecnici superiori che partiranno a settembre. Gli Its forniranno infatti ai giovani competenze specifiche e una preparazione adeguata alle reali e attuali esigenze del mondo del lavoro”. (Nuovi ITS)

C. M.