
La Camera ha approvato le misure contenute nel DL Sport e Scuola con 185 sì, 109 no e 3 astenuti. Il nuovo decreto legge agisce su un doppio binario: il provvedimento contiene infatti disposizioni urgenti in materia di sport, ma anche in ambito di sostegno didattico agli alunni con disabilità, nell'ottica di favorire il regolare svolgimento dell’anno scolastico 2024/2025.
Il testo verrà esaminato oggi dall'aula del Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 30 luglio.
Ecco cosa prevede il DL Sport e Scuola e cosa cambierà.Nuovi percorsi formativi e più docenti di sostegno
Per far fronte alla carenza di docenti di sostegno, il DL Sport e Scuola introduce dei nuovi percorsi formativi, in ottica di specializzazione al sostegno, rivolti a tutti gli insengnanti con almeno tre anni di servizio e in attivo su posto di sostegno negli ultimi cinque anni, anche non continuativi. L'offerta formativa sarà erogata dall'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), e sarà valida fino al 31 dicembre 2025.
Sarà il MIM, tramite apposito decreto, a definire il profilo professionale del docente specializzato, i contenuti dei crediti formativi dei percorsi di formazione attivati, i requisiti e le modalità per l’attivazione dei percorsi, nonché i costi massimi, l’esame finale e la composizione della relativa commissione esaminatrice. Sempre al Ministero dell’Istruzione e del Merito spetterà individuare il fabbisogno di docenti specializzati per il sostegno didattico degli alunni con disabilità.
L'ultimo punto riguarda le famiglie. Come già anticipato dal Ministro Valditara nei mesi scorsi, i genitori potranno decidere se confermare o meno il docente di sostegno che lavora a fianco del proprio figlio, in modo tale da garantire quella continuità didattica che spesso latita nell'offerta del sostegno.
Inclusione degli studenti stranieri e immissione in ruolo dei docenti
Tra le altre misure, quella che assegna un docente dedicato all'insegnamento della lingua italiana per le classi con almeno il 20% di studenti stranieri neo-iscritti, con attività di potenziamento in orario extracurricolare. Le altre norme riguardano invece l'immissione in ruolo dei docenti, nello specifico:
- Eliminata la call veloce della Ministra Azzolina che predeva l'assunzione a tempo indeterminato per posti vacanti
- Confermata la procedura di selezione tramite graduatorie a esaurimento e concorsi, con possibilità di attingere dalle graduatorie provinciali di sostegno prima fascia in caso di posti vacanti.
Valditara: “Una scuola sempre più inclusiva e di qualità”
“Si tratta di misure importanti che abbiamo fortemente voluto e che segnano un ulteriore passo avanti dell’azione riformatrice del governo e della maggioranza parlamentare”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Tra le tante, mi soffermo su due misure: sostegno e stranieri. Per rispondere alla carenza di docenti di sostegno, 85mila insegnanti ad oggi non sono specializzati, potenziamo i percorsi di specializzazione attraverso una nuova offerta formativa. Le famiglie inoltre potranno decidere di chiedere la conferma del docente di sostegno che lavora al fianco del proprio figlio, così da garantire, anche in caso di supplenti, quella continuità didattica che è presidio fondamentale per la didattica di tutti ma in modo particolare per gli alunni più fragili. Gli studenti di origini straniere, inoltre, dovranno acquisire una conoscenza adeguata dell’italiano, con corsi obbligatori e docenti dedicati: la lingua è requisito fondamentale per una inclusione che sia vera e non solo predicata. Il nostro obiettivo”, conclude Valditara, “è una scuola sempre più inclusiva e con standard qualitativi sempre più alti, in cui siano valorizzati e promossi i talenti di ogni giovane, indipendentemente dalle condizioni di partenza”.
Le lauree riconosciute per lavorare come educatore
Allo stesso tempo, il DL specifica quali sono le lauree che permettono di lavorare come educatore di servizi educativi per l’infanzia. Nel dettaglio sono:
- Laurea in scienze dell’educazione e della formazione, classe L-19 (senza indirizzo specifico);
- Laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria (senza il corso di specializzazione integrativo), classe LM-85 bis (purché conseguite entro l’anno accademico 2018/2019).
Più rappresentatività alle leghe professionistiche
Per quanto riguarda lo sport, invece, il decreto legge introduce l'emendamento Mulè (Vice-Presidente di Forza Italia) per dare maggiore rappresentatività alle leghe sportive negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali. Si tratta di un pacchetto di riforme che investe tutti gli sport a squadre con atleti professionisti: dal basket alla pallavolo, passando ovviamente per il calcio. Proprio la lega di professionisti della Serie A invocava da tempo questa pacchetto di misure.
Al contempo, con il DL nasce la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. Un organo che opererà come organismo di controllo e vigilanza sui conti delle società professionistiche che partecipano ai campionati sportivi “al fine di verificare il rispetto dei principi di corretta gestione, il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario e il funzionamento dei controlli interni”.