Maria_Zanghi
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La volontà, da parte del governo, di riprendere la scuola in presenza appare sgretolarsi sempre di più. Mancanza di personale, docenti e alunni contagiati porteranno, nel breve periodo, a un ritorno massiccio alla Dad.

Un sentore che proviene da più fronti e che è stato analizzato dal sito TuttoScuola secondo cui, sin dalla prossima settimana, a pochi giorni dal ritorno in presenza, le classi costrette a rimanere a casa saranno più della metà a livello nazionale.

Scuola, si torna in presenza ma per quanto?

L'impennata di contagi Covid nel corso delle vacanze natalizie ha portato il governo a pianificare nuove strategie e restrizioni per ridurre il rischio. Introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50, la richiesta di super green pass per quasi tutte le attività, ma un unico immutabile veto sulla scuola: ritorno in presenza senza ricorso alla didattica a distanza.

Per l'esecutivo la scuola in presenza rimane un principio fondamentale su cui il Premier Draghi ha tenuto a precisare la propria convinzione: con negozi e centri commerciali aperti a tutti, è necessario che gli studenti possano andare a scuola in sicurezza.

Un problema, grande, alla base, però, rimane: i contagiati crescono e il mondo della scuola è stato colpito in maniera massiccia da questo incremento. Molti tra studenti, docenti e personale scolastico a oggi risultano in quarantena, positivi al Covid. Quanto potrà durare questa condizione precaria della scuola in presenza?

Secondo le stime pubblicate da TuttoScuola, molto poco.

Dalla prossima settimana la maggior parte delle classi italiane sarà in Dad

Secondo quanto registrato il 5 gennaio, data dell'attuazione del nuovo Decreto Covid, sarebbero circa 300 mila gli studenti risultati positivi al virus. Un numero che negli ultimi giorni, come plausibile, è continuato ad aumentare.

A questi dati si aggiungono quelli stimati dal sito di TuttoScuola, secondo cui, applicando le nuove regole stabilite dal governo sulle quarantene in classe in presenza di positivi, a partire dal prossimo lunedì, 17 gennaio, ci ritroveremo più della metà delle classi italiane in Dad.

Al termine della prossima settimana, dunque, delle 369 mila classi di scuola statale in Italia, circa 200 mila potrebbero essere chiuse, costringendo gli alunni a reintrodurre la Didattica a distanza.

Una situazione che non potrà che allargarsi a macchia d'olio, soprattutto se consideriamo che il contagio della variante Omicron non ha ancora raggiunto il suo picco massimo.

La diretta conseguenza sarà quella di rivedere "quasi tutte le sezioni di scuola dell’infanzia chiuse, circa 80mila classi di primaria in DDI e con esse 30 mila classi della secondaria di I grado, nonché 50mila delle superiori anch’esse chiuse con gli studenti a casa a seguire la didattica digitale integrata".

Stime indicative ma che danno l'esatta rappresentazione del fenomeno che stiamo vivendo in queste ore.

Data pubblicazione 10 Gennaio 2022, Ore 15:45
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