Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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Niente scuola, si studia a casa

Studiare a casa si può. La legge italiana prevede che i ragazzi possano farsi una cultura anche studiando a casa. Vi siete mai chiesti come sarebbe bello non avere l’ansia della campanella, o quella del prof che cambia ogni due ore, magari con la preoccupazione dell’interrogazione imminente? Per gli “studenti casalinghi” c’è la possibilità di imparare e di accedere al diploma, anche non andando con lo zaino a scuola. In molti credono che questo “sistema alternativo” sia dannoso per i problemi di socializzazione dei ragazzi. Ma vediamo di cosa si tratta, grazie all'articolo di approfondimento fatto da Linkiesta.it

HOMESCHOOLING, L’ALTERNATIVA AI BANCHI – Esiste un modo diverso di fare scuola, che non è tra i banchi, si chiama homeschooling. Si tratta di un metodo che si svolge dentro casa, con i propri genitori come insegnanti: insomma una “insegnamento parentale”. A raccontare questo modo "non tradizionale" di apprendere è un articolo di Linkiesta.it, che in un intervista ha chiesto all’ex l’insegnante Erika di Martino qualche informazione in più su questo modo di insegnare. A chi sostiene che l’homeschooling favorisca l’isolamento dentro casa, Erika di Martino risponde «l’homeschooler ha a disposizione tutto il mondo. Non è come lo studente tradizionale, che trascorre le giornate chiuso in una stanza a imparare nozioni con l’ansia del voto e che ha, come centro, solo la scuola. L’homeschooler apprende in modo naturale». Inoltre sui programmi dice « -il sistema- riprende i programmi ministeriali - talvolta anche con gli stessi libri -, li personalizza e li adatta ai ritmi e alle propensioni del bambino»

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LO STUDENTE AL CENTRO DELL'INSEGNAMENTO – Il sistema forse è poco tradizionale, ma in molti, soprattutto tra i ragazzi non vedrebbero l’ora di provarlo. Questo modo di apprendere non è costoso come si crede, ed è a misura di studente, con ritmi e tempi adattati a lui «homeschooling non è una cosa da ricchi: noi ci organizziamo, andiamo ai musei quando ci sono gli sconti». Il sistema inoltre si ispira a dei concetti base di due metodi di insegnamento: quello steineriano e quello Montessori, entrambi legati all’idea di di mettere al centro dell’educazione lo studente, e cercare di favorire la sua felicità nell’apprendimento.

STUDIARE A CASA: SI PUO’ – Ragazzi, studiare a casa si può, la legge italiana in merito è chiara, infatti ad essere obbligatoria non è la scuola, ma l’istruzione (come recitano gli articolo 30 e 33 della Costituzione Italiana), però «perché si possa continuare l’educazione parentale i genitori devono fornire una dichiarazione annuale in cui dimostrino di avere le adeguate disponibilità economiche e formative per educare il figlio». Gli studenti casalinghi inoltre possono anche prendere il diploma, per conseguire la licenza liceale gli schooler possono accedere all’esame come privatisti, ma se non vogliono andare all’università, per loro, non è obbligatoria sostenere la maturità. Beati loro, una preoccupazione in meno.

Carmine Zaccaro

Data pubblicazione 23 Giugno 2015, Ore 13:58
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