
Oltre 52mila domande pervenute entro l’ora di pranzo di ieri. In poche ore sono state inserite più richieste di iscrizione di quante ne sono arrivate nell’intera giornata di apertura, il 21 gennaio scorso.
La corsa alle iscrizioni non si ferma e il Ministero dell’Istruzione smette di cantare vittoria rischiando il collasso dei server. Lombardia, Piemonte, Lazio e Veneto le Regioni più colpite dalla psicosi da iscrizione. Dal rientro da Auschwitz arriva l’invito del ministro Profumo alle famiglie a procedere con calma.CHI PRIMO ARRIVA, MEGLIO ALLOGGIA? FALSO – Di ritorno dal suo viaggio della Memoria il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, tenta di tranquillizzare e placare le famiglie che sembrano essere state contagiate da una vera e propria psicosi delle iscrizioni: “Il sistema sta funzionando bene. Ma in questi giorni c'è stata una fretta che non ha motivazione perché, non è che chi primo arriva meglio alloggia. Nei prossimi giorni sono certo che il numero di persone che vorranno accedere sarà più regolare, senza picchi e quindi la situazione si normalizzerà”.
DECIDE IL CONSIGLIO D’ISTITUTO – “Chi prima arriva, meglio alloggia”. Proprio questa frase del ministro sembra spiegare il perché molti ragazzi abbiano inserito il più in fretta possibile la loro iscrizione sul sito www.iscrizioni.istruzione.it, nonostante ci sia tempo fino al prossimo 28 febbraio per poterlo fare. A quanto pare sembra essersi diffusa tra le famiglie di tutti quegli studenti che l’anno prossimo frequenteranno una classe prima, che sia elementare, media o superiore, la falsa credenza che la scuola prescelta non possa rifiutare le iscrizioni pervenute per prime. In realtà, le cose stanno diversamente. I motivi per il rifiuto dell'iscrizione sono stabiliti dal Consiglio di Istituto, e possono essere, ad esempio, la vicinanza dalla sede scolastica oppure la presenza o meno di un fratello già iscritto nella stessa scuola. Insomma, tutto tranne l’ordine di arrivo delle domande.
FEDERCONSUMATORI: “CHIEDIAMO UNA PROROGA”– Proprio questa psicosi da iscrizione sta facendo rischiare il collasso dei server di Viale Trastevere generando non pochi problemi dovuti all’intenso traffico. Infatti, non sono poche le persone che lamentano di non aver potuto inserire la propria domanda d’iscrizione tanto da spingere la Federconsumatori a scrivere una nota di protesta: “La grande affluenza, perfettamente prevedibile, ha di nuovo mandato in tilt i server del ministero dell'Istruzione. Diverse le segnalazioni di disagi arrivate alla Federconsumatori. Se i disagi registrati ieri dovessero continuare, molte famiglie potrebbero non riuscire ad effettuare l'iscrizione entro il termine previsto. È necessario, quindi, che il ministero preveda una proroga per prevenire episodi di sovraffollamento”.
RAFFORZARE IL SERVIZIO - La preoccupazione di Federconsumatori ha le sue basi. Infatti, a doversi iscrivere sono circa 1,7 milioni di studenti e i giorni disponibili per poterlo fare sono 39. Questo significa che, facendo un rapido conto e disponendo in maniera regolare il numero di domande nei diversi giorni, il sistema dovrebbe consentire almeno l’inserimento di circa 44mila iscrizioni giornaliere. Inoltre, non è difficile pensare che, nei giorni vicini all’ultima data disponibile per potersi iscrivere, ci sia un numero maggiore di accessi e di rispettivi inserimenti che potrebbero superare circa le 50mila visite. E se solo i numeri dei primi due giorni hanno provocato diversi errori dovuti all’eccessivo traffico, forse il Miur dovrebbe davvero provvedere a rafforzare e migliorare il servizio.
Serena Rosticci