3' di lettura 3' di lettura
Docente si veste da gallina per protestare contro le classi pollaioPer protestare contro il sovraffollamento delle aule nelle scuole italiane, una docente ha deciso di travestirsi da gallina. Il riferimento è chiaramente quello delle cosiddette "classi pollaio".

Fonte foto: Tribuna del Treviso

La vicenda risale a domenica 9 luglio ed è andata in scena nel trevigiano.

A riportare la notizia è infatti proprio ‘La Tribuna del Treviso’.

La docente vestita da gallina: “Basta pollai”

Protagonista della vicenda una prof di Arte. La donna, vestita con un costume da gallina, ha manifestato in compagnia del marito e della sorella con l’obiettivo di raccogliere quante più firme possibile per una petizione rivolta al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La richiesta: la riduzione generalizzata di due unità del numero minimo di studenti per classe, dando vita a un vero e proprio movimento nazionale sul problema.

Così ha detto l’insegnante: Con classi sovraffollate è difficile per gli insegnanti lavorare e per gli allievi imparare, anche perché ci sono spesso alunni stranieri con problemi linguistici, oppure ragazzi e bambini con disturbi specifici dell’apprendimento come la dislessia o con bisogni educativi speciali tra cui difficoltà socio culturali che necessitano di interventi più mirati”. Da qui la soluzione proposta dalla prof, come riportato da ‘La Tribuna del Treviso’: Abbassando per esempio in modo generalizzato di due unità il numero minimo di studenti per classe alle secondarie di primo grado, dove assieme alle primarie la situazione è più delicata vista la giovane età degli alunni, si potrebbero ottenere ovunque classi da 16 ragazzi evitando così i ‘pollai'.

La particolare protesta ha avuto il suo seguito. Molte sono infatti state le adesioni e le firme alla petizione. Per questo la docente pensa di replicare l’intervento sabato prossimo, in un punto di Treviso dove poter entrare in contatto con il maggior numero di persone. Vedremo se riuscirà nel suo intento. Per ora, questo è certo, è riuscita nel primo fondamentale step: attirare l’attenzione.