
16.57 - Sindacati, adesione all'80%, istituti chiusi al 90% - Oggi ha scioperato l'80% dei lavoratori della scuola. Lo sostengono i sindacati del settore che contestano la cifra diffusa dal ministero della Pubblica istruzione, secondo cui ad incrociare le braccia e' stato il 57,1%, pari a 258.152 dipendenti. "Le cifre del ministero sono sempre al ribasso ma anche prendendo il dato come vero sarebbe tra i piu' alti degli ultimi 20 anni", ha affermato Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. Secondo le organizzazioni che hanno promosso la mobilitazione contro la riforma Gelmini, il dato ministeriale non tiene conto delle scuole rimaste oggi completamente chiuse, di cui non vengono forniti i dati.
16.55 - Bologna, sit in sui viali - autobus e auto bloccati - Anche se visibilmente ridotto, non si è ancora sciolto il corteo che da questa mattina manifesta a Bologna contro il decreto Gelmini. Dopo essere rimasti per circa mezz'ora davanti alla stazione, i manifestaznti - poco piu' di un migliaio - sono ritornati sui viali e hanno improvvisato un sit in in mezzo alla strada bloccando la circolazione all'incrocio tra Viale Pietramellara e via Indipendenza. Fermi autobus ed auto, rimasti "vittime" della protesta
15.50 - Bologna: corteo davanti alla stazione - I manifestanti del corteo anti Gelmini sono ora fermi davanti alla stazione ferrioviaria di Bologna la cui entrata e' vuifilata dalle forze dell'ordine. Piazza Medaglie D'Oro e' piena di migliaia di studenti universitari e delle superiori: tra loro anche acluni rapprsentanti dei centri sociali. Il corteo - che doveva sciogliersi in via Castiglione - da furoi programma ha percorso i viali dall'altezza di Porta Stefano fino allo scalo ferrivoario. "Se ci bloccano iL futuro, noi blocchiamo la citta''": qeusto uno dei cori scanditi dai manifestanti di fronte alle forze dell'ordine
15.43 - Snals-Confsal: "Governo riapra confronto" - "La questione scuola è e rimane la questione più importante nel Paese. Lo dimostra l'enorme partecipazione, oltre ogni nostra aspettativa, alla manifestazione nazionale di protesta contro la riforma della scuola voluta dal governo, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone in rappresentanza degli aderenti allo sciopero la cui adesione è di oltre il 70%". Lo ha detto Marco Paolo Nigi, segretario nazionale dello Snals-Confsal, sindacato che ha organizzato la manifestazione insieme con Cgil scuola, Cisl scuola, Uil scuola e Gilda.
15.40 - Continua la protesta per le strade di Roma - I collettivi, partiti questa mattina dall'università La Sapienza, hanno prima raggiunto il concentramento dei sindacati confederali e poi hanno lasciato la manifestazione di Cgil Cisl Uil per dirigersi verso il ministero dell'Istruzione. Adesso gli studenti si stanno dirigendo verso la stazione Ostiense. Successivamente torneranno alla Sapienza dove e' in programma un'assemblea che intende approvare un documento in cui chiedere alla Cgil di proclamare uno "sciopero generale generalizzato".
15.35 - Unicobas: "Questo è solo l'inizio" - "Da domani, spiega Stefano d'Errico, Segretario nazionale, vara il blocco totale delle attività aggiuntive per i docenti (gite, disponibilita' a coprire i colleghi assenti, progetti oltre l'orario contrattuale) e degli straordinari per amministrativi e collaboratori. "I nani e le ball erine che governano questo disgraziato Paese - dice D'Errico -, impareranno cosi' che - lungi da essere fonte di spreco - per la scuola italiana si spende talmente poco che con il semplice blocco di ogni prestazione aggiuntiva si ferma tutto. Loro hanno votato il decreto contro la scuola, e si apprestano a votare analoghe vergogne per l'università, noi rendiamo ingovernabile la scuola stessa. Per il 18 Novembre abbiamo gia' indetto uno sciopero specifico per il personale ATA proveniente dagli Enti Locali, con manifestazione sotto palazzo Chigi. Personale al quale e' stata - dal 2000 - azzerata l'anzianita' pregressa. Porteremo alla luce tutte le vergogne della scuola italiana.
15.30 - Berlusconi: "Sinistra scandalosa" - Vedo una sinistra scandalosa che ha la capacita' di rovesciare il vero e dire il contrario della verita'". Cosi' il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi , commenta rientrando a Palazzo Chigi la manifestazione e lo sciopero generale della scuola. "La sinistra, ha aggiunto Berlusconi lasciando Montecitorio dopo un pranzo con il presidente della Camera, "ha una capacità assoluta di mentire su cose che sono di buon senso e di una logicita' assoluta". "La sinistra dice cose che non corrispondono al vero, dice il contrario della verità - ha ribadito Berlusconi - la nostra non e' nemmeno una riforma, ma sono provvedimenti di buon senso, assunti con il buonsenso del padre di famiglia. C'e' una scandalosa e grandissima capacita' della sinistra di diffondere il contrario del vero".
15.17 Ministero: 57,1% degli insegnanti in sciopero - "Secondo i dati parziali rilevati alle ore 14:30 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e comunicati direttamente dalle scuole, la partecipazione allo sciopero odierno indetto da Flc/Cgil, Cisl/scuola, Uil/scuola, Snals/Confsal, Gilda naz.ins., Fsi, Altrascuola Unicobas, cui hanno aderito anche Seios, Alai/Cisl, Cpo/Uil e Nidil/Cgil, è stata pari al 57,1. Su 452.105 dipendenti tenuti al servizio, 258.152 hanno scioperato". E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero dell'Istruzione.
15.01 Ferrero: grande manifestazione di popolo - "Quella di oggi è stata una enorme manifestazione di popolo". Lo dice il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ha partecipando al corteo nazionale contro le politiche del governo sulla scuola. "Una manifestazione di popolo - ha sottolineato Ferrero - che chiede di non smontare la scuola pubblica. Contro un governo che trova i soldi per banche e banchieri e taglia la scuola pubblica. E' una forte richiesta al governo di ripensarci e non mettere in pratica la legge Gelmini appena approvata". Quanto agli scontri che si sono verificati ieri a piazza Navona, il segretario di Rifondazione comunista, criticando l'episodio, ha affermato: "Spero che la polizia eviti infiltrazioni di provocatori fascisti, ma non guardiamo all'episodio di ieri che è stato marginale e che rischia di oscurare il vero fatto politico di oggi, i milioni di persone che si sono mobilitati e continueranno a farlo contro i provvedimenti del governo sulla scuola, provvedimenti contro cui chiederemo referendum abrogativo".
15.00 Gli studenti: da domani nuove occupazioni - ''La protesta non si ferma: domani partiranno nuove occupazioni''. Lo ha annunciato Lotta Studentesca, formazione giovanile di Forza Nuova che aggiunge ''nel fratempo, stiamo preparando una calda accoglienza per il Ministro Gelmini che il 6 dovrebbe essere a Padova per ScuolaExpo''.
14.53 Milano, finita assemblea in Piazza affari, riparte corteo - Il sit in di protesta durato circa un'ora è finito al termine di un intervento dell'assemblea aperta che invocava la ripresa del corteo per "bloccare di nuovo la città". In una piazza Affari fino a quel momento gremita di studenti universitari e superiori, i manifestanti hanno quindi deciso di alzarsi e proseguire con il corteo, la cui meta non è ancora stata decisa.
14.50 Anche sull'isola di Lipari corteo di protesta - Anche a Lipari, nelle Eolie, 350 studenti delle scuole isolane sono scesi in piazza per lo sciopero della scuola indetto dai sindacati. Gli studenti hanno sfilato in corteo per tutta la mattinata percorrendo il centro di Lipari. "Contestiamo - spiegano Luca Bernardi e Marco Raffiti leader del comitato studentesco - gli effetti che le nuove disposizioni, del ministro Gelmini, avranno nelle isole minori". Alla manifestazione avrebbe partecipato un solo docente.
14.40 Polverini: il governo riprenda il confronto - "Una manifestazione importante e pacifica che ci auguriamo induca il governo a riprendere il confronto per evitare che i tagli in finanziaria pregiudichino l'obiettivo di migliorare la scuola italiana". Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, presente alla manifestazione a piazza Popolo. "Oggi", ha affermato, "lavoratori, studenti e famiglie hanno manifestato una forte preoccupazione che auspichiamo il governo sappia raccogliere convocandoci e mettendoci in condizione di migliorare questa legge. Il referendum, visti i tempi che richiede, rischia di non essere lo strumento più adatto poiché inciderebbe sui contenuti di una riforma e non sui maggiori punti deboli rappresentati dalla scarsita' di risorse e dagli eccessivi tagli al comparto previsti dalla legge finanziaria. Anche sul fronte dell'Università si presentano gli stessi problemi e il governo, in vista della presentazione del piano annunciato dal ministro Gelmini, ha l'occasione di non ripetere l'errore commesso con la scuola e di aprire un confronto con il sindacato e il mondo accademico".
14.35 Francescato (Verdi): governo tenga conto dei cortei - "Quella di oggi è stata una manifestazione mai vista. Veramente un'onda anomala di immense dimensioni di cui questo governo non potra' non tener conto". Lo dice la portavoce dei Verdi, Grazia Francescato, che aggiunge: "Anche se sembra che il governo non voglia proprio cambiare rotta: l'annuncio del decreto sull'università, che il ministro Gelmini ha scelto di fare proprio in questa giornata di lotta, rappresenta, infatti, una vera e propria provocazione. Ci opporremo con forza al tentativo di cancellare, per decreto, l'istruzione pubblica nel nostro paese. Ci siamo gia' attivati per raccogliere le firme per un referendum contro il decreto Gelmini che e' una pietra tombale sulla scuola e l'universita' pubblica e di qualità italiana".
14.30 Duemila studenti hanno occupato Piazza Affari - Circa duemila studenti hanno occupato Piazza Affari, davanti la Borsa di Milano, si sono seduti attorno ai furgoni con cui sono andati in corteo e stanno tenendo una assemblea. Al megafono si stanno alternando i rappresentanti delle diverse universita' milanesi. Gli interventi continuano a criticare la legge Gelmini, sottolineando come i fondi tagliati alla scuola pubblica avrebbero potuto essere tolti dalla spesa militare. Altri sottolineano la necessita' di continuare una protesta non violenta. Quando il corteo e' arrivato in piazza si sono alzati alcuni cori, tra cui "Siamo quattro-facinorosi", riferito alla polemica seguita alle parole di Berlusconi che aveva definito in questo modo gli studenti che protestavano in piazza.
14.25 Gli studenti avvolgono il ministero col nastro - Gli studenti hanno srotolato un nastro di colore bianco rosso lungo le mura del ministro della pubblica istruzione. I manifestanti hanno annunciato adesso di voler bloccare altre strade della citta'
14.12 Errani: non ci sono le condizioni per attuare il piano sulla scuola - Non ci sono le condizioni per il piano di riordino degli studi scolastici. E' la posizione assunta sulla scuola dalla conferenza dei presidenti delle Regioni che contestano lo schema di piano programmatico sulla scuola previsto dall'art. 64 della manovra. "E' del tutto evidente, che visto che le iscrizioni scolastiche si apriranno a gennaio, le condizioni per realizzare quel piano nell'anno scolastico 2009-2010 non ci sono". Lo ha affermato il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione del 'parlamentino' dei governatori.
14.11 Conclusa a Roma la manifestazione, nessun incidente - Si è conclusa poco prima delle 14 la manifestazione nazionale contro la riforma Gelmini organizzata a Roma dai sindacati della scuola alla quale hanno preso parte docenti, genitori e studenti. Per gli organizzatori si è trattato di un grande successo: oltre un milione le persone affluite a Roma, in contemporanea con altre manifestazioni in molte città italiane per la grande giornata di mobilitazione che si è svolta in modo pacifico in un clima sereno e festoso. Piazza del Popolo è rimasta a lungo piena di gente che lentamente ha cercato di defluire per le tre strade al lato delle due chiese gemelle del Valadier. Uno dei cortei che si era formato in via Nazionale non è riuscito a raggiungere Piazza del Popolo mentre altri manifestanti hanno inscenato la protesta ai parcheggi dell'Anagnina dove si erano attestati molti pulman. La pioggia che c'era questa mattina ha lasciato il posto a qualche raggio di sole e molti ragazzi si sono seduti vicino all'obelisco di Piazza del Popolo al suono di musiche.
13.57 Beppe Grillo a Bologna - "Si deve rovesciare la piramide, gli studenti stanno sopra, sotto i docenti, i precari, gli ausiliari, i ricercatori.... I docenti devono fare quello che dicono gli studenti". Così Beppe Grillo in piazza Verdi a Bologna, mentre aspettava con i cronisti l'arrivo del corteo degli studenti a cui era venuto a portare la propria testimonianza. La rivoluzione immaginata dal comico genovese sulla scuola potrebbe essere anche finanziata, spiega, con "la gestione di un piccolo azionariato". "Gli studenti devono tornare al centro della cultura, il resto non ha importanza, Gelmini o non Gelmini, non è questo il problema, sono dettagli".
13.48 Circondato il ministero dell'istruzione - Gli studenti hanno circondato il ministero della Pubblica istruzione al grido di "assedio, assedio". Gran parte del corteo e' invece ancora all'inizio di viale Trastevere. I manifestanti hanno acceso anche diversi fumogeni colorati nei pressi dell'ingresso ministeriale.
13.30 Spezzone del corteo di Milano diretta a Piazza Affari - Circa 400 persone, dell'universita' Statale di Milano, che fino a pochi minuti fa erano nel corteo principale, si sono staccate per dirigersi verso Piazza Affari. L'intento dei ragazzi e' quello di improvvisare i cortei, come e' stato gia' fatto nei giorni scorsi. Secondo quanto dice nel megafono uno dei leader della protesta, l'intenzione e' quella di gridare ai diretti interessati che "gli studenti non pagheranno la crisi".
13.25 Liberati i binari dei Firenze - E' durato circa 30 minuti il sit in di alcune centinaia di giovani su alcuni binari della stazione di Campo di Marte a Firenze. Abbandonati i binari i giovani hanno ripreso il corteo per le strade della citta'.
13.21 Torino: cortei davanti alla stazione di Porta Nuova - Una parte del corteo degli studenti che protestano, a Torino, contro la riforma della scuola e' arrivato davanti alla stazione di Porta Nuova, dopo essersi staccato dalla manifestazione in Piazza Castello. Si tratta di studenti soprattutto delle scuole superiori che hanno intenzione di diffondere un messaggio sulle ragioni della protesta attraverso i microfoni della stazione. La stazione e' circondata da un fitto cordone di forze dell'ordine che ne impedisce l'accesso.
13.20 Solidarietà dagli studenti europei - Il sindacato europeo degli studenti universitari, l'ESU, cui aderisce l'Unione degli Universitari, ed il sindacato europeo degli studenti delle scuole secondarie superiori, l'OBESSU, organizzano oggi un presidio sotto l'Ambasciata Italiana a Bruxelles ed uno davanti alla sede della Commissione Europea per mostrare la loro solidarieta' agli studenti italiani. In una nota congiunta, le due organizzazioni condannano fermamente l'uso della violenza e affermano di "credere nella forza di questa pacifica e di organizzare le due manifestazioni per sostenere la battaglia degli studenti italiani in difesa di un sistema formativo pubblico di qualità".
13.19 Bonanni: "Le scelte per il futuro si fanno con la gente" - "Le scelte per il futuro si fanno con la gente, non si discute la scuola dei lavoratori come se fosse un consiglio di amministrazione, è una vergogna. Non si può riformare la scuola senza mantenere fede alla Costituzione; i tagli non sono una riforma ma un modo per mascherare la controriforma in atto". Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco di Piazza del Popolo, a Roma, dove si sta svolgendo la manifestazione contro la riforma della scuola. "Qua vediamo l'unità della scuola, un movimento forte e pacifico per i giorni che verranno, l'unico modo per contrastare il Governo - ha detto ancora Bonanni - che e' uno scontro in atto, questa piazza rappresenta l'opinione pubblica, l'essenza della comunità".
13.05 Un centinaio di studenti sui binari di Firenze - I giovani hanno prima cercato di entrare nella stazione passando dall'ingresso principale, che era pero' presidiato da ingenti forze dell'ordine. Respinti, sono riusciti a guadagnare un'entrata secondaria presidiata solo da alcuni poliziotti, che non hanno potuto fermare l'onda d'urto dei giovani che è così entrata nella stazione.
13.02 Manganelli: sono sereno - Il capo della polizia, Antonio Manganelli, a margine di una conferenza stampa allo stadio di San Siro per la presentazione della tessera del tifoso, non ha voluto commentare le manifestazioni contro il decreto Gelmini e si e' limitato a dire di essere "molto sereno". A chi sottolineava che fino ad ora le cose si stanno svolgendo in maniera tranquilla, Manganelli ha solo replicato: "Speriamo".
13.01 "Tagli fatti per mascherare una contro-riforma" - "I tagli non sono una riforma, ma un modo per mascherare la contro-riforma in atto". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, interviene in piazza del Popolo. "Le scelte per il futuro - ammonisce bonanni - si fanno con la gente, si discute della scuola con il popolo della scuola, con i lavoratori non come se fossimo in un cda: vergogna!".
13.01 "Tagli fatti per mascherare una contro-riforma" - "I tagli non sono una riforma, ma un modo per mascherare la contro-riforma in atto". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, interviene in piazza del Popolo. "Le scelte per il futuro - ammonisce bonanni - si fanno con la gente, si discute della scuola con il popolo della scuola, con i lavoratori non come se fossimo in un cda: vergogna!".
13.00 Di Pietro: un altro tassello verso un viaggio che porta alla dittatura - "E' un altro tassello verso un viaggio che porta prima o poi alla dittatura. Prima hanno bloccato la giustizia, poi le funzioni parlamentari, successivamente hanno messo il bavaglio all'informazione. Ora chiudono la possibilita' di un'istruzione pubblica che dia la possibilita' a tutti i nostri giovani di avere una formazione del tutto plurale. Noi dal canto nostro, continueremo con i referendum e con le manifestazioni di piazza" Lo afferma Antonio Di Pietro, ai microfoni di EcoTv (Sky906), durante la manifestazione a Roma per la scuola.
12.58 Milano: via Torino chiusa con catena e lucchetti - Via Torino è stata chiusa al traffico a Milano da alcuni studenti che hanno legato a due semafori da una parte all'altra della strada una corda metallica sigillandone la chiusura coi lucchetti. Questo ha impedito ai tram e alle auto di circolare nella centralissima via a ridosso di piazza Duomo. Ad intervenire sono stati per primi i tecnici dell'Atm, l'azienda del servizio di trasporto pubblico, poi gli agenti della Digos. La strada e' stata riaperta solo dopo una ventina di minuti.
12.57 Occupati i binari della stazione di Campo di Marte di Firenze - Momenti di tensione alla stazione Campo di Marte di Firenze dove alcuni binari sono stati occupati da un centinaio di giovani soprattutto dei centri sociali.
12.52 A Roma autorizzati altri due cortei - I manifestanti che si sono dati appuntamento a Roma per il corteo indetto dai sindacati della scuola sono talmente tanti "che il questore ha dovuto autorizzare altri due cortei". E' quanto hanno annunciato gli organizzatori dal palco di Piazza del Popolo, precisando che Piazza della Repubblica, da dove era partito il primo corteo, "è ancora piena di gente".
12.50 Mille persone in piazza a Firenze - Con lo slogan "Firenze lotta" oltre un migliaio di persone secondo le forze dell'ordine (4.000 secondo gli organizzatori) stanno manifestando da stamani a Firenze contro il decreto Gelmini. A sfilare studenti, soprattutto medi ma anche universitari, docenti, dottorandi e anche famiglie con bambini, oltre ad esponenti dei centri sociali. Il passaggio del corteo sui viali cittadini ha creato disagi al traffico ma, nel complesso, la manifestazione non sta registrando tensioni.
12.48 "Piazza della Repubblica è di nuovo piena". Lo annunciano dal palco gli organizzatori della manifestazione romana che annunciano che "il corteo si è fatto in tre per la numerosissima partecipazione".
12.47 Epifani: "l'Italia deve fare come Obama: investire milioni di euro nell'istruzione" - Il segretario della Cgil, Epifani, boccia con forza i tagli decisi dal governo sulla scuola. "l'Italia deve fare come Obama: investire milioni di euro nell'istruzione", ha detto.
12.46 Epifani: cortei in tutta Italia: un intero Paese insorge - Il segretario della Cgil dal palco si piazza del Popolo si rivolge alle centinia di migliaia di persone giunte alla grande manifestazione. "Ci sono cortei in tutte le piazze d'Italia - ha detto - un intero Paese insorge".
12.45 "Siamo oltre un milione in piazza oggi a Roma". E' quanto sostengono gli organizzatori della manifestazione in corso a piazza del Popolo per protestare contro la riforma Gelmini. Si e' invece nuovamente riempita Piazza della Repubblica con altri manifestanti giunti con pulman e treni che non erano riusciti a raggiungere in tempo la partenza del corteo. La questura ha autorizzato poi altri due cortei. Uno e' transitato per via Nazionale per raggiungere piazza del Popolo; un altro si è attestato all'altezza del parcheggio della metro Anagnina. E proprio nei parcheggi di Anagnina, Tuscolana ed Eur stanno ancora affluendo tantissimi pulman e gli occupanti, un po' delusi per il ritardo, sono scesi e hanno dato luogo a manifestazioni spontanee sparse nella città.
12.40 Milano: occupata la statua di piazza Duomo - Decine di studenti milanesi che hanno partecipato al corteo contro le politiche scolastiche del governo hanno 'occupato' la statua equestre di Vittorio Emanuele al centro di piazza Duomo, punto d'arrivo della manifestazione. Tra i giovani appollaiati sul monumento, due vestiti da infermieri che sorreggono lo striscione 'Gelmini curati'. Molti gli stendardi di scherno rivolti al ministro dell'istruzione ma in cima alla statua, piu' alto di tutto, quello che recita: "la scuola e' il futuro dell'Italia".
12.35 Finocchiaro: questa giornata smentisce le previsioni del Centrodestra - "La manifestazione di oggi smentisce le previsioni del centrodestra secondo il quale con l'approvazione al Senato del decreto legge Gelmini tutto sarebbe finito". Lo ha dichiarato il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, nel corso della manifestazione organizzata dai sindacati a Roma, alla quale ha partecipato una delegazione di senatori democratici. Finocchiaro ha parlato di "partecipazione strepitosa" al corteo di oggi. "Non e' finito niente. Anzi. Cominceremo ora a lavorare nel paese, mettendo su i comitati di difesa della scuola in sostegno al referendum". Finocchiaro ha quindi sottolineato l'unita' sindacale e la trasversalita' che emerge dalla protesta di questi giorni.
12.30 Udu: "Duecentomiila studenti" - Sono circa 200.000 gli studenti delle scuole medie superiori e gli universitari che partecipano allo spezzone studentesco all'interno del corteo contro il Dl Gelmini in corso a Roma. Lo fa sapere l'Unione degli universitari. "Si attendono ancora alcune decine di autobus - spiega l'organizzazione - rimasti bloccati nel traffico. La manifestazione si caratterizza come tutte quelle precedenti per il carattere pacifico e non violento".
12.25 Bologna, Grillo cacciato e insultato dal corteo - Beppe Grillo rifiutato, con slogan non gentili, come i toni da lui usati proprio a Bologna dove lanciò il VaffaDay, dal corteo di protesta contro la riforma Gelmini che dalle 9,30 ha sfilato per le vie del centro del capoluogo emiliano e al quale il comico genovese aveva portato la propria solidarietà. Appena la testa del corteo lo ha scorto, si è levato il grido "Beppe Grillo non lo vogliamo, non vogliamo le primedonne", slogan conditi anche da insulti irripetibili. Lo showman, attorniato da fotografi e telecamere, si è fatto da parte ed è ritornato verso piazza Verdi, il cuore della zona universitaria: "Non mi sorprende, erano solo cinque o sei, hanno perfettamente ragione. E' la loro manifestazione e la gestiscono loro. La mia voleva essere solo una testimonianza".
12.17 Epifani: un giorno memorabile - Per il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani la partecipazione al corteo contro la riforma Gelmini e' "straordinaria". Parlando a piazza del Popolo con i giornalisti prima del comizio conclusivo, Epifani ha detto di essere stato colpito dalla solidarieta' espressa dai cittadini nei confronti dei manifestanti. "Mi ha sorpreso che a via Bissolati la gente si affacciasse alle finestre ed esponesse cartelli di solidarieta'. Oggi e' davvero una giornata memorabile". Secondo Epifani quando cosi' tante persone scendono in piazza e' necessario che il governo rifletta. "La legge e' fatta di una parte consistente di tagli, 8 mld, e questo accade mentre in tutto il mondo oggi si investe per l'istruzione. In questa maniera si tagliano risorse ma non si riforma la scuola. In piazza sono scesi studenti, insegnanti e genitori, come si puo' pensare che questo sia l'effetto di una strumentalizzazione?". Il leader della Cgil ha ammesso pero' che in Italia e' difficile riformare la scuola. "Ci deve essere una sfida su un progetto riformatore, ma questa legge non ha progetti, magari li avesse, altrimenti avremmo raccolto la sfida".
12.14 Polverini: "Errore id metodo: il governo apra il dialogo" - Lo sciopero si sarebbe potuto evitare se il governo avesse percorso la via del confronto e non delle scelte unilaterali". Lo ha detto il segretario generale dell? Ugl, Renata Polverini, intervenendo questa mattina alla trasmissione Omnibus in onda su La7. "Abbiamo più volte sollecitato il ministro Gelmini e il governo ad un confronto con il sindacato cosi' come con le associazioni degli studenti e delle famiglie, ma non abbiamo avuto risposte. Lo sciopero è diventato inevitabile". Per Polverini "si è commesso un errore di metodo, perché prima il governo ha stabilito i tagli con il decreto 112, sulla base dei quali, poi, ha proceduto a definire i contenuto della riforma, peraltro senza chiedere il contributo di quei soggetti sociali che conoscono la realta' del sistema di istruzione. Non contestiamo la necessita', che invece abbiamo sostenuto in molte occasioni, di migliorare la scuola, orientandola maggiormente al merito e alla centralità dello studente, ma non si può pensare di costruire una scuola di qualità senza risorse adeguate e senza considerare problemi non trascurabili come la qualificazione del personale docente e la continuità di servizi importanti per la famiglia sui quali non sono stati forniti i chiarimenti necessari".
12.13 In 25mila a Roma dalla Toscana - Sono 25 mila i toscani arrivati a Roma, con 236 pullman, un treno da Pisa, auto e treni 'normali', per la giornata di mobilitazione in difesa della scuola pubblica. Lavoratori della scuola, dell'universita' e della ricerca, giovani studenti, genitori che hanno accompagnato i figli minorenni le cui prenotazioni non venivano accettate. I pullman - e' detto in una nota della Cgil Toscana - sono confluiti all'Anagnina, non arriveranno mai a Piazza del Popolo, e nei parcheggi e' in corso un'altra manifestazione. Coloro che sono arrivati a Termini si sono divisi fra il corteo principale e un secondo corteo lungo via Nazionale resosi necessario perche' il primo non poteva contenere tutti i partecipanti.
12.12 A Roma troppa gente: il corteo si diveide in tre - Si è dovuto fare letteralmente in tre il corteo di studenti, professori, genitori organizzato a Roma dai sindacati in occasione dello sciopero generale della scuola. Gli organizzatori dal palco hanno spiegato che "per ragioni di spazio", a causa dell'enorme afflusso di persone, il corteo unitario si è diviso in tre spezzoni: il primo, quello dei sindacati, già giunto a piazza del Popolo, il secondo degli universitari che sta sfilando in via Cavour verso via dei Fori Imperiali e un terzo alla Magliana, perché non riesce a filtrare nel centro della capitale.
12.10 Bonanni: il governo apra il confronto - "Sulla scuola il governo deve aprire un confronto con i sindacati, gli enti locali e le famiglie, perche' la scuola non puo' essere diretta come una azienda, ma si deve discutere tutto alla luce del sole". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a piazza del Popolo per la manifestazione dei lavoratori della scuola. Bonanni ha fatto presente che un confronto con l'esecutivo non c'e' mai stato e che invece e' indispensabile di fronte alla manifestazione imponente di oggi.
12.07 Pullman bloccati, si manifesta su raccordo anulare - Ventitrè bus provenienti dalla sola città di Siena sono fermi sul Raccordo anulare e hanno deciso di inscenare una protesta sul luogo, vista l'impossibiità di arrivare a piazza del Popolo. A darne notizia gli organizzatori della manifestazione.
12.06 Venezia, macchinisti dei treni salutano corteo - I macchinisti dei treni che giungono a Venezia lungo la ferrovia sul ponte della Libertà salutano con le loro trombe il corteo di studenti che sta manifestando contro i tagli alla scuola . I giovani, che secondo la Questura nel frattempo sono saliti a 5.000, lanciano slogan urlando "non facciamoci tagliare la testa" e "il futuro siamo noi". A sfilare sono ragazzi dei centri sociali, ricercatori, studenti universitari e delle scuole medie superiori. Il corteo, colorato da numerosi striscioni anti ministro Gelmini e anti governativi, non fa sventolare alcuna bandiera di partito o movimento sindacale, che risultano assenti.
12.05 Sindacati: adesione allo sciopero del 70% degli istituti - Allo sciopero generale di oggi proclamato da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda avrebbe aderito il 70% di tutti gli istituti italiani. Lo affermano i sindacati, in occasione del corteo in corso a Roma, spiegando che il dato è stato ottenuto in base a un campione di scuole interpellate in tutta Italia.
12.03 Collettivo autonomo professori: "I buoi ormai sono scappati" - "Invocare il dialogo oggi, dopo l'approvazione del decreto Gelmini, è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati". Lo dichiara Massimo Manca, segretario generale del Collettivo autonomo professori, presente alla manifestazione di Roma con circa 800 iscritti. "Ma dove vivono Polverini e gli altri sindacalisti di regime? come fanno a chiedere a questo governo - si chiede manca - di aprire al dialogo sulla scuola, dopo quello che è successo".
12.01 Diliberto: sì al referendum per fermare questo schifo - "Sosteniamo la proposta di un referendum contro la riforma Gelmini; e' uno strumento di lotta da mettere in campo per fermare questo schifo". Lo ha dichiarato il leader dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, presente alla manifestazione di piazza del Popolo contro la riforma della scuola proposta dal governo. "Questo - ha aggiunto - lo dico da politico, da cittadino e da lavoratore della scuola. Insegno all'universita' di Roma e vedo quanto duramente vengono colpite la scuola e l'universita' pubblica".
12.00 La gaffe della Gelmini nel corteo - Nel corteo di Roma irrompe anche la recente gaffe fatta dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini che è scivolata sulla parola egida pronunciandola con la 'I' accentata. "Si dice ègida -si legge in uno striscione posto sotto il palco di Piazza del Popolo- attenta! Potresti finire nella classe con gli immigrati". Una scuola ha portato in piazza un manifesto addirittura scritto in greco antico e sotto la traduzione "Ognuno faccia il mestiere che sà".
11.58 Angeletti: evitare strumentalizzazioni - "Lo sciopero di oggi della scuola e' per risolvere il problema dei contratti e quello dei precari della scuola. Bisogna evitare qualsiasi strumentalizzazione". Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, alla manifestazione promossa dai sindacati della scuola. "Ci aspettiamo che vengano ascoltate le nostre istanze - ha aggiunto Angeletti - nei prossimi incontri con il governo".
11.52 In "30mila" in corteo a Bologna - Migliaia di persone - circa 8mila per la questura e 30mila per gli organizzatori - sono in corteo a Bologna per manifestare contro i provvedimenti del ministro Gelmini sull'istruzione pubblica. In strada studenti universitari e delle superiori, alunni, maestri, genitori e anche qualche bambino. Il fiume di persone - con alla testa lo striscione "noi la crisi non la paghiamo" si e' radunato in Piazza Nettuno, ha percorso via Indipendenza e via Irnerio e attraversera' il quartiere universitario per poi ritornare nel pieno centro cittadino. La manifestazione e' stata organizzata dall'assemblea degli studenti "No Gelmini" e ha visto l'adesione, tra gli altri, dei comitati di base della scuola. Tra i politici presenti all'iniziativa il segretario del Pd di Bologna, Andrea De Maria, il segretario del Prc cittadino Tiziano Loreti, il capogruppo del Prc in provincia Sergio Spina e il consigliere indipendente del comune di Bologna Valerio Monteventi.
11.50 Cortei in tutta la Calabria - Cortei e manifestazioni di studenti si sono registrati questa mattina in diversi centri della Calabria, in concomitanza con il raduno nazionale di Roma contro la riforma della pubblica istruzione, alla quale hanno partecipato, secondo stime sindacali, almeno 2.000 persone provenienti dalla regione. A Catanzaro, come era gia' avvenuto ieri, i dimostranti hanno bloccato viale De Filippis, principale via d'accesso al centro del capoluogo regionale, provocando disagi enormi alla circolazione. Manifestazioni analoghe anche nei capoluoghi di provincia ed in alcuni centri minori, come Soverato, nel catanzarese, e Belvedere Marittimo, nel cosentino. Molte adesioni anche da parte dei docenti. Alcentro delle contestazione, tra slogan e striscioni, come sta avvenendo da di versi giorni, il decreto proposto dal ministro Maria Stella Gelmini ed approvato ieri dal Senato.
11.39 A Torino musiche di Rossini e Verdi - Anche le musiche di Verdi e Rossini suonate dall'orchestra del Teatro Regio, oggi, alla manifestazione del mondo della scuola torinese. I lavoratori dell'Ente lirico subalpino hanno voluto in questo modo testimoniare la vicinanza agli studenti, agli insegnanti e ai genitori, almeno 50mila secondo gli organizzatori, che stanno confluendo nella centralissima piazza Castello. Sulla facciata del teatro, lo striscione "i lavoratori del Teatro Regio assieme agli studenti contro i tagli alla cultura" e la scritta in verticale "è ora di basta".
11.35 Studenti verso il ministero dell'Istruzione - I collettivi universitari hanno deciso di deviare il percorso del loro corteo in piazza dei Cinquecento per dirigersi in Viale Trastevere, sotto al Ministero dell'Istruzione. I collettivi degli studenti si trovano ora in via Cavour. Diversi gli studenti, anche di scuole superiori romane, che hanno deciso di accodarsi al loro corteo.
11.32 Nascono i primi comitati per il referendum - Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, ha annunciato oggi la costituzione dei primi comitati di raccolta firme per l'abrogazione della legge Gelmini sulla riforma della scuola. "Sono nati a Roma, Milano, Palermo e Catania e presto verranno aperti anche nelle altre città, per permetere a tutti i cittadini traditi nelle loro aspettative di chiedere l'abrogazione di una legge appena nata, che gia' provoca enorme disapunto e scompiglio", si legge nella nota. "Il Senato - afferma Francesco Tanasi - ha approvato il decreto legge Gelmini non tenendo conto della volontà popolare. Adesso il popolo si prendera' la propria fetta di diritti facendo sentire a più non posso la propria voce, e la raccolta firme che abbiamo avviato e' uno strumento importante di democrazia e rispetto della volonta' popolare. Siamo certi che le adesioni saranno più numerose di quanto possiamo adesso immaginare".
11.30 Cagliari, in migliaia a corteo - Sono almeno diecimila, secondo le prime stime degli organizzatori, i manifestanti che partecipano a Cagliari alla manifestazione. Nel capoluogo sono arrivati autobus da Oristano, dal Medio Campidano e dal Sulcis, ma non mancano gli apporti anche dal nord e centro Sardegna, con scuole del sassarese e del nuorese. Oggi a Cagliari le scuole sono chiuse per la festività del santo patrono, ma il fatto sembra non aver influito sulle adesioni alla protesta.
11.29 Cortei in tutta la Sicilia - Oltre a Palermo, dove per la Cgil sono scese in piazza 50 mila persone, manifestazioni contro la legge sulla scuola si stanno svolgendo nelle altre citta' della Sicilia. Sempre secondo la Cgil, 20 mila persone hanno protestato a Catania, 10 mila a Messina, 6 mila a Siracusa, 10 mila a Trapani, 5 mila a Caltanissetta. Iniziative anche in centri piu' piccoli, come Cefalu' (Palermo), dove tutte le scuole superiori sono rimaste chiuse e 1.500 persone hanno marciato in corteo.
11.25 Studenti sulla sede torinese dei Miur - Tre ragazzi sono saliti poco fa con una scala a pioli sul balcone al primo piano della sede torinese del Miur, in Via Pietro Micca 20, davanti alla quale sta sfilando il corteo di protesta contro la riforma della scuola. Gli studenti hanno esposto uno striscione con l'immagine del ministro Mariastella Gelmini al centro di un bersaglio tempestato di tre frecce e con la scritta "No Gelmini". Hanno anche sventolato la bandiera con la scritta "Io difendo l'istruzione pubblica". Per tutta la mattina, i manifestanti che sono passati e stanno continuando a passare sotto la sede del Miur, diretti in Piazza Castello, si sono fermati ed hanno intonato cori contro il ministro e contro il Governo. L'ingresso del Miur è presidiato da un cordone di forze dell'ordine, ma nessun particolare problema è stato registrato.
11.25 Cisl: sui tagli non possiamo aspettare il referendum - La Cisl non si rassegna ai tagli decisi per la scuola ma ritiene che aspettare un anno e mezzo per il referendum sarebbe eccessive. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonannni in occasione della manifestazione della scuola. "Capisco le motivazioni di chi propone il referendum ma ci vorrebbe un anno e mezzo per farlo e noi non ci possiamo rassegnare al taglio delle risorse" ha detto il segretario della Cisl aggiungendo che l'organizzazione sindacale non si "rassegnerà ad una gestione dirigista della scuola".
11.20 Il Blocco studentesco occupa due licei a Roma - "Dopo gli scontri di ieri Blocco Studentesco rilancia la protesta occupando il liceo scientifico Farnesina, nelle scorse settimane in auto e co-gestione, ed il liceo Nomentano che era stato già precedentemente occupato dagli studenti". E' quanto fa sapere Blocco Studentesco che da lunedì prossimo ha annunciato una nuova ondata di occupazioni delle scuole della città.
11.18 Genova: in piazza "10mila persone" - "Noi la crisi non la paghiamo": è questa la scritta sullo striscione in testa alla manifestazione pacifica che sta attraversando il centro di Genova. Al corteo contro la riforma Gelmini, insieme con migliaia di studenti liceali e universitari, genitori, professori delle scuole superiori e dell'università, sindacalisti, partecipa anche il presidente della Regione Claudio Burlando. Tra gli altri slogan della protesta, 'studenti antifascisti genovesi', 'la riforma Gelmini danneggia gravemente la scuola e lo studio', 'W la fisica', 'In vendita', 'Matematica e informatica per il diritto allo studio' e 'No all'estinzione dell'istruzione'. Tra la folla ci sono anche gli striscioni e i cartelli delle scuole superiori Cassini, Lanfranconi, Paul Klee e Bergese. Alcuni mezzi e uomini delle forze dell'ordine precedono e seguono i manifestanti. Secondo una prima stima degli organizzatori, in piazza ci sarebbero circa 10.000 persone.
11.15 Veltroni: referendum, perplessi i giornali non il Pd - "Ci sono stati titoli dei giornali, il che è diverso da perplessità all'interno del mio partito". Walter Veltroni conferma la scelta referendaria per l'abrogazione della riforma Gelmini e spiega cosi' che si tratta di una scelta condivisa del Pd. Mentre si snoda il corteo per lo sciopero nazionale della scuola contro la riforma diventata legge ieri, il leader Pd sottolinea piuttosto che "questa non e' una riforma, sono dei tagli. Se fosse stata una riforma si sarebbe discusso". Referendum dunque "perché questa è una questione cruciale per il futuro del Paese: non si taglia su scuola e università".
11.14 Testa del corteo entrato in piazza del Popolo - E' entrata in piazza del Popolo la testa del corteo dei lavoratori della scuola che da questa mattina stanno sfilando contro la riforma Gelmini. Secondo gli organizzatori sarebbero ancora trecentomila le persone ferme che non riescono ad unirsi al corteo. Ci sarebbero venti pullman della Uil Scuola di Napoli fermi all'Eur, trenta pullman dall'Umbria, ventuno dalla Basilicata.
11.13 Gasparri: la manifestazione non bloccherà la riforma - "La campagna di menzogne della sinistra, oggi scesa in piazza nella vana speranza di recuperare credito dopo il flop registrato sabato scorso, non ha fermato l'approvazione del decreto Gelmini e non blocchera' una riforma giusta, che razionalizza la spesa della scuola elementare, ripristina una figura pedagogica importante per i bambini e con i voti tutela il merito". Lo dichiara il presidente del Pdl al senato, Maurizio Gasparri. "Abbiamo idee chiare e proposte concrete e non ci perdiamo nei vaniloqui delle minoranze che, in totale assenza di proposte, sanno solo perdere tempo lanciando inutili campagne referendarie", prosegue il senatore: "Spiace che le masse ancora una volta si facciano manipolare e strumentalizzare da chi non ha voluto ascoltare le sagge scelte del governo. Ci auguriamo comunque che, a differenza di quanto registrato ieri, chi dice bugie la metta di rinfocolare la piazza e non si renda ancora una volta responsabile di violenze".
11.03 Chiusa la linea A della metropolitana - Dalle 10,10 la stazione Repubblica della linea A della Metro è chiusa per motivi di ordine pubblico, a causa del grande afflusso dei partecipanti al corteo sulla scuola. Lo comunica Atac spa.
10.59 Torino, studenti di medicina con il paziente "morto" - Camice bianco, guanti e un paziente "morto" disteso su uno stendibiancheria che per l'occasione è stato trasformato in una barella improvvisata. Sono gli studenti di Medicina che partecipano al corto promosso da Cgil, Cisl e Uil, Snals e Gilda contro la riforma della scuola. "I tagli hanno ucciso anche lui" hanno scritto su un cartello, mentre uno striscione portato dalle studentesse di Ostetricia ammonisce "No futuro... no parti".
10.53 La Digos esamina i filmati di piazza Navona - Centinaia di foto e filmati sono da ieri al vaglio della Digos di roma che sta tentando di dare un nome e cognome agli estremisti di destra che hanno dato vita agli incidenti ieri a Piazza Navona durante la manifestazione di protesta contro il decreto Gelmini. Stando a quanto si apprende un primo rapporto e' stato gia' inviato alla procura della Capitale.
10.51 Oltre 10mila a Cagliari, anche gli studenti di Capoterra - Oltre 10.000 manifestanti sfilano nel centro di Cagliari per protestare contro la riforma Gelmini. Gli organizzatori parlano di almeno 15 mila persone. Di fatto la testa del corteo, partito dalla piazza Garibaldi e che ha attraversato diverse vie del centro bloccando completamente il traffico, e' gia' giunta davanti al palazzo del Consiglio regionale mentre molti, in coda, non sono ancora partiti. Una manifestazione imponente alla quale hanno aderito, oltre a studenti provenienti anche dall'Oristanese, dal Sulcis e dal Medio Campidano, moltissimi insegnanti e genitori. Sfilano assieme ai giovani, sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, di Gilda e Cobas, e diversi politici. Il corteo e' aperto da un lungo striscione con la scritta "pace" affiancato da un altro di una scuola elementare di Capoterra, il centro colpito dall'alluvione di una settimana fa.
10.49 Veltroni e Di Pietro uniti nella manifestazione - Stavolta la piazza li unisce, e Walter Veltroni e Antonio Di Pietro possono stringersi la mano sotto gli occhi di un mare di telecamere e macchine fotografiche. Accade a piazza Barberini, in occasione del corteo per lo sciopero generale della scuola contro la riforma Gelmini. Il leader Pd viene raggiunto all'improvviso da Di Pietro, che sbuca facendosi largo tra i simpatizzanti, che scatenano il loro entusiasmo alla vista di Veltroni. Logico che nella bolgia ci sia appena il tempo di un'affettuosa stretta di mano e di fare qualche passo insieme, giusto prima che Veltroni lasci il corteo per andare all'aeroporto alla volta di Madrid. Pochi minuti ma importanti dopo la presenza-assenza del leader Idv dalla piazza del Circo Massimo, per la grande manifestazione del Pd di sabato scorso. Un momento salutato agli astanti con qualche applauso e grida "insieme" e "uniti".
10.43 Anche Di Pietro in corteo a Roma - Anche il leader dell'italia dei valori, Antonio Di Pietro, ha raggiunto il corteo della manifestazione romana. "Noi dell'Idv - sottolinea Di Pietro - siamo in piazza dal primo giorno del governo Berlusconi perchéabbiamo capito subito che prometteva una cosa e ne faceva un'altra, ma sulla scuola non lo lasceremo fare". Per questo, garantisce D Petro, "proporremo un referendum perchéè l'unico mezzo che abbiamo per fermare la deriva autoritaria di Brlusconi".
10.41 10mila fra studenti, insegnanti e genitori in corteo a Messina - Anche Messina scende in piazza contro la legge Gelmini di riforma della scuola. Un corteo sta attraversando le principali vie cittadine, tra piazza Cairoli e piazza Unita' d'Italia dove ha sede la Prefettura. Marciano insieme, tra striscioni, slogan, canti e balli, genitori con i figli delle elementari, studenti medi ed universitari ma anche docenti e precari. Per la Cgil a manifestare sono in diecimila, per la questura sono oltre duemila.
10.30 In mille in corteo all'Aquila - Sono circa un migliaio gli studenti che stamani hanno preso parte, a L'Aquila, alla manifestazione di protesta contro il decreto Gelmini. I piu' numerosi erano gli studenti universitari che sventolavano le bandiere dell'Udu. Sotto una pioggerella monotona, il corteo, scortato dalle forze dell'ordine, ha attraversato una delle principali arterie di collegamento della citta, viale Duca degli Abruzzi, provocando il blocco del traffico cittadino.
10.27 Striscioni nei balconi lungo il corteo a Roma - Un lungo striscione che va da finestra a finestra con la scritta "vita da precario" in uno dei palazzi di via Barberini saluta il passaggio dei corteo dei manifestanti. Tanti i cittadini alle finestre che salutano e partecipano alla manifestazione di oggi
10.23 Cortei a Napoli - Ancora manifestazioni a Napoli contro la riforma della scuola voluta dal ministro Mariastella Gelmini. Oltre alle 6.000 persone, tra personale docente e amministrativo, che secondo i sindacati anche autonomi si sono recate questa mattina a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale, oltre agli studenti partiti alle 6.30 sempre per la capitale, cortei si registrano nel capoluogo campano e in provincia. Tre istituti superiori sfilano a Portici, uno ad Ischia, 1.000 studenti ad Arzano. A Napoli, l'appuntamento è fissato per le 14:00 a via Mezzocannone. Permangono occupate l'ateneo "Orientale" e le facoltà di Lettere e Sociologia dell'universita' "Federico II". In Piazza Plebiscito, infine, davanti alla prefettura, presidio di protesta della Onlus "Tutti a Scuola" che raccoglie genitori di bambini disabili, in agitazione per i tagli ai docenti di sostegno nelle elementari e medie inferiori.
10.20 A Cagliari in 5000 - Sono circa 5000, secondo le prime stime degli organizzatori, i manifestanti che protestano a Cagliari contro la legge Gelmini. Partito da piazza Garibaldi il corteo è aperto dai genitori e dai bambini della scuola elementare "Corte Piscedda" di Capoterra che ha subito l'alluvione della scorsa settimana. Nel capoluogo sono arrivati autobus da Oristano, dal Medio Campidano e dal Sulcis, ma non mancano gli apporti anche dal nord e centro Sardegna, con scuole del sassarese e del nuorese. Ad ogni passo il corteo si infoltisce perché gli studenti delle superiori raggiungono la manifestazione lungo il percorso. Oggi a Cagliari le scuole sono chiuse per la festività del santo patrono, ma il fatto sembra non aver influito sulle adesioni.
10.11 La coda del corteo ancora bloccato a piazza Esedra - Sono decine e decine di migliaia gli insegnanti, gli studenti e i bambini delle scuole elementari che hanno cominciato a sfilare per le vie di Roma per protesta contro la riforma della scuola approvata ieri al Senato. Preceduti da cinque cordoni di polizia, la manifestazione, cui si e' aggiunto all'inizio di via Barberini il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, e' ormai in prossimita' di piazza Barberini. La stragrande maggioranza dei partecipanti è però ancora ferma dentro l'enorme catino di Piazza Esedra, che non riesce a contenere tutti manifestanti. Il corteo, che si snoderà verso le vie del centro storico della capitale fino ad arrivare a piazza del Popolo, è aperto da un camioncino da cui vengono lanciati slogan, vengono spiegati i contenuti della riforma e viene diffusa musica. Subito dietro le bandiere e i palloncini della Flc Cgil. Studenti e bambini issano striscioni contro il ministro dell'Istruzione e la riforma della scuola pubblica.
10.04 I sindacati: un corteo sorridente - "Uniti per la scuola di tutti" questo lo slogan dello striscione che apre il corteo contro la riforma Gelmini. Dietro lo striscione i segretari dei sindacati che hanno organizzato la protesta: Cgil, Cisl, Uil scuola, Snals Confsal scuola, Gilda e Unams. Davanti a tutto un camioncino che diffonde musica, perche' i sindacati vogliono "che sia un corteo sorridente": per questo vi è anche una banda musicale di giovani proveniente da Palermo e migliaia di palloncini colorati. "Vogliamo che sia una manifestazione serena - ha dichiarato Pino Turi responsabile organizzativo della Uil Scuola, - è un primo appuntamento e ne seguiranno altri". Per il corteo sono stati organizzati dai sindacati un migliaio di pullman e quattro treni speciali, ma, conclude Turi "è difficile dire quale sarà l'affluenza, perche' partecipano tanti studenti della scuola e dell'università e genitori.
10.03 Il segretario Pd, Walter Veltroni, e' giunto al corteo di Roma contro la riforma Gelmini della scuola
10.00 Epifani: non c'è solo il referendum - "Faremo il possibile per contrastare la riforma della scuola targata Gelmini". E' quanto ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, che all'altezza di via Barberini e' entrato alla testa del corteo nazionale di protesta organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals. Il leader della Cgil ha spiegato che quella del governo non e' una riforma ma "un'esigenza di blancio". "Faremo il possibile per contrastarla. Il referendum e' solo uno degli strumenti a disposizione, ma per il sindacato ci sono moltissime altre strade".
09.59 Pantaleo (Cgil): irresponsabile non ascoltare la piazza - "E' irresponsabile non ascoltare questa piazza e le organizzazioni sindacali". Cosi' Mimmo Pantaleo, segretario generale Cgil Flc si rivolge ai giornalisti presenti a Piazza Esedra alla testa del corteo che sfilera' nel centro di Roma per protestare contro la riforma della scuola e dell'universita'. "Siamo tanti e quando arriveremo a Piazza del Popolo ci si rendera' conto che questa e' una manifestazione straordinaria per la partecipazione e per l'articolazione dei soggetti, perche' ci sono le organizzazioni sindacali, i lavoratori, le famiglie, gli studenti". Dallo sciopero di oggi si leva una "sfida al governo per cambiare ma non peggiorare la scuola: vogliamo una riforma vera, non difendere la scuola cosi' com'e', ma il governo pensa solo di smantellarla".
09. 50 Ingorgo alle porte di Roma dove centinaia di pullman diretti alla manifestazione sono bloccati per il traffico
09.46 Torino: partito il corteo da palazzo Nuovo - E' da poco partito da palazzo Nuovo il corteo degli studenti universitari delle facoltà umanistiche di Torino, che protestano contro la riforma della scuola. Gli studenti, alcune centinaia, si stanno dirigendo verso piazza Arbarello in cui, proprio in questi minuti, si stanno concentrando gli altri studenti delle scuole medie superiori e in cui confluiranno anche gli universitari di altre facoltà e del politecnico. Il corteo sta sfilando in via Po dietro lo striscione con la scritta "Tutta l'università contro la Gelmini" e con numerosi cartelli satirici sulla riforma e sullo stato dell'università italiana: "Riforma Gelmini nuoce gravemente alla salute"
09.42 Partito da piazza della Repubblica il corteo - E' partito da piazza della Repubblica, sotto la pioggia, il corteo promosso dai sindacati confederali per protestare contro la riforma Gelmini. Il corteo di migliaia di persone, preceduto da un triplo cordone di forze di polizia, è aperto da un camioncino che "spara" musica a tutto volume e costellato da centinaia di palloncini colorati. Tanti gli slogan e gli striscioni: ''Gelmini: con te tre metri sotto terra'', "Tagli malefici" è la scritta che campeggia sotto una gigantesca silhouette del ministro Gelmini, raffigurata come una strega di Halloween. "Gelmini e Carfagna sarte subito", proclama un altro striscione
09.41 Manifestazioni in tutta Italia - La Rete degli studenti riferisce che sono in corso manifestazioni anche in altre città: Torino, Padova, Caltanissetta, Siracusa, Cuneo, Alghero, Nuoro, Ragusa, Sassari, Modena, Bologna, Cosenza, Catania , Modica, Comiso, Trani, Palermo, Bergamo, Cremona
09.36 Due cortei a Palermo in Sicilia - Si prospetta molto elevata in Sicilia l'adesione dei docenti allo sciopero contro la legge di riforma della scuola indetto da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Secondo la Flc Cgil molti istituti sono rimasti chiusi a Palermo e provincia. A Palermo due i cortei: uno di docenti, personale scolastico e genitori e l'altro di studenti delle superiori e dell'universita'. Le due sfilate si congiungeranno in piazza Politeama, nel centro della citta', per una manifestazione
09.34 L'Udu: per quanto tempo il ministro ci vuole ignorare? - All'indomani dell'approvazione al senato del DL 137, "gli universitari scendono in piazza a rivendicare un sistema formativo pubblico e sul quale non si possono operare tagli così vistosi". Lo riferisce una nota dell'Udu, che sottolinea che ogg gli studenti medi e universitari scenderanno in piazza ad Ancona, Cagliari, Catania, L'Aquila, Lecce, Palermo, Pavia e Torino, dove i cortei cittadini sfileranno per le città in contemporanea con la manifestazione nazionale di Roma. "L'Unione degli Universitari intende continuare a chiedere al Ministro e al Governo per quanto tempo ancora intendono ignorare un movimento così grande, così forte e che non accenna a fermarsi".
09.30 A Milano migliaia di persone in largo Cairoli - Migliaia di persone si stanno radunando per l'inizio del corteo di protesta contro l'approvazione della legge Gelmini di riforma della scuola, in Largo Cairoli a Milano. Pronti a muoversi in testa al corteo ci sono i genitori e gli insegnanti di Rete Scuole. Piu' numerosi gli studenti delle scuole superiori di Milano e provincia. Dalla folla spuntano delle bandiere di Rifondazione Comunista e della Cgil. Sono scesi nel corteo anche gli studenti delle facolta' cittadine che in questi giorni hanno portato avanti le manifestazioni anche con le lezioni in piazza.
09.25 La Rete degli studenti: no alle violenze della destra - "Vogliamo il ritiro dei tagli, il ritiro del decreto 137 approvato ieri e degli articoli 16 e 66 della legge 133, perche' sono un'ipoteca sul nostro domani, un'ipoteca che saremo noi a dover pagare - proclama il portavoce della Rete degli studenti medi. - Siamo in piazza in maniera pacifica, festosa e non violenta: lo siamo nello stesso modo in cui lo siamo stati nelle scorse settimane. Rifiutiamo il tentativo delle frange di estrema destra di trasformare le nostre piazze in luoghi di violenza e tensione".
09.11 Sta per partire il corteo dei sindacati - Sta per partire da piazza della Repubblica il corteo organizzato dai sindacati confederali per protestare contro i tagli alla scuola. Partecipano studenti, insegnanti e drigenti scolastici giunti a Roma da tutta Italia su centinaia di pullman. Il corteo, che partirà alle 9.30, attraverserà via Emanuele Orlando, largo di S. Susanna, piazza Barberini, via Sistina, Trinità dei Monti, raggiungendo piazza del Popolo. Alle 11.30 in piazza del Popolo è previsto il comizio conclusivo.
09.00 Piazza Esedra gremita - Manca più di mezz'ora all'avvio del corteo organizzato dai confederali Flc-Cgil, Uil e Cisl scuola e piazza della Repubblica (chiamata anche piazza Esedra) è già gremita di bandiere, palloncini e stendardi dei sindacati. Tanti i ragazzi che, a fianco dei professori, protestano contro la riforma Gelmini e i tagli alla scuola. Fischietti, tamburelli e musica allietano l'attesa per la partenza, prevista intorno alle 9. Immancabili, anche oggi, i 'santini' con il volto del ministro Gelmini, nominata 'beata ignoranza'
08.50 Cortei pronti sotto la pioggia - Hanno già cominciato ad affluire verso piazza della Repubblica, in una giornata che si è aperta con un tempo piovoso, i manifestanti che sfileranno oggi per le vie di Roma per contestare le politiche del governo in materia di istruzione, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola proclamato dai sindacati di cate