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Studenti delle medie partecipano alle lezioni di educazione all'affettività

Mentre Giuseppe Valditara annuncia nuovi programmi scolastici, a Roma il Campidoglio interviene stanziando 420mila euro per l’educazione affettiva e alle relazioni rivolta agli studenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.

Si tratta di un provvedimento che mira a riportare al centro dell’attenzione un argomento che nelle scuole italiane manca ancora di un piano nazionale preciso e univoco.

Indice

  1. Le scuole coinvolte e il bando
  2. Il progetto
  3. Le critiche
  4. Le reazioni positive

Le scuole coinvolte e il bando

Il bando lanciato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, prevede la selezione di 15 scuole medie della città, una per ogni municipio, per delle lezioni sull’educazione affettiva che si svolgeranno nel corso di questo anno scolastico e del prossimo. Il bando uscirà entro fine gennaio, ma si tratterà di una gara incentrata sulla co-progettazione. Le associazioni dovranno individuare una scuola e, a quel punto, preside, docenti e famiglie dovranno lavorare in sinergia per organizzare un programma adeguato. Una volta che il Comune avrà verificato il rispetto delle linee guida, attiverà il progetto entro poche settimane. 

Il progetto

L’obiettivo è prediligere i territori che sono meno attivi nell’ambito dell’educazione affettiva, puntando a formare, non solo gli studenti delle scuole medie, ma anche i docenti e i genitori. In 15 scuole verranno, quindi, impartite lezioni contro la discriminazione basata sul genere o sull’orientamento sessuale, contro gli stereotipi e il bullismo. Il tutto per aumentare la consapevolezza sui temi come la violenza di genere, l’uguaglianza e il rispetto. 

Le critiche

Diverse sono state le reazioni in merito al progetto promosso dal Campidoglio. Non sono mancate le critiche mosse dagli esponenti politici di Fratelli d’Italia e della Lega. Alcuni hanno chiesto che venga introdotto il consenso dei genitori, in modo che possano decidere se far partecipare o meno i propri figli alle lezioni. Come riporta ‘La Repubblica’ Fabrizio Santori e Maurizio Politi, rispettivamente il capogruppo e il consigliere della Lega in Campidoglio, hanno invitato il Comune ad occuparsi dei crolli nelle scuole e a non “trasformare gli istituti in uno strumento di propaganda”.

Le reazioni positive

Non manca, però, chi ha reagito positivamente al progetto previsto dalla giunta e ha ricordato l'urgenza di organizzare un programma nazionale strutturato nell'ambito dell'educazione all'affettività. La Casa internazionale delle donne, ad esempio, ha affermato: “A chi attacca ricordiamo i numeri impietosi di un fenomeno come quello della violenza sulle donne e di genere”. Anche il presidente di Gaynet, Rosario Coco, ha sottolineato l'importanza di educare i giovani all’affettività: “Siamo estremamente soddisfatti, non possiamo più ignorare l’emergenza dell’omofobia”.