Cristina.M
di Cristina Montini
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Facebook

Ragazze che si vantano di aver picchiato una compagna di classe e prof che sparlano di preside e colleghi, il tutto avviene sulle bacheche di Facebook. Attenti a non sottovalutare quello che postate!

ATTENTI A QUELLO CHE POSTATE! - Oggi vi raccontiamo due episodi molto differenti tra loro, ma che mettono in luce come un post possa avere conseguenze molto serie.

Gran parte di ciò che scriviamo in bacheca, infatti, è uno sfogo riguardo ad ingiustizie o rodimenti accaduti durante la giornata, ma se non stiamo attenti, Facebook-spione riesce a spifferare tutto alla velocità della luce e a far arrivare sulla bacheca sbagliata il nostro post.

PICCHIANO COMPAGNA E LO SCRIVONO SU FACEBOOK - Il primo è un episodio di bullismo. Nei corridoi di una scuola di Brescia, un gruppo di ragazze ha iniziato a insultare una loro coetanea a causa di un ragazzo conteso. Il battibecco è poi continuato nel pomeriggio, all’uscita dalla biblioteca, quando le quattro ragazze hanno iniziato a picchiare la loro compagna di scuola provocandole contusioni, lividi e la rottura della mano. Il tutto è poi finito su Facebook sotto forma di post: “Ma l’avete vista com’era conciata? La prossima volta ke rompe gli faccio ingessare le gambe”; “L’ho presa per i capelli e l’ho trascinata, nel frattempo mia sorella gli dava i calci, ke ridere”; “Alla prossima falla peggio, uccidila”. Tuttavia il Preside è intervenuto sospendendo tutte le ragazze coinvolte, anche la vittima, perché si è limitato a punire il litigio accaduto nei corridoi della scuola.

AMICIZIA OSCENA TRA PROF E STUDENTI - Il secondo fatto che vi segnaliamo è la decisione del Preside dell’Isis Malignani di Cervignano, Aldo Durì, di vietare l’amicizia su Facebook tra studenti e professori. Provvedimento analogo già era stato adottato in una scuola ligure lo scorso dicembre, ma questa volta l’episodio scatenante sembra essere stato l’aver scoperto che alcuni insegnanti si facevano burla del Dirigente scolastico e dei loro colleghi sulle bacheche a cui avevano accesso anche gli studenti. Il Prof Durì ha così commentato il suo provvedimento: “Trovo insopportabile e disdicevole vedere mescolate, nei profili di alcuni insegnanti sui social network, le amicizie più diverse. Tra i contatti convivono adulti, parenti, adolescenti e studenti che frequentano le classi di quegli stessi insegnanti. Dal punto di vista deontologico è una cosa oscena. Ci sono distanze che vanno rispettate così come la diversità dei ruoli che è necessario mantenere in classe e fuori dalla scuola”. E continua precisando che, se il divieto non dovesse essere rispettato, il professore che “metta a rischio il prestigio dell’istituzione e la sua autorevolezza professionale creando rapporti ambigui, confusi e inopportuni dal punto di vista educativo con i ragazzi, ne risponderà personalmente” subendo azioni disciplinari.

NAVIGA SICURO - Per ragioni differenti, i due comportamenti sopra riportati sono deprecabili. Ma allo stesso tempo ci fanno notare come non si debba mai sottovalutare la portata dei nostri pensieri lasciati su Facebook: tutto potrebbe ritorcersi contro di noi! Se proprio non ne potete fare a meno di sfogarvi, evitate almeno di fare riferimenti espliciti a determinate persone o, meglio, prendete in mano il caro telefono e chiamate un amico fidato per confidarvi e liberarvi di un peso. E se proprio non riuscite a stare senza Facebook, allora leggete le nostre guide per Navigare sicuri in rete.

Un vostro post è mai finito sulla bacheca sbagliata?

Cristina Montini