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Fonte foto: profilo Giuseppe Conte su Facebook
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte insieme ai ministri Azzolina, Speranza e De Micheli fanno il punto sulla riapertura delle scuole a partire dal prossimo 14 settembre.
Confermata la data, anche se diverse regioni e comuni (e singole scuole) posticiperanno a dopo le elezioni.
Rientro in classe, come si svolgerà: la conferenza stampa di Connte, Azzolina, Speranza e De Micheli
“Il rientro in classe delle ragazze e dei ragazzi in piena sicurezza sono, sono stati e saranno obiettivi prioritari di questo governo" ha detto il premier Conte nel corso della diretta. "Ci sarà un orario scaglionato per evitare assembramenti, lo decideranno i dirigenti scolastici - ha spiegato - le scuole hanno già quantitativi sufficienti di gel e mascherine per affrontate i primi giorni". Saranno consegnati di 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite per studenti e personale, ha affermato Conte, confermando anche la data per la riapertura del 14 settembre, pur con le decisioni di alcune regioni di posticipare.Conte ha poi spiegato quali saranno le nuove regole in classe: “Saranno le famiglie a misurare la temperatura dei ragazzi a casa, accertandosi che i figli non abbiano una temperatura superiore a 37,5°, e che non abbiano i sintomi da Covid-19. Se uno studente avrà i sintomi dell'infezione a scuola il ragazzo sarà riportato a casa e si valuterà con il medico se sarà opportuno fare il tampone. Sarà sempre la Asl a stabilire se tutta la classe dovrà andare in quarantena".
Per quanto riguarda il tragitto casa-scuola, "Sui mezzi di trasporto scolastico dovranno essere indossate mascherine chirurgiche e la capienza massima sarà fino all’80%" ha ricordato Conte.
Sono intervenuti anche il ministro dell'Istruzione Azzolina, il ministro della Salute Speranza e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli. "Sappiamo che ci attende un anno scolastico molto impegnativo, ci saranno difficoltà ma le supereremo insieme. Siamo certi che sia stato giusto chiudere le scuole a maggio ed è giusto riaprire ora. - ha sottolineato Azzolina - E' stato un imperativo morale per restituire un pezzo di normalità, di speranza e futuro al Paese". "Chiudere le scuole - ha affermato Roberto Speranza - è stata la scelta più dolorosa che abbiamo dovuto assumere e solo quando ogni ragazzo sarà tornato a scuola in sicurezza il lockdown sarà definitivamente archiviato".
"Deve essere chiaro - ha detto Paola De Micheli - che abbiamo implementato le linee guida immaginando che in autunno non ci sia solo un flusso incrementato di studenti, ma anche di lavoratrici e lavoratori. Sarà obbligatoria la mascherina chirurgica, mentre in passato poteva essere sufficiente anche una protezione di stoffa".
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