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Alex Menietti e il suo libro I diritti degli studenti della scuola superiore

Alex Menietti è l'autore, insieme alla giurista Elena Lauretti, della nuova guida sui diritti degli studenti che potete scaricare in maniera gratuita a questo link http://dirittistudenti.it/download/.

Ma Alex è anche uno dei pioneri del sito Skuola.net. Giornalista, esperto di diritti degli studenti e abile scrittore, tutt'ora interagisce con la Community del sito tramite il forum, aiutando i ragazzi a gestire piccole o grandi ingiustizie e incomprensioni quotidiane. Skuola.net l'ha intervistato per spiegare a ognuno di voi che esistono modi efficaci per fronteggiare i regolamenti, gli statuti e tutta la legislazione scolastica che vi riguarda. Tra gli studenti infatti, dice Alex, non sempre c'è coscienza dei propri diritti: questo rende difficile fronteggiare falsi miti, difficoltà o anche qualche abuso, come il famigerato obbligo del contributo scolastico, in realtà di natura volontaria.

Diritti degli studenti: scopri di più, guarda il video di Skuola.net!

Fonte video Skuola.net

Studenti, anche voi avete i vostri diritti articolo
Alex, finalmente tutti gli studenti potranno scaricare gratuitamente il tuo libro "#dirittistudenti - I diritti degli studenti della scuola superiore". Cosa ti ha spinto a pubblicarlo?

La voglia di essere d'aiuto a ragazzi che vivono una situazione di disagio a scuola. Ho trattato di temi importanti, spesso inediti, che hanno creato la curiosità di migliaia di ragazzi in tutta Italia. Qual è il limite di verifiche che possono essere fatte in un giorno? Possono essere messe note di classe? Davvero esistono dei fondi destinati agli studenti, che possono decidere come spenderli? Sfido chiunque legga quest'intervista a non dire almeno una volta "non lo so". Nel mio libro sono contenute le risposte a quaranta di domande di questo genere.

Proprio sul tema dei diritti degli studenti hai prestato consulenza online per diverso tempo. Ci sono dei diritti dei ragazzi che più frequentemente vengono ignorati dalla scuola? Quali?

Se c'è un problema in merito ai diritti degli studenti, è la scarsa consapevolezza che ne hanno studenti, genitori e talvolta perfino gli insegnanti. In questa scarsa consapevolezza generale l'errore che vedo accadere più spesso è l'assegnazione della nota di classe: è vietata per legge, oltre a non avere - a mio avviso - né valore educativo né tanto meno sanzionatorio.

Cosa deve fare uno studente che si è visto calpestare i suoi diritti?

Segnalarlo subito al Dirigente Scolastico, che è quella persona che viene comunemente chiamata preside e, se non basta, anche all'Ufficio Scolastico Regionale. Il consiglio in questo caso è di mandare lettere scritte, per avere una prova della segnalazione.

Spesso succede che un ragazzo cerchi il confronto con un insegnante o con il dirigente scolastico dopo essersi visto negare un diritto e, a volte, continua a essere ignorato. Cosa deve fare in questo caso?

Come dicevo prima, è bene sentire subito l'USR in questo caso. Se non bastasse nemmeno questo... beh a questo punto secondo me conviene mandare qualche mail a giornalisti e ad associazioni consumatori: scommettiamo che il problema si risolverà molto in fretta?

Esistono delle "leggende metropolitane", dei falsi miti su quelli che gli studenti credono essere i loro diritti? Quali?

Certo che si! Sai, la leggenda metropolitana si diffonde quando non sai appurare se le tue fonti siano affidabili o meno. Se i miei diritti non me li dice la scuola, cosa faccio? Cerco di informarmi per conto mio su internet, talvolta addirittura sui social network. E lì di bufale ne escono in continuazione: quelle che fanno più presa sono quelle che creano rabbia e che quindi vengono condivise maggiormente: penso all'abolizione dell'educazione fisica, alla multa per chi usa il cellulare in classe, al blocco generale di Facebook in tutte le scuole.

Esiste un tema davvero scottante nell'ambito dei diritti degli studenti?

Il più caldo rimane il contributo scolastico finto obbligatorio, la truffa che viene fatta ancora in molte scuole, nonostante lanciammo un'inchiesta diversi anni fa con Daniele Grassucci proprio sulle pagine di Skuola, poi approdata anche a Le Iene. Proprio in questi giorni sto parlando con una ragazza a cui han tolto la possibilità di partecipare a una gita perché non vuole - giustamente - pagare il contributo che per legge sarebbe volontario!