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Professore in aula

Il Ministro Valditara ha annunciato uno stanziamento di 267 milioni di euro per l’anno scolastico 2024/2025 per rafforzare le figure dei docenti tutor e orientatori nelle Scuole secondarie di II grado, con l’obiettivo di creare percorsi educativi personalizzati e offrire supporto concreto agli studenti.

Indice

  1. Cosa fanno i tutor e gli orientatori?
  2. Quanto guadagnano i docenti coinvolti?
  3. Un investimento strategico per il futuro

Cosa fanno i tutor e gli orientatori?

I docenti tutor collaborano con i colleghi della classe per personalizzare i percorsi di apprendimento.

Il loro compito è duplice: aiutare gli studenti in difficoltà e valorizzare chi mostra particolari talenti. Gli orientatori, invece, supportano i ragazzi nel prendere decisioni consapevoli per il loro futuro scolastico e lavorativo, basandosi su potenzialità e aspirazioni individuali.

“I tutor e gli orientatori, che ho voluto fin dal mio insediamento, sono un tassello fondamentale di un sistema capace di valorizzare i talenti di tutti gli studenti. Con il decreto firmato oggi – ha dichiarato il Ministro – proseguiamo nella costruzione di una scuola sempre più a misura di ogni singolo alunno”.

Quanto guadagnano i docenti coinvolti?

Il compenso per gli orientatori è fissato a 1.500 euro lordi all’anno, mentre i tutor possono guadagnare da 1.589,68 a 2.725,16 euro lordi. A questa somma si aggiunge una componente variabile, legata alle ore aggiuntive per il supporto agli studenti con fragilità. Questa componente variabile, calcolata sulle risorse del Programma Operativo Complementare (POC) “Per la scuola” 2014-2020, può portare il compenso totale fino a circa 5.000 euro.

Un investimento strategico per il futuro

L’istituzione dei docenti tutor e orientatori è una misura che, secondo Valditara, punta a offrire a tutti gli studenti pari opportunità per perseguire i propri obiettivi: “L'istituzione della figura del docente tutor e del docente orientatore non è una scelta simbolica, ma un investimento strategico per il Paese, per non lasciare indietro nessuno, superare diseguaglianze sociali e territoriali e consentire a ogni giovane di potersi realizzare”, ha affermato numero uno di Viale Trastevere.