
Promossi o bocciati? Ogni anno le ansie e le preoccupazione dei ragazzi ricadono su queste due possibilità. Ma c'è anche un terzo status che gli studenti conoscono molto bene, quello della “sospensione del giudizio”.
Si tratta di una condizione particolare per cui chi non ha raggiunto la sufficienza piena in alcune materie, è tenuto a riparare il debito formativo per accedere alla classe successiva.
Leggi anche:
- Come funzionano gli scrutini: i criteri per la bocciatura
- Scrutini: bocciatura e debito, si fa la media aritmetica?
- Quante insufficienze per essere bocciati alle superiori? Limite massimo debiti
- Bocciatura: quali sono i motivi per essere bocciati alle superiori e quando si rischia
Cos'è la sospensione del giudizio
Al termine del secondo quadrimestre, l'alunno che presenta lacune in determinate materie contrarrà un debito formativo che dovrà poi riparare entro settembre. In questo caso, al termine dell'anno scolastico, sul tabellone dei voti lo studente leggerà accanto al proprio nome la dicitura “sospensione del giudizio”. Questa particolare situazione deriva dagli scrutini finali, ed è frutto della decisione del Consiglio di classe.
Come funziona? Ogni prof propone il voto per la materia di cui è titolare. Questo deve basarsi su un giudizio motivato che rifletta i risultati dello studente nelle varie verifiche sostenute ma anche su una valutazione complessiva dell'impegno e dell'interesse dimostrati nel corso dell'anno. La proposta del voto deve poi tenere conto anche della pagella di metà anno, e laddove presenti, anche dei debiti del primo quadrimestre. L'ultima parola spetta comunque al Consiglio di classe che può decidere di assegnare il debito formativo oppure, in presenza di troppe insufficienze, decidere di bocciare direttamente lo studente.
Cosa succede quando lo studente ha il giudizio sospeso
Nel caso in cui il Consiglio si pronunci per il debito formativo, sul tabellone apparirà la dicitura “sospensione del giudizio” o "giudizio sospeso". Terminato lo scrutinio finale, la scuola comunica immediatamente le insufficienze alle famiglie. Lo studente potrà scegliere se partecipare alle iniziative della scuola, come i corsi di recupero, o studiare per conto proprio, ma in questo caso le famiglie devono comunicare la scelta alla scuola. Dopo aver studiato lo studente dovrà poi sottoporsi ad una verifica per ogni materia per cui ha contratto il debito: si tratta dell'esame di recupero, da svolgere prima dell'inizio dell'anno scolastico successivo. Se quest'ultimo viene superato, lo studente sarà promosso e ammesso al nuovo anno; se invece il recupero non è avvenuto, purtroppo può essere bocciato.