
Quasi il 20% degli studenti ha assistito ad atti di bullismo a scuola, mentre più del 10% è stato testimone di atti di grave prepotenza da parte di docenti e dirigenti scolastici nei confronti dei compagni. E tra le classi non mancano neanche episodi discriminazione e di piccola criminalità. Questi sono alcuni dati che emergono dal Rapporto Giovani 2016 che è realizzato dall’Istituto Toniolo di Milano con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo, che intervistato 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni.
SPACCIO, FURTO E BULLISMO TRA I BANCHI DI SCUOLA - Il Focus scuola del Toniolo evidenzia che sono soprattutto i residenti nel Centro Italia (14,5%) o nel Nord-Ovest (14,4%) ad avere assistito ad episodi di spaccio. Oltre il 7,4% ha assistito frequentemente ad atti di furto (e solo il 48,6% mai), anche in questo caso con una prevalenza dei giovani che vivono nel Nord-Ovest (8,7%) e nel Centro (7,5%). Per quanto riguarda il bullismo, emerge che il 19,4 % dei giovani, con una prevalenza dei maschi (20,4%) rispetto alle femmine (18,3%) ha dichiarato di avervi assistito frequentemente, mentre solo il 35,5% ha risposto "mai".
NEI TECNICI E PROFESSIONALI LA SITUAZIONE PEGGIORE - I giovani che hanno studiato negli istituti professionali e nei tecnici hanno dichiarato nel 26,3% dei casi di avere assistito a gravi atti di prepotenza tra alunni, negli studenti che hanno frequentato altri indirizzi questa percentuale scende al 19,3% per arrivare al 16,1% nei licei.
Non vi è invece una grande distanza tra le zone del paese anche se i giovani che dichiarano maggiormente di avere assistito ad atti di grave prepotenza sono quelli del Sud e delle Isole (20,3%), mentre all’ultimo posto si collocano i giovani del Nord-Est con il 17,6%.
Diciamo basta al bullismo: guarda il video
LA PREPOTENZA DEGLI ADULTI - I giovani però dichiarano anche, nel 10,3% dei casi, di aver assistito frequentemente ad atti di grave prepotenza da parte di docenti o dirigenti nei confronti degli alunni e solo il 52,4% dichiara di non avervi assistito mai. La percentuale delle donne che ha risposto "frequentemente" (11,0%) è in questo caso superiore a quella dei maschi (9,7%). Anche in questo caso sono maggiormente i giovani che hanno frequentato i percorsi di istruzione e formazione professionale (12,3%) ad affermare di aver assistito spesso ad atti di prepotenza di docenti o dirigenti, seguono poi i liceali (10,6%) e gli studenti dei tecnici (8,5%).
Più della grave prepotenza, però, secondo i giovani, è presente nella scuola la discriminazione. Il 23,6% dei giovani (il 25% delle femmine e il 22,1% dei maschi) ha dichiarato di aver assistito ad atti di discriminazione tra gli alunni; il 15,7% (il 16,6% delle femmine e il 14,8% dei maschi) inoltre, ha assistito con frequenza a comportamenti discriminatori da parte dei docenti e dei dirigenti.
NON SOLO VIOLENZA A SCUOLA - “Nel contesto scolastico – spiega PierPaolo Triani, docente di scienze della formazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore e uno dei curatori del Rapporto Giovani - non mancano, come in ogni ambiente sociale, le difficoltà e le criticità. Accanto all’attenzione si può trovare il disinteresse, al rispetto la prepotenza, al dialogo la chiusura alle ragioni dell’altro, all’osservanza delle regole il tentativo di eluderle, alla collaborazione l’imposizione. Sebbene, fortunatamente, prevalgano gli aspetti positivi, i racconti quotidiani degli alunni e degli insegnanti e gli studi di settore ci parlano di difficoltà relazionali a scuola che possono trasformarsi e assumere anche caratteri di forte gravità. La scuola è considerata dagli studenti italiani un luogo positivo di socializzazione e per costruire solidi rapporti. Per questo motivo su questo tema erroneamente definito come bullismo occorre evitare indebite generalizzazioni”.

Andrea Carlino