
Il viaggio d’istituto a Napoli, per le terze classi dell’istituto Einaudi di Ferrara, si è trasformato in un caso destinato a far discutere. Le adesioni sono state talmente alte da superare qualunque previsione e da rendere impossibile, per ragioni logistiche ed economiche, la partenza di un gruppo unico.
Da qui la decisione della scuola di suddividere gli studenti in due viaggi distinti e di stabilire criteri selettivi per individuare chi partirà a febbraio. La dirigente scolastica parla apertamente di una scelta resa inevitabile da vincoli di sicurezza, di budget e dai limiti previsti dal codice degli appalti. Ma chiarisce che nessuno verrà escluso dall’esperienza.
Il punto, ha spiegato la preside a ‘Il Resto del Carlino’, è stabilire chi viaggerà dal 9 all’11 febbraio e chi invece prenderà parte al secondo turno, programmato in un periodo successivo.
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Perché la scuola ha fissato il criterio della media del 7
Il fulcro della decisione nasce dal numero straordinario di richieste arrivate a ottobre: “Avevano aderito 160 studenti, a fronte di precedenti anni in cui l’adesione era sempre stata molto più limitata, 50-60 studenti. L’istituto non poteva prevederlo”, ha spiegato la dirigente.
Tale afflusso ha, così, messo in difficoltà la scuola e ha imposto una riflessione immediata. “Il primo motivo è proprio l’impossibilità delle agenzie di trovare un mezzo di trasporto e l’alloggio per 160 studenti e accompagnatori. E per motivi di sicurezza”, ha aggiunto la preside.
Il viaggio ‘spezzato’: due gruppi da 80 studenti
Accanto ai problemi organizzativi, la scuola si è vista inoltre costretta a dover rimanere entro il tetto ministeriale dei 140mila euro, possibile solo affidando l’appalto diretto. Altrimenti si sarebbe dovuto procedere con una gara pubblica, a detta della scuola ingestibile giunti a questo punto dell'anno.
La soluzione individuata è stata, perciò, quella di dividere gli studenti in due gruppi. “Si tratta di un viaggio d’istituto e non di una singola classe. Il consiglio d’istituto ha quindi pensato di ‘spezzare’ il gruppo dei 160 studenti”, ha spiegato la docente.
Il piano prevede 80 studenti in partenza dal 9 all’11 febbraio e altri 80 in un secondo viaggio con date ancora da definire, “forse a maggio”. L’obiettivo, sottolinea la preside, è evitare esclusioni: “Così non si lede il diritto di nessuno a partecipare all’attività a Napoli”.
Come sono stati scelti gli studenti del primo turno
Per stabilire chi parteciperà al viaggio di febbraio sono stati pensati dei “criteri oggettivi”. Che, però, hanno generato polemiche. “Si sono introdotti i criteri del voto di comportamento non inferiore a 8 e della media scolastica maggiore o uguale a 7, senza note sul registro, che valgono solo però per l’uscita a Napoli del 9-11 febbraio”, chiarisce la dirigente.
Un’impostazione che ha generato dubbi tra alcune famiglie, convinte che il nuovo sistema potesse tradursi in un’esclusione definitiva.
La precisazione della dirigente: nessuno resta fuori
La dirigente riconosce un possibile fraintendimento iniziale: “Forse per un errore di comunicazione alcuni genitori e studenti hanno richiesto delucidazioni, pensando di non aver la possibilità di andare in gita”.
Ma la posizione della scuola è ben altra: “Non c’è nessuna intenzione di ‘escludere’ studenti dal viaggio di istituto, semplicemente capire quale gruppo sia destinatario del viaggio di febbraio e chi del viaggio futuro”.
L’istituto, intanto, è già al lavoro per completare l’organizzazione della seconda partenza.