
La società evolve, i giovani cambiano, le strutture familiari si modificano e i valori si trasformano radicalmente. Eppure, la scuola sembra rimanere immobile, ancorata a modelli ormai datati. Per un miglioramento della situazione serve quindi una spinta verso l’adattamento e lo svecchiamento: non è più sostenibile che l'insegnamento e l'organizzazione scolastica restino legati a normative vecchie di cinquant'anni.
Per questo La Tecnica della Scuola, testata giornalistica dedicata all'informazione scolastica, in occasione del suo 75° anniversario di vita, ha lanciata l'iniziativa "Dillo al Ministro".
Attraverso cui circa 200 lettori, per lo più insegnanti, che operano quotidianamente all'interno delle scuole, hanno inviato al Ministro dell'Istruzione e del Merito le loro proposte per un miglioramento del sistema educativo nazionale.Le richieste
Quali sono gli input più citati da insegnanti e professionisti del settore? Si evidenzia la necessità di aggiornare le normative per la gestione del personale, proponendo stipendi equiparabili a quelli di altri paesi europei e offrendo ai docenti e al personale Ata la possibilità di una reale progressione di carriera. Urgente, poi, anche un intervento per modernizzare le direttive ministeriali, introducendo materie più attuali ed eliminando quelle obsolete. Si sollecita inoltre la riduzione del numero di studenti per classe, la diminuzione della burocrazia e la risoluzione delle problematiche legate ai frequenti conflitti con le famiglie degli studenti, cercando di stabilire con esse un rapporto più costruttivo a beneficio dell'educazione dei giovani.
Le proposte avanzate su diverse aree strategiche
Attraverso un form online aperto, è stato chiesto ai lettori anche di avanzare proposte di miglioramento focalizzate su diverse aree strategiche: l'adattamento dell'insegnamento alle sfide di una società sempre più globalizzata, individualista e digitalizzata; la riorganizzazione del lavoro del personale docente, Ata e dirigenziale; la revisione delle modalità di interazione tra docenti e studenti; il miglioramento delle relazioni tra i vari attori delle 8.200 istituzioni scolastiche autonome del paese, che includono docenti, personale Ata, dirigenti, studenti e famiglie. Per stimolare l'introduzione di regolamentazioni più in linea con le esigenze di una gioventù sempre più immersa nel mondo digitale.
Il direttore Tecnica della Scuola: “C’è una forte esigenza di svecchiamento”
“In tanti hanno insistito sugli stessi temi, segno di un malessere reale, e diversi contributi sono risultati particolarmente interessanti”, spiega Alessandro Giuliani, direttore responsabile della Tecnica della Scuola. “Dalle risposte dei lettori è emerso chiaramente che la scuola italiana va rinnovata. C’è una forte esigenza di svecchiamento: si chiede di mettere mano alle regole, ai programmi di studio, alle modalità di fare didattica, anche di trovare nuovi spunti per gestire i rapporti tra i vari ‘attori’ del sistema scolastico, in particolare tra docenti e genitori”.
“Noi, che facciamo informazione scolastica ogni giorno, ci siamo messi a disposizione per fare pervenire le richieste, la maggior parte delle quali motivate e dettagliate, direttamente al ministro Giuseppe Valditara”, conclude Giuliani.